mercoledì 18 marzo 2015

I risvolti vergognosi del nostro Risorgimento





Quella che stiamo per pubblicare è la "lettera scritta" da Giuseppe Garibaldi, o per meglio dire Joseph Marie Garibaldi, che qualche tempo prima di morire inviò al professor Carlo Lorenzini, meglio conosciuto come Carlo Collodi. E' tratta dal romanzo "Le confessioni di Joseph Marie Garibaldì", di Francesco Luca Borghesi.

«
Illustrissimo professore Carlo Lorenzini, scrivo con rispetto e gratitudine a Voi che decideste di farmi cosa grata riportando le mie memorie al popolo di una penisola che mai amai come avrei potuto, che mai difesi come avrebbe meritato. Una penisola che non fu mai e mai sarà la mia patria. Una penisola meravigliosa che io non solo non unificai, se non unicamente al nome, ma che addirittura divisi, e, per mia colpa, divisa sarà per sempre. [...] codesto giorno, trentuno maggio ottantadue del secolo milleottocento, sono a ricordare la mia vita trascorsa, in attesa che venga definitivamente compiuto il mio destino [...] forse non temo neppure: diciamo che attendo che presto sia fatta giustizia e chi mai può sapere se dopo la morte vi sarà giustizia?! 


Voi infatti penserete che io sia felicemente italiano: se così fosse le sorprese non vi mancheranno. Se vi aspettavate un patriota, troverete un avventuriero. Se vi aspettavate un probo, troverete un dissoluto. La spedizione dei mille fu realmente la più vile porcata che il suolo della penisola possa aver mai vissuto e, a questo punto, spero che mai sia costretta a rivedere. La mia vita era rivolta alla ricerca di fama e ricchezza: mi venne in mente di unificare l'Italia in quanto sarei potuto diventare potente e ricco. Cercai appoggi, soldi e falsi ideali su cui far leva e trovai qualcuno che, dopo avermi usato, mi mise da parte. Diciamo subito e senza giri di parole: il patriottismo in Italia non è mai esistito. Mi ricordano tutti come il patriota Giuseppe Garibaldi, ma queste sono voci, magari leggende, ma certamente menzogne.  Mi chiamo Joseph Marie Garibaldi e, contrariamente, a quanto pensano molti, sono e mi sento francese. [...] l'Italia del Nord depredò Italia del Sud con atti di ferocia tale che mai potrà essere cancellata ed ancora accade mentre sto scrivendo...».

3 commenti:

  1. Collodino Collodino...anche tu col grembialino! Collodino Collodino...farai mica anche tu quello che fa il DI BURRO TUO OMINO...? Billy The Kid

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sorvolando sul fatto che si tratti di una lettera scritta da un confratello avventuriero a un confratello letterato, pensi che sia autentica?

      Abbiamo fatto passare un francese per un eroe della storia patria?

      E, soprattutto, non trovi che i Savoia abbiano fatto con il Meridione ciò che più in grande gli Illuminati vogliono fare con i popoli europei? Creare masse di lavoratori schiavi.

      Elimina
    2. A naso la lettera non mi sembra autentica, però debbo anche dire che è molto...verosimile...! Garibaldi era nato in effetti ad ovest della Liguria e poi, in quanto Massone, era Figlio della Rivoluzione FRANCESE. I Savoia stessi erano sono e saranno sempre FRANCESI... I Savoia stavano al Meridione d'Italia come l'Europa di Bruxelles sta oggi all'Italia tutta e agli altri tre o quattro paesi del MERIDIONE del continente... Billy the Kid

      Elimina