Mi sembra di vivere in un film dell’orrore. Io non vivo in una comune casa con tanto di via o piazza e numero civico ma, se dovessi dare un titolo al film che sto vivendo, la mia abitazione si chiamerebbe: “La casa degli scorpioni”. Ne saltano fuori continuamente. Stavolta, non l’ho schiacciato inavvertitamente sotto i piedi, né l’ho ucciso spostando col piede un mattone, ma stavo per annegarne uno. Poiché mi serviva il secchio del Mocio Vileda, per tirar su l’ennesima pipì di Pupetta, ho casualmente guardato sul fondo e vi ho trovato l’ennesimo scorpione. Il secchio sta di solito nel sottoscala, dove tengo anche gli stivali e gli scarponi e dunque c’è una ragione in più per controllare l’interno delle calzature, prima di infilarci il piede, anche se non mi trovo in Africa e non vivo in tenda nella savana. Fatte le foto di rito, con una certa difficoltà data la fotofobia degli scorpioni, l’ho liberato in stalla. Pensate che ci rimarrà? Ne dubito!
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