giovedì 14 febbraio 2019

Una megera ebrea


Testo di Paolo Sensini

Quando una megera di lungo corso come Marie Jana Korbelová, meglio nota al mondo col nome di Madeleine Albright, già Segretario di Stato USA e tante altre cose si mette a scrivere un libro sul fascismo, vuol proprio dire che sono arrivati a raschiare il fondo del barile. Lei, che ha fatto carriera giustificando tutte le guerre d'aggressione americane e legittimato qualsiasi carneficina del suo paese d'adozione, visto che è nata a Praga nel 1937 in un'importante famiglia ebraica, ora si trincera dietro la foglia di fico di un fascismo immaginario che non esiste più da 74 anni per continuare col solito andazzo. Secondo la rivista "Time", la Albright è stata infatti la maggiore sostenitrice che ha spinto la NATO a entrare in azione nel Kosovo, propagandando un nuovo ruolo mondiale per l'Alleanza nel Terzo Millennio. Cioè bombardare, bombardare, bombardare e fare guerre preventive di continuo! Ormai è questa la nuova specializzazione del momento: attirare l'attenzione dell'opinione pubblica su obiettivi totalmente chimerici per proseguire la consueta azione predatoria, specialità nella quale l'élite anglo-sionista eccelle su entrambe le sponde dell'Atlantico.

Nessun commento:

Posta un commento