martedì 19 febbraio 2019

Il canino artificiere


Dice Mauricio Gutierrez: “È morto facendo il suo dovere. Tutti gli onori al canino artificiere che salva vite. Purtroppo, è capitato in un campo minato per salvare la vita degli altri”. Io aggiungo: meno male che il signor Gutierrez si definisce animalista! Forse non sa che i cani antidroga e antimine sono drogati, i primi, e sottoposti ad altre forme di condizionamento, i secondi. Che differenza c’è tra un cane drogato e in astinenza, che va alla ricerca di droga in aeroporto e un barboncino che viene fatto saltare di qua e di là sotto il tendone di un circo? Nessuna! E vogliamo parlare della “pet therapy”? Quest’ultima è l’aspetto nobile dello specismo: animali che alleviano la degenza in ospedale, a volte anche a malati terminali. Sempre di schiavitù si tratta. Le pecore danno il latte ai pastori sardi e i cani antimina danno la vita perché non saltino per aria esseri umani simili a quelli che le mine le hanno costruite. Operai dalla coscienza pulita, che lavorano nelle fabbriche di armi, e soldati dalla coscienza altrettanto pulita, che vanno a sminare un campo dopo che i loro colleghi della parte avversa, con divise di un colore e una fattura diversi, quelle stesse mine le hanno seppellite. E non certo perché speravano ne crescesse qualcosa di commestibile. 


Animali fatti partecipare alle sporche guerre degli uomini, considerato che le guerre pulite esistono solo nella mente malata dei manipolatori di professione. E allora, signor Gutierrez, fermati e rifletti prima di scrivere cazzate. I cani non hanno scelto di partecipare ad operazioni di guerra, ma vi sono costretti. Lo fanno perché ormai dopo 15.000 anni non possono più vivere senza gli uomini, essendo la specie sinantropa per eccellenza. Diciamo le cose come stanno: la natura tutta, e alcune specie animali in particolare, è al servizio di una creatura degenere, che si droga, che mette mine nei territori di guerra e che ha la pretesa di farsi alleviare le noiose giornate in ospedale con animaletti che anche in quel caso vi sono costretti e che fanno la gioia di grandi e piccini. Insomma, per tornare all'immagine di copertina, tutti sono artificieri col culo degli altri. 

2 commenti:

  1. "[...]facendo il suo dovere[...]" sulla base di quale antropocentrica visione si stabilisce il dovere di un animale? un dovere morale o giuridico, al quale il cane, comunque, non si puo' sottoporre per ovvie ragioni? cito "Dovere: Legge morale, non necessariamente scritta ma comunque riconosciuta dalla coscienza, che impone di osservare gli impegni che ognuno contrae con gli altri per il fatto stesso di vivere in società" ...
    l'animale no sceglie di vivere in una società, no ha contratto impegni con l'uomo, se non una mutua coesistenza,
    Dovere?!? Dovere? ma quanto è stupido l'uomo?

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    1. Forse sono stato troppo severo nei confronti del signor Gutierrez, colombiano, se si considera che in tutto il sud America i cani non se la passano molto bene.

      E pertanto bisogna prendere ciò che passa il convento: uno zoofilo con ancora tracce di antropocentrismo.

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