Fonte: Tempi
Togliete
le immagini di Gesù Cristo e della Madonna, sostituitele con quelle
del segretario del partito comunista Xi Jinping e potrete ricevere i
fondi per la lotta alla povertà. È quello che si sono sentiti dire
migliaia di cristiani in decine di piccoli villaggi del sudest della
Cina.
«CRISTIANI
IGNORANTI». Una
delle promesse del presidente Xi per raggiungere il “sogno cinese”
è creare una società “moderatamente prospera” e sconfiggere la
piaga della povertà entro il 2020. I miliardi stanziati dal governo
per farlo sono moltissimi ma la politica ha delle regole, come
spiegato al South
China Morning Post da
Qi Yan, a capo del congresso del popolo di Huangjinbu: «Molti nuclei
sono diventati poveri a causa di malattie che hanno colpito i
membri della famiglia. Molti pensano che Gesù possa curare queste
malattie ma è solo superstizione. Solo il partito comunista e il
segretario generale Xi possono aiutarli. I cristiani sono degli
ignoranti, credono che Dio sia il loro salvatore».
TOGLIERE
I CROCIFISSI. Il
partito di Huangjinbu ha distribuito alla popolazione mille
ritratti di Xi, perché li appendano in casa, senza però obbligare i
cristiani a togliere le immagini religiose, a detta di Qi. Ma un
residente di un’altra città, Yugan, ha rivelato: «È usanza in
molte famiglie appendere al portone di casa per il Nuovo anno lunare
(il capodanno cinese che nel 2018 si festeggerà il 16 febbraio,
ndr) versetti del Vangelo o crocifissi. Tutti sono
stati costretti a toglierli perché non c’era altro modo. Se
non avessero accettato di farlo, non avrebbero avuto accesso al
fondo anti-povertà» fondamentale per la sopravvivenza delle
famiglie.
CULTO
DELLA PERSONALITÀ. L’iniziativa
fa parte della nuova intensa campagna
di propaganda che
mira a sviluppare il culto della personalità nei confronti di
Xi Jinping, elevato dall’ultimo Congresso allo stesso livello di
Mao Zedong. Il “pensiero di Xi Jinping” è stato iscritto
nell’ideologia guida della Costituzione e almeno 20 università
cinesi hanno aperto istituti di ricerca sul tema con l’obiettivo
di «diffonderlo nelle imprese, nei quartieri e nei villaggi perché
entri nelle menti e nei cuori di tutte le persone».
«SINIZZARE
LE RELIGIONI». Il XIX
Congresso del partito, che si è chiuso il 24 ottobre, non ha portato
buone notizie per i cristiani. Xi si è rafforzato enormemente e con
lui anche la sua teoria secondo cui è necessario «sinizzare le
religioni», cioè farle «aderire alla leadership del partito,
perché si rafforzi la posizione attuale del partito». Nel suo
discorso di apertura del Congresso, inoltre, Xi ha ribadito che
il partito continuerà a seguire il principio secondo cui «le
religioni in Cina devono essere cinesi nell’orientamento e
provvederà a guidarle così che possano adattarsi alla società
socialista». Questa politica, nei fatti, ha già portato negli
ultimi anni alla scomparsa di
sacerdoti a vescovi, alla demolizione
di migliaia di croci e chiese nella
provincia di Zhejiang, all’installazione di telecamere nei luoghi
di culto e addirittura al divieto per i cristiani di mandare
i figli a catechismo.
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