giovedì 29 gennaio 2015

ll CNR si barrica dietro norme procedurali




Sensazionale protesta non violenta dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus, a Roma, incatenati per impedire l’ingresso al Centro di Sperimentazione, dove sono detenuti circa 120 primati a fine di sperimentazione. 

A pochi chilometri da Roma, a Casaccia in località Cesano, questa mattina, alcuni volontari dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus si sono incatenati all’Ingresso del Centro Nucleare di sperimentazione, bloccando l’accesso e chiedendo di permettere ai due Parlamentari presenti, gli Onorevoli Mirko Busto e Paolo Bernini, di poter visitare gli stabulari con la dottoressa Cristiana Graziani, veterinario dell’Associazione. Al centro sono detenute oltre 120 scimmie.

 

Gemma Peretta, responsabile del  CNR, ha negato l’accesso barricandosi dietro norme procedurali e invitando i due deputati a formulare richiesta ufficiale e presentarsi domani.

I Parlamentari, Mirko Busto e Paolo Bernini, del Movimento 5 Stelle, hanno depositato questa mattina una Interrogazione Parlamentare al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per chiedere spiegazioni sul fatto che gli animali vengano allevati e ceduti anche ad altri Centri di ricerca, violando le Leggi italiane, poiché risulterebbe che le scimmie usate nelle Università di Modena e Reggio Emilia provengono da questo Centro di Sperimentazione.

Contemporaneamente, l’Associazione Animalisti Italiani Onlus ha presentato un Esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia,chiedendo:

  • Il sequestro preventivo delle scimmie detenute all’interno,
  • Chi ha autorizzato la sperimentazione sulle 120 scimmie, che può essere concessa solo per ragioni eccezionali ( D.lgs. n. 26/2014, artt. 7 e 8),
  • Se corrisponde al vero che i primati vengono anche allevati, in violazione della suddetta legge,
  • Se è vero che sono presenti due Reattori Nucleari e che dunque vengono compiuti anche esperimenti e studi sulle radiazioni
  • Che fine fanno le scorie radioattive, pericolose per l’uomo, per l’ambiente, per le falde acquifere, per la salute dei cittadini.

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