sabato 11 novembre 2023

La specie umana sull'orlo di una crisi di nervi


Testo di Flo

Però in tivù non lo dicono, ergo, gli zombie non lo sanno o non ci crederanno se non lo dicono i profeti televisivi. Intanto me lo chiedo anch'io... ci salveremo?

3 commenti:

  1. Le notizie sulla guerra, quella principale ché le altre sono ormai patatine di contorno, vengono ormai in seconda o terza fila nella scaletta dei TG, quando non va pure peggio . Quasi tutto digerito, macinato, introitato, inconsciamente espulso col bisogno mattutino, orrori compresi. La vita va avanti, oggi è un altro giorno, buona giornata!

    Più su figliuolo, vai più su, e dimmi cosa vedi, dove sono i nemici? Sali sul ramo più in alto, riesci a vedere? Così il capitano sabaudo incoraggiava la piccola vedetta, finché una palla nemica squarcio' il petto del giovane valoroso, ed egli cadde riverso sul prato. Esempio, pessimo, letterario, del sacrificio dei giovani, sovente bimbi, per i fini più disparati, guerre comprese. A Gaza niente di nuovo.***

    Certo che sopravviveremo, che sopravviveranno. Per il gusto orgiastico di chi dispone, comanda e guarda. Per l' insipienza della massa, del gregge, i capponi di Renzo, usi a beccarsi fra di loro mentre la massaia affila la lama.

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  2. *** la piccola vedetta lombarda, di E. De Amicis

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    1. Citazione:

      "i capponi di Renzo, usi a beccarsi fra di loro mentre la massaia affila la lama"



      Conosco un termine tecnico per indicare questo comportamento. Si chiama "Sindrome dei polli di Renzo". Si applica ovunque vi sia un gruppo di discussione, un'associazione o un partito, con relative litigate.



      Sul web si trova anche un'altra versione: "Le pecore hanno paura del lupo, ma è il pastore che le macella".
      In quest'ultimo caso l'analogia è: la gente aveva paura dei No Vax, ma erano le autorità sanitarie a condannarle a morte con il siero velenoso.

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