domenica 24 febbraio 2013

Dall’est vengono i barbari

In un articolo che ho pubblicato su Stampa Libera il 16 luglio dell’anno scorso sono stato accusato d’essere razzista perché avevo raccontato di tre furti compiuti nello stesso negozio da ladri di origine balcanica.
All’inizio ha commentato un albanese (Parit.llulla) con queste parole: 

mama mia che schifo di articolo. e una vergogna. credo ,anzi sono sicuro che non legero mai piu un articolo su questo sito,anzi ne parlero in giro,un articolo razzista che ala fine l’autore con filozofia cerchera di sviare la vera natura di questo articolo”.

Poi si sono uniti anche un paio di utenti italiani (Don Hitler e Arati) che mi hanno principalmente accusato di:

1)    aver generalizzato;
2)    aver voluto applicare il “divide et impera”;
3)    aver sviato l’attenzione dai veri problemi, cioè mi è stato replicato con la tecnica retorica del “benaltrismo”;
4)    aver associato il manifestarsi della criminalità con l’arrivo degli immigrati.

L’albanese ha espresso quest’ultimo punto con le seguenti parole:

come diavolo si fa a pensare che la delinquenza sia arrivata con gli imigrati???e una cosa demenziale. gli imigrati e vero che portano anche delinquenza ma portano sopratutto soldi,tanti soldi e non sto qui a spiegare a 4 ignoranti perche portano tanti soldi”.

 Il trucco retorico del “benaltrismo” è stato così manifestato:
perche non un articolo su di me che ho lavorato duro e mi hano fregato 10 000 euro, e non me li ha fregati un rumeno ,un albanese o un bosniaco, ma me li ha fregati uno stato al quale io ho pagato piu tase di molti altri che fano finta di parlare qui sopra?
perche non fare un articolo sule tasse che pagano i tuoi amici dei pc alo stato ?
perche non un articolo sui miliardi di euro che hano portato gli imigrati al italia???
questo sito dovrebe essere per la stampa libera e non per la stampa razzista”.

Alla mia proposta di farsi intervistare, l’albanese ha rincarato la dose degli insulti e mi ha risposto:
ma ti rileggi quello che scrivi???
e come se io andassi a leggere su un sito usa degli ingani globali, e poi spuntase un articolo su quello che hanno fatto gli italiani in usa, o in germania o in la svizzera.
sicome non so chi e l’administratore dello sito, poso solo dirti che non ce dubbio da come scrivi che sei un razzista (non che me ne fotta nienta) semplicemente che, per quello che pretende di essere questo sito, tu sei una vergogna, e credo che sia anche abastanza ignorante in materia. tanti saluti e per me finisce qui”.

Non c’è stato verso di fargli cambiare idea. Forse temeva qualche inganno da parte mia o forse c’era un po’ di vigliaccheria in lui, specie se si considera che gli avrei chiesto una foto, come facevo all’epoca con tutte le persone che intervistavo.
Sono passati sette mesi da quel 16 luglio 2012. Non c’è stata la fine del mondo preconizzata dal calendario Maya, io ho smesso di collaborare con Stampa Libera e al titolare del sito è successo un lutto gravissimo, che è stato per lui una piccola fine del mondo, ma le notizie di cronaca nera che hanno per protagonisti balcanici continuano ad arrivare.
L’ultima in ordine di tempo riguarda un cane da guardia ucciso a badilate (come il piccolo Tommaso Onofri) da gente dell’est europeo che voleva rubare una moto parcheggiata in cortile. Una volta i ladri si limitavano ad addormentare i cani mettendo sonniferi nelle polpette di carne, ma oggi tutti hanno fretta, anche i ladri, e non c’è tempo per aspettare che il narcotico faccia effetto.
Rileggendo il mio articolo dell’anno scorso e quello del giornalista del Gazzettino, non ho trovato niente di sbagliato in quanto da me scritto, cioè entrambi ci siamo limitati a riportare fatti di cronaca, insieme al malumore degli abitanti della zona che dicono di avere paura e di non sentirsi più al sicuro.
Se l’albanese dell’anno scorso leggesse l’articolo uscito sul Gazzettino il 22 febbraio dovrebbe, per coerenza, rivolgere l’accusa di razzismo anche al giornalista Nicola Cendron. Non lo farà - come non lo faranno gli altri due utenti di Stampa Libera - perché difficilmente leggerà tale articolo. E così pure i due che gli davano man forte.
Oppure, semplicemente, poiché notizie di rapine in villa con residenti morti o malmenati hanno continuato ad essere pubblicati sui giornali in un continuo stillicidio, i miei tre interlocutori si saranno accorti di non avere più argomenti e che accusare di razzismo cronisti che riportano casi di criminalità balcanica non regge. Non sta più in piedi.
Come mai sui luoghi delle rapine nel nord est italiano non si trovano mai cinesi? Come mai non si trovano nigeriani o marocchini, ma sempre solo o quasi albanesi e rumeni?
Il giorno in cui ci verrà fornita una risposta, io smetterò di scrivere articoli sui furti di giostrai o balcanici in genere. E così forse anche il giornalista del Gazzettino. Non sono laureato in antropologia e pertanto mi aspetto che chiunque abbia risposte da darmi lo faccia. La domanda che ora pongo, mentre l’anno scorso l’avevo solo ventilata è semplice: cosa rende i balcanici così spietati verso il prossimo?
Mario Alessi ha ucciso il piccolo Tommaso con una pala ed ha meritatamente avuto l’ergastolo. Vorrei che anche colui che ha ucciso il cane a colpi di badile abbia la stessa punizione ma realisticamente so che non accadrà. Casi come quello di Mario Alessi sono rarissimi e suscitano grande commozione nell’opinione pubblica. Se finisse nelle mani degli altri detenuti ci penserebbero loro a ucciderlo, ma il caso di un cane ucciso a badilate, pur se non succede solo ad opera di balcanici, non suscita lo stesso sdegno da parte della pubblica opinione.
Anche questa è una discriminazione su cui si potrebbe discutere. Sul perché la vita degli altri animali venga considerata meno importante di quella degli esseri umani.
Dev’essere - anzi lo è senz’altro - perché ci hanno per secoli abituati a ragionare in termini di gerarchia: non tutte le vite hanno lo stesso valore, né si collocano sullo stesso piano. Esattamente come per i ladri albanesi che, di fronte a un pensionato che in casa sua difende i propri beni, lo considerano come inferiore e quindi non si fanno scrupoli a riempirlo di pugni e in certi casi ad accoltellarlo.
C’è sempre una reificazione della vittima, nella mente dell’aggressore. Nel caso del cane che abbaia, la reificazione è più facile, viene spontanea trattandosi di un’altra specie, mentre con il proprietario dell’abitazione ci vuole uno sforzo mentale maggiore, ma i balcanici evidentemente ci riescono benissimo.
Forse perché, durante tutta la guerra fredda, anche loro sono stati condizionati a provare risentimento verso gli opulenti occidentali, sporchi capitalisti che meritano ora, in caso di resistenza, tutta la violenza possibile. La giustificazione che sta probabilmente a monte è che i capitalisti hanno accumulato le ricchezze degli altri popoli e adesso, con l’apertura delle frontiere e il dissolvimento della Cortina di Ferro, è arrivato il momento di fare giustizia. Come se il pensionato che si gode la