Dal momento che erano diventati già grandicelli, ma non ancora idonei per essere messi nell’acquario da 360 litri, a contatto con i cavedani, ho spostato i Medaka dall’acquario comprato dai cinesi (50 euro) a uno, più piccolo, comprato in un mercato di beneficienza delle missioni cattoliche (5 euro). Sul fondo del vecchio acquario, con il fondale di sassi del Tagliamento e con due dita d’acqua, sono rimaste moltissime chiocciole acquatiche, di almeno due generi diversi, Limnee e Planorbe, una dozzina di Asellus e un certo numero di piccole sanguisughe, come quella del video. Poiché sarebbe piuttosto laborioso svuotare il contenuto vivente nel laghetto del giardino, separandolo dalla parte inorganica (i sassi), ho deciso di riempirlo di nuovo d’acqua, immettendovi alghe che andrò prelevando nel vicino fiume Stella, anche se di questa stagione gli organismi viventi che vi trovo attaccati si concedono la quiescenza invernale. Le osservazioni le potrò fare lo stesso, sugli invertebrati presenti, poc’anzi menzionati, considerato che le alghe le dovrei mettere comunque, se voglio dar da mangiare qualcosa alle chiocciole. Le sanguisughe, per ora, digiuneranno.
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