Fonte: Il populista
Bruxelles, avanguardia dell'Europa musulmana grazie all'immigrazione
incontrollata favorita dai governi di sinistra, che hanno trasformato
la capitale belga in un suk, continua a essere devastata da episodi
di violenza che vedono come protagonisti i "nuovi europei".
Le bande di giovani immigrati di fede islamica che spadroneggiano in
città hanno distrutto le vetrine dei negozi che osavano esporre
simboli natalizi, disintegrato gli addobbi esposti nei centri
commerciali e di fatto cancellato ogni riferimento alla nascita di
Gesù, che loro considerano alla stregua di un ciarlatano. Oltre
alla distruzione di vetrine e addobbi, nei giorni scorsi si sono
registrate numerose aggressioni ai danni dei commessi che erano
intenti nei preparativi. Le violenze non hanno ovviamente risparmiato
le auto in sosta, gli arredi urbani e gli agenti di polizia
intervenuti: fonti della sicurezza belga hanno riferito di aver
proceduto all'identificazione e all'arresto solo di una ventina
di individui, tra le centinaia che sono stati coinvolti nei
disordini. Già negli scorsi anni si erano verificati, nel periodo
prenatalizio, atti di violenza e teppismo ai danni degli arredi per
le festività.
Lo scorso anno, sempre in occasione
dell'allestimento degli addobbi, si verificarono numerosi episodi
di intolleranza da parte di nutriti gruppi di musulmani che non
gradivano l'ostentazione di una fede che secondo il Corano andrebbe
cancellata dalla faccia della Terra e si scatenarono nella
distruzione sistematica di alberi di Natale, luminarie e tutto ciò
che avesse qualsiasi attinenza con le festività di fine anno. Nel
2012 l'amministrazione comunale di Bruxelles a maggioranza
islamicapropose ai commercianti di non esporre addobbi natalizi per
non offendere la popolazione. Il Belgio, e in particolar
modo la sua Capitale, è ormai il primo Paese in Europa per numero di
musulmani, che sono diventati maggioranza imponendo le proprie leggi.
Quartieri come Molenbeek sono dei veri e propri ghetti sotto il
controllo della Sharia e il Paese fiammingo è divenuto, con il
passare degli anni, la vera culla del jihadismo europeo. Un Paese
che, seppur vittima di attentati, continua a proteggere le cellule
che operano sul territorio anche se queste realtà hanno
partorito veri e propri mostri come Abdelhamid Abaaoud, uno dei
terroristi che hanno agito al Bataclan.
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