venerdì 26 marzo 2021

Gli Armeni, uno dei popoli più sfortunati della Terra


Testo di Daniele Dell’orco

Ecco perché quella in Nagorno-Karabakh è stata una guerra anti-cristiana. A Jabrayil, una città-fantasma nel Sud dell'Artsakh, compresa neiprimissimi distretti riconquistati dall'Azerbaigian durante i 44 giorni di guerra, è letteralmente sparitauna Chiesa armena. La stessa Chiesa era intatta al momento della conquista, e sono diversi i video che mostrano i soldati azeri cavalcarla come fosse un trofeo, abbattere la croce posta sulla sommità e intonare canti dal campanile come fosse un minareto. Ora, non paghi, di quella Chiesa se ne sono totalmente disfatti. Subito dopo il cessate-il-fuoco, mentre decine di migliaia di armeni abbandonavano le proprie case e i propri possedimenti, le autorità azere comunicavano al mondo che gli armeni sarebbero stati i benvenuti nel Nagorno-Karabakh (cioè a casa loro!), respingendo tutte le accuse mosse dall'Armenia di aver danneggiato o distrutto il patrimonio culturale armeno lasciato nella regione, comprese chiese e monumenti. 




Come se bombardare (due volte) e vandalizzare la Cattedrale del Salvatore a Shushi non fosse già stato un segnale sufficiente, ecco queste immagini (della BBC) che parlano da sole. Per questa e molte altre ragioni è nata l'idea di pubblicare un libro benefico, "Armenia cristiana e fiera", per devolvere il ricavato in aiuto alla popolazione dell'Artsakh. Che soffre e continua a soffrire.

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