In un articolo che ho
pubblicato su Stampa Libera il 16 luglio dell’anno scorso sono stato accusato
d’essere razzista perché avevo raccontato di tre furti compiuti nello stesso
negozio da ladri di origine balcanica.
All’inizio ha commentato un
albanese (Parit.llulla) con queste parole:
“mama
mia che schifo di articolo. e una vergogna. credo ,anzi sono sicuro che non
legero mai piu un articolo su questo sito,anzi ne parlero in giro,un articolo
razzista che ala fine l’autore con filozofia cerchera di sviare la vera natura
di questo articolo”.
Poi si sono
uniti anche un paio di utenti italiani (Don Hitler e Arati) che mi hanno
principalmente accusato di:
1) aver generalizzato;
2) aver voluto applicare il “divide et
impera”;
3) aver sviato l’attenzione dai veri
problemi, cioè mi è stato replicato con la tecnica retorica del “benaltrismo”;
4) aver associato il manifestarsi della
criminalità con l’arrivo degli immigrati.
L’albanese ha
espresso quest’ultimo punto con le seguenti parole:
“come diavolo
si fa a pensare che la delinquenza sia arrivata con gli imigrati???e una cosa
demenziale. gli imigrati e vero che portano anche delinquenza ma portano
sopratutto soldi,tanti soldi e non sto qui a spiegare a 4 ignoranti perche
portano tanti soldi”.
Il trucco retorico del “benaltrismo” è stato così
manifestato:
“perche non un articolo su di me che ho lavorato duro e
mi hano fregato 10 000 euro, e non me li ha fregati un rumeno ,un albanese o un
bosniaco, ma me li ha fregati uno stato al quale io ho pagato piu tase di molti
altri che fano finta di parlare qui sopra?
perche non fare un articolo sule tasse che pagano i
tuoi amici dei pc alo stato ?
perche non un articolo sui miliardi di euro che hano
portato gli imigrati al italia???
questo sito dovrebe essere per la stampa libera e non
per la stampa razzista”.
Alla mia proposta di farsi intervistare, l’albanese ha
rincarato la dose degli insulti e mi ha risposto:
“ma ti rileggi quello che scrivi???
e come se io andassi a leggere su un sito usa degli
ingani globali, e poi spuntase un articolo su quello che hanno fatto gli
italiani in usa, o in germania o in la svizzera.
sicome non so chi e l’administratore dello sito, poso
solo dirti che non ce dubbio da come scrivi che sei un razzista (non che me ne
fotta nienta) semplicemente che, per quello che pretende di essere questo
sito, tu sei una vergogna, e credo che sia anche abastanza ignorante in materia.
tanti saluti e per me finisce qui”.
Non c’è stato verso di fargli cambiare idea. Forse temeva
qualche inganno da parte mia o forse c’era un po’ di vigliaccheria in lui,
specie se si considera che gli avrei chiesto una foto, come facevo all’epoca
con tutte le persone che intervistavo.
Sono passati sette mesi da quel 16 luglio 2012. Non c’è
stata la fine del mondo preconizzata dal calendario Maya, io ho smesso di
collaborare con Stampa Libera e al titolare del sito è successo un lutto
gravissimo, che è stato per lui una piccola fine del mondo, ma le notizie di
cronaca nera che hanno per protagonisti balcanici continuano ad arrivare.
L’ultima in ordine di tempo riguarda un cane da guardia ucciso a badilate (come il piccolo Tommaso Onofri) da gente dell’est europeo che
voleva rubare una moto parcheggiata in cortile. Una volta i ladri si limitavano
ad addormentare i cani mettendo sonniferi nelle polpette di carne, ma oggi
tutti hanno fretta, anche i ladri, e non c’è tempo per aspettare che il
narcotico faccia effetto.
Rileggendo il mio articolo dell’anno scorso e quello del
giornalista del Gazzettino, non ho trovato niente di sbagliato in quanto da me
scritto, cioè entrambi ci siamo limitati a riportare fatti di cronaca, insieme al
malumore degli abitanti della zona che dicono di avere paura e di non sentirsi
più al sicuro.
Se l’albanese dell’anno scorso leggesse l’articolo uscito
sul Gazzettino il 22 febbraio dovrebbe, per coerenza, rivolgere l’accusa di
razzismo anche al giornalista Nicola Cendron. Non lo farà - come non lo faranno
gli altri due utenti di Stampa Libera - perché difficilmente leggerà tale
articolo. E così pure i due che gli davano man forte.
Oppure, semplicemente, poiché notizie di rapine in villa
con residenti morti o malmenati hanno continuato ad essere pubblicati sui
giornali in un continuo stillicidio, i miei tre interlocutori si saranno
accorti di non avere più argomenti e che accusare di razzismo cronisti che
riportano casi di criminalità balcanica non regge. Non sta più in piedi.
