martedì 29 ottobre 2019

Un professorone che non ha capito un accidente



Nel moto pendolare della storia si sta ripetendo quanto già avvenuto con la presa di potere del fascismo. La data del 28 ottobre e la città di Perugia furono il tempo e il luogo da cui nacque la famosa marcia su Roma. A Perugia, infatti, risiedeva il quartier generale di Italo Balbo che ne diresse le operazioni. Sembra proprio che questa volta la storia si ripeta con estrema e inusitata puntualità. Anche oggi possiamo dire che in questo moto pendolare della storia i protagonisti hanno preso uno scivolone che porta alla fine della democrazia e alla instaurazione della dittatura. Salvini e la Meloni sono i veri vincitori e sono gli amici di CasaPound. D’altro canto le manifestazioni in favore di Mussolini svoltesi a Predappio hanno la stessa aria di esultanza verificatasi a Perugia.


Quello che interessa è scoprire la causa di fondo che spinge il popolo a richiedere un uomo solo al comando. Questa causa è il disastro economico, che allora, come oggi, opprime il popolo italiano. Oggi, tuttavia, siamo più informati di ieri, sappiamo che la crisi economica in Italia e nel Mondo (Cile, Argentina, Uruguay, Venezuela, Costa Rica, Ecuador, Colombia, ecc.) è l’affermazione del pensiero neoliberista che è riuscito ad imporsi nelle istituzioni finanziari mondiali (FMI, Banca mondiale), in Europa (BCE) e in genere in tutti gli stati dell’occidente. Questo pensiero, in pieno contrasto con la Costituzione italiana, ha prodotto un sistema economico predatorio, che vuole l’accentramento della ricchezza nelle mani di pochi e l’esclusione dell’intervento degli Stati, e cioè dei popoli, nell’economia.

Si vuol perseguire così un ordinamento mondiale, nel quale dominano la finanza e le multinazionali e gli Stati sono semplici esecutori della volontà di questi, mentre tutti i cittadini divengono schiavi. Il contrario del sistema economico produttivo di stampo keynesiano che vuole la redistribuzione della ricchezza alla base della piramide sociale e l’intervento dello Stato nell’economia, un sistema, sancito in Costituzione, che consentì all’Italia di diventare la quinta potenza economica mondiale. Il popolo, a causa della propaganda menzognera della destra, capeggiata da Salvini e propalata dalla stampa e dalla televisione, non ha la minima idea di questa realtà. E si getta nelle mani del pifferaio che li condurrà a morte.

L’accordo PD-M5S è stato un errore perché non si è posto contro la finanza e le multinazionali. Si apre dunque un nuovo spazio elettorale per chi avrà la forza di creare un partito che voglia salvare il popolo dalla sua autodistruzione. Qualcosa, accanto all’Anpi, sta germogliando, e la salvezza potrebbe provenire da certe iniziative politiche, come quella del sindaco di Napoli contro la Whirlpool, che si dovrebbero estendere a macchia d’olio. Se ciò avverrà potremmo dire che non c’è da piangere un’era che tramonta, ma da gioire per un era che nasce.
Professor Paolo Maddalena.
Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

2 commenti:

  1. Io credo che questo signore sappia esattamente quello che dice,e' soltanto un ulteriore disinformatore,altrimenti c'e' da spaventarsi che un professore dica queste cose.Ripeto il Salvini non e' un santo,ma e' l'unica opzione che abbiamo,almeno per sperare,ma mi sa che stanno cooptando pure lui,non vuole piu' uscire dall'euro,e' come se un ergastolano dicesse che preferisce restare in galera.Saluti.

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    1. Salvini è in una fase di passaggio. Di incertezza. Prima dice in un'intervista alla Chirico, del "Foglio", che l'euro è irreversibile (sic!) e poi in televisione dice che di irreversibile c'è solo la morte, annacquando le sue stesse dichiarazioni.

      Vorrei sapere cosa ne pensano Bagnai e Borghi.

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