Fonte: Notizie Tiscali
Si è conclusa con un
fitto lancio di pietre, bottiglie e lattine e la conseguente carica
delle forze dell'ordine la manifestazione di protesta cominciata nel
tardo pomeriggio di mercoledì a Sesto Fiorentino, alla quale hanno
partecipato almeno 400-500 cittadini di origine cinese, dopo i
controlli della Asl in una ditta gestita da orientali. Nelle ultime
ore i carabinieri hanno eseguito l'arresto di due cinesi accusati di
resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta del titolare dell'impresa
controllata, che avrebbe tentato di impedire l'ispezione, e di un
altro connazionale, che dopo i primi disordini nel capannone, avrebbe
cercare di impedire l'uscita di mezzi e ambulanze bloccando il
cancello e aprendo il portellone di una delle ambulanze.
Non è chiaro cosa
abbia innescato il lancio di oggetti.
Proseguono intanto gli
accertamenti anche da parte della Digos per ricostruire la dinamica
dei disordini e le eventuali responsabilità dei singoli
manifestanti. La situazione a Sesto Fiorentino è tornata alla
normalità dopo le due della notte scorsa. I cinesi che hanno dato
vita ad una rivolta a cui sono seguiti tafferugli sono stati dispersi
dalla polizia e altri si sono allontanati da soli nelle vie limitrofe
a piazza Marconi. Dopo l'ultima carica sono rimasti contusi in modo
lieve due poliziotti e un carabiniere. La protesta era cominciata
verso le 18 di mercoledì sera con i primi tafferugli tra agenti e
alcune decine di cinesi ed ha poi assunto toni concitati con il
passare delle ore.
Il racconto di una
testimone oculare.
Simona Zheng, una
giovane cinese che vive e lavora nella zona, ha raccontato quanto
accaduto: "Ho assistito all’intera vicenda da un capannone lì
vicino. Tutto è cominciato con un controllo delle forze dell’ordine.
Gli agenti, presentatisi nella zona senza una prova d’identità che
ne chiarisse il ruolo, hanno notato un anziano uscire da un capannone
con un bambino in braccio e, senza motivo valido, lo hanno fermato. È
seguita una rissa che ha provocato la caduta del bambino, ferendolo
alla testa, e che ha causato spargimenti di sangue.
L’anziano,
preso da un attacco di furia, ha morso un agente, fisicamente molto
più forte di lui, al che è stato spintonato, percosso e ammanettato
dagli altri poliziotti. Notando il degenerare della situazione, tutti
i connazionali dell’uomo si sono recati sul posto. La polizia ha
chiamato l’ambulanza per portare via i feriti e, volendo chiudere
la situazione senza far sapere a nessuno l’accaduto, hanno proibito
fotografie e riprese. Hanno strappato con la forza i cellulari dalle
mani dei nostri connazionali e hanno cancellato tutte le foto
scattate. Non hanno neppure permesso ad alcuni di loro che parlavano
italiano di salire sull’ambulanza coi feriti per fare da
interpreti. È stata una giornata nera per tutti coloro che hanno
subito ingiustizia e violenza".
Erano tranquilli perchè non facevano controlli almeno qui all'osmannoro
RispondiEliminaSento dire dalla Meloni, dalla Santanché e da altri, a proposito dei Rom, che sul territorio italiano non possono esistere sacche di illegalità.
EliminaA maggior ragione dovrebbe valere per i cinesi in Italia che, con le loro schiavistiche condizioni di lavoro, stanno facendo fallire molti artigiani italiani.
Certamente hai ragione ma, perlomeno in questa realtà, gli interessi sono enormi e il console cinese ha il suo peso poi se il sistema è schiavistico a chi deve fare business non interessa e stò parlando anche a livello politico.
EliminaLa schiavitù non dovrebbe esistere per nulla in Italia, né in Toscana con i cinesi, né nel meridione con gli africani sottoposti a caporalato.
EliminaAltrimenti, cosa sono morti a fare i nostri sindacalisti del passato, per non parlare di contadini e operai!?