giovedì 14 febbraio 2019

Il testamento dei druidi


Chi ha inventato le religioni? Gli Anunnaki. Chi vuole il nuovo ordine mondiale? Gli ebrei. Perché proprio loro? Perché sono stati scelti da uno degli Anunnaki, il Dio del Vecchio testamento che, avendo avuto fin dall’inizio a che fare con dei beduini dediti alla pastorizia, continua a pensare che l’intera umanità sia un gregge da condurre al pascolo e, all’occorrenza, al mattatoio. In chiesa si sente spesso parlare di “buon pastore” e tutti i fedeli si fidano di questo fantomatico pastore, affidandogli le proprie vite. A nessun fedele viene mai il sospetto che quel pastore non sia per niente buono, ma astuto e menzognero. Se solo lo sospettassero, abbandonerebbero l’ovile per cercare qualcosa di autentico, da qualche altra parte. E invece, nel seguente documentario, c’è uno sparuto gruppetto di preti che si lamentano della fine della propria lingua, con annessa cultura, senza rendersi conto che è stato proprio il cosiddetto pastore a decretare la fine della lingua e cultura friulane, che non possono trovare posto nel nuovo ordine mondiale, come non possono trovarvi posto le altre lingue minoritarie, nonché le nazioni come finora le abbiamo conosciute.


Si potrebbe dire che l’estinzione del friulano, con relativa omologazione a una cultura meticcia altamente contaminata da apporti stranieri, sia necessaria per motivi di ordine superiore, cioè perché il pastore vuole instaurare il nuovo ordine mondiale, in cui mettersi al comando. Ha incaricato il suo popolo eletto per questo, affinché gli spiani la strada e rimuova ogni ostacolo. Per ironia della sorte, poiché il pastore alieno ha anche uno spiccato senso dell’umorismo e gli piace giocare con le sue pecorelle, ai poveri, disperati, indomiti druidi cattolici fa recitare vuote formule tratte dalla Bibbia, che parlano di Gerusalemme, dell’oro dell’Ofir, di Abramo, Isacco, Giacobbe e Mosè, tutta gente che in passato si sottomise al pastore e che contribuì a creare quel popolo che oggi comanda il mondo, senza tanta pubblicità e senza clamore. 

Quando arriverà il momento, il pastore darà il via alle danze, si appaleserà in tutta la sua gloria, che altro non era se non un velivolo antigravitazionale. E allora sarà chiaro come il cristianesimo fosse servito per spianare la strada all’avvento del regno di Dio, Geova, Jahwé, Adonai, Elion, che dir si voglia. Ma quel giorno, tutti i sacerdoti druidi saranno morti, nessuno di loro potrà vedere quanto inutile sia stata la loro lotta per poter dire messa in friulano. Forse anche noi non ci saremo più. Chi vivrà, vedrà. 

2 commenti:

  1. Tra nichilismo, realismo e cinismo, c’e chi crede che il giusto sia giusto e non la corrispondenza del giusto sovrapposto all’idea vincente. Questi preti, questa gente, coraggiosa e determinata pur sapendo con molta probabilità di non essere il futuro, sono lo sguardo profondo di chi sa cosa ha alle spalle e non si lascia soggiogare da ciò che ha innanzi. Illusi? Sognatori? Forse, ma in Cervantes conosciamo e ricordiamo Don Chisciotte, Sancho Panza, Dulcinea, i sognatori. Nessuno ricorda gli altri, i comuni realisti che non sanno sognare e soprattutto provarci. Ode a loro. Il resto rimarrà pedissequo e fermo, nonché inutile. Se avete occasione guardatelo questo documentario, un atto di Resisternza e di umanità, direi l’antitesi della religio o al contrario la sua rappresentazione profetica. Gente simile é esistita, esiste e questo significa molto.

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    1. Questi preti, questa gente coraggiosa......

      Da una parte li ammiro, perché come dici tu "sanno cosa hanno alle spalle", ma dall'altra non posso provare eccessiva stima per loro.

      Uno di essi, in ossequio al principio di appartenenza alla propria gente, ha lasciato che davanti all'altare su cui celebrava messa i cacciatori mettessero un palco di corna.

      Un tocco di druidismo ci può stare in un documentario di storia, ma nella vita reale è questione di scelte e quel prete si è schierato dalla parte dei carnefici e contro le vittime, ammesso che i cervi siano vittime e i cacciatori i loro carnefici.

      Se poi penso che Pre Checco era addirittura un uccellatore, come posso provare simpatia per "Glesie Furlane"?

      L'unico degno di stima, giacché l'ho conosciuto, è Pre Toni Belina.

      I sognatori vanno bene, io stesso lo sono, ma come disse Gian Maria Volontè ai suoi fanti, nel film "Uomini contro", il nemico è alle nostre spalle, non davanti a noi.

      Analogamente, sapendo che è difficile per dei preti, il nemico del Friuli e della sua lingua è la Chiesa, non altri che la Chiesa mondialista al servizio di Sion.


      Se almeno tu riuscissi a capirlo!

      Non pretendo altro. Solo che tu lo capisca.

      La Chiesa è, al pari dell'ONU, un'organizzazione degli Elohim.

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