Come mai sui luoghi delle rapine nel nord est italiano non
si trovano mai cinesi? Come mai non si trovano nigeriani o marocchini, ma sempre
solo o quasi albanesi e rumeni?
Il giorno in cui ci verrà fornita una risposta, io
smetterò di scrivere articoli sui furti di giostrai o balcanici in genere. E
così forse anche il giornalista del Gazzettino. Non sono laureato in
antropologia e pertanto mi aspetto che chiunque abbia risposte da darmi lo
faccia. La domanda che ora pongo, mentre l’anno scorso l’avevo solo ventilata è
semplice: cosa rende i balcanici così spietati verso il prossimo?
Mario Alessi ha ucciso il piccolo Tommaso con una pala ed
ha meritatamente avuto l’ergastolo. Vorrei che anche colui che ha ucciso il
cane a colpi di badile abbia la stessa punizione ma realisticamente so che non
accadrà. Casi come quello di Mario Alessi sono rarissimi e suscitano grande
commozione nell’opinione pubblica. Se finisse nelle mani degli altri detenuti
ci penserebbero loro a ucciderlo, ma il caso di un cane ucciso a badilate, pur
se non succede solo ad opera di balcanici, non suscita lo stesso sdegno
da parte della pubblica opinione.
Anche questa è una discriminazione su cui si potrebbe
discutere. Sul perché la vita degli altri animali venga considerata meno
importante di quella degli esseri umani.
Dev’essere - anzi lo è senz’altro - perché ci hanno per
secoli abituati a ragionare in termini di gerarchia: non tutte le vite hanno lo
stesso valore, né si collocano sullo stesso piano. Esattamente come per i ladri
albanesi che, di fronte a un pensionato che in casa sua difende i propri beni,
lo considerano come inferiore e quindi non si fanno scrupoli a
riempirlo di pugni e in certi casi ad accoltellarlo.
C’è sempre una reificazione della vittima, nella mente
dell’aggressore. Nel caso del cane che abbaia, la reificazione è più facile,
viene spontanea trattandosi di un’altra specie, mentre con il proprietario
dell’abitazione ci vuole uno sforzo mentale maggiore, ma i balcanici
evidentemente ci riescono benissimo.
Forse perché, durante tutta la guerra fredda, anche loro
sono stati condizionati a provare risentimento verso gli opulenti occidentali,
sporchi capitalisti che meritano ora, in caso di resistenza, tutta la violenza
possibile. La giustificazione che sta probabilmente a monte è che i capitalisti
hanno accumulato le ricchezze degli altri popoli e adesso, con l’apertura delle
frontiere e il dissolvimento della Cortina di Ferro, è arrivato il momento di
fare giustizia. Come se il pensionato che si gode la quiete di casa sua dopo
una vita di duro lavoro c’entrasse qualcosa con le politiche di rapina delle
banche e dei governi in genere.
Un utente che si firma Scienza Obsoleta lo ha messo nero
su bianco con queste parole:
“Se proprio volevi parlare di ladri potevi parlare di
quelli in giacca e cravatta (e non sono albanesi o rumeni) nei palazzi e ville
più prestigiosi che rubano le risorse la verità il futuro e l’anima a tutti i
popoli della terra anzichè fare da eco alla propaganda per il dividi et
impera”.
Come se Stampa Libera non pullulasse già abbastanza di
articoli che parlano di banche e governi imperialisti! Come se le
responsabilità ad alti livelli, che più o meno conosciamo, assolvano quelle dei
livelli più bassi, della manovalanza mandata a rubare computer nei negozi o
attrezzi agricoli nelle stalle delle case isolate.
I barbari vengono da nord o da est, se escludiamo i turchi
che arrivavano via mare dal sud. La differenza è che nei secoli passati
venivano in massa e il loro scopo era palese: razziare. Oggi vengono alla
spicciolata e si nascondono dietro il pretesto di cercare lavoro, un lavoro che
non c’è per nessuno.
Sono state aperte le frontiere per destabilizzarci. Ci
lasciano fare guerre fra poveri per lo stesso motivo: arrivare al caos sociale.
Poi, quando giudicheranno giunta l’ora, ecco che gli Illuminati attueranno l'ordo ab chao.
Nel frattempo si arricchiscono i fabbricanti e i
commercianti di sistemi d’allarme e l’avvocato che ha avuto il cagnetto
massacrato a badilate, la prossima volta si comprerà una coppia di pit bull, geneticamente predisposti al combattimento.
Il mio vicino, cacciatore in pensione, dorme con la
doppietta carica accanto al letto.
E chi è contrario alle armi che fa?
è un'analisi perfetta. L'umanoide cerca istintivamente un insieme cui appartenere, un gruppo, una classe sociale … perseguendo in tal modo l'inconscio obiettivo di averne uno sopra ed uno sotto, un padrone ed uno schiavo, un dominante ed un dominato. Dev'esserci un difetto genetico da qualche parte, una manipolazione del dna di non poco conto, un irrisolto bug ancestrale che ci portiamo dietro. Altri la chiamano “dualità”. Quella che presuppone il giorno e la notte, il buono ed il cattivo, il grande ed il piccolo. Persino l’elettricità, e quindi l’energia, non potrebbe esistere senza i due poli opposti.
RispondiEliminaUn grande filosofo (Osho), a cui chiedevano cosa ne pensasse dell’astrologia, rispondeva che siamo tutti fortemente influenzati dagli astri sin dalla nascita (il Karma) ma che l’uomo vero si distingue dagli altri replicanti umanoidi proprio per la capacità di “sfuggire” a tale predeterminazione, alla “taratura di fabbrica” creando quindi il proprio destino. Ma poi a che servirebbe mai crearsi un nuovo destino e sfuggire a quello preimpostato dalla casa? Boh!
L’esistenza è esageratamente misteriosa. Si passa la vita ad analizzare e vivisezionare gli umani comportamenti per capirci qualcosa di più e poi, appena credi di aver fatto un passetto in avanti, scopri di avere più dubbi di prima.
Mia madre, come tutte le mamme, è una dolce donna che, pur crescendo amorevolmente i suoi figli, non ha mai esitato a scegliere il coltello più affilato per tagliare con estrema nonchalance la testa alla gallina chiedendo al malcapitato di turno di tenerle ferma la testa; mio padre poi ci si faceva fare una frittata con il sangue della gallina medesima. Come può coesistere tanta dolcezza e tanta violenza allo stesso tempo?
Credo che la nostra pochezza, il blocco evoluzionistico, si manifesti proprio nell'impossibilità di sfuggire alle leggi del "gruppo" in cui nasciamo e di cui accettiamo etica e morale oltre ad usi, costumi e comportamenti.
Ognuno ha la propria legge fatta in casa, le proprie preferenze ed i propri gusti che invece, inconsapevolmente, gli vengono imposte dal gruppo a cui si appartiene, dell'habitat in cui vive.
Molti ci vedevano (ora credo un poì meno) come opulenti capitalisti che ridevano e scherzavano mentre loro pativano la fame ed allora non vedono l’ora di farcela pagare.
E’ lo stesso desiderio che provo io adesso mentre scrivo al pensiero delle elezioni politiche in corso per le quali mi auguro che vinca qualcuno che, in sostanza, la faccia pagar cara a tutti i politici ladroni che si sono abbuffati ai nostri danni, che ci hanno ridotto in miseria, che hanno distrutto senza ritegno quel minimo di senso civico che avevamo raggiunto in Italia.
Ora come ora farei volentieri parte di un plotone d’esecuzione per costoro. Ma sono cose che non si dicono.
Si Roberto! Hanno aperto le frontiere per destabilizzarci e farci arrivare al caos sociale.
Ora siamo pronti a sgozzarci tra di noi come galline ed a bere il nostro sangue.
O, al limite, a farci una frittata.
Ciao
Quando chiedevo a mia madre se i nostri polli macellati (era una vicina di casa ad accollarsi l'ingrato compito) soffrissero, mi rispondeva invariabilmente che gli animali non soffrono. Lei ci credeva e io, bambino, credevo a lei e non indagavo oltre.
EliminaDiventato adulto ho capito d'essere stato ingannato, su queste e su tante altre cose, ma la madre resta sempre la madre: non si scappa. E tutto si perdona.
Tu parli di plotone d'esecuzione per fare giustizia delle ruberie dei politici. Altri parlano di un politico appeso ad ogni lampione di città.
L'importante è che tu abbia la consapevolezza che, come nel caso - mancato - degli ex comunisti che rimuginavano vendetta verso noi capitalisti opulenti, si tratta di percezione errata.
In pratica, se il M5S vince, una parte della casta di ladroni resterà a casa, con pensioni da favola. Altro che pendagli da forca!
Siamo troppo buoni, ovvero troppo c.....i.
Ciao
Madri o non madri, dell'est o del nord gli umani fanno tutti schifo, punto. Non mi sono mai piaciuti i miei simili, non ho amici e sto bene così; e non sto qui a fare paragoni tra animali umani e animali e basta, sarebbe inutile.
RispondiEliminaViolet
Si dice comunemente che bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, anziché quello mezzo vuoto, ma, nonostante tutti i miei sforzi, mi riesce difficile trovare esseri umani degni di questo nome.
EliminaNon sto parlando di quei sadici capaci di commettere efferatezze, ma proprio di quelle persone tranquille, onesti cittadini e mangiatori di carne inconsapevoli.
Sono proprio costoro che m'impediscono di vedere il bicchiere mezzo pieno in relazione all'umanità, per cui, da tanto tempo, anch'io auspico la fine della nostra specie, argomento che funge da pietra di scandalo per molti, compresi tanti frequentatori di siti di controinformazione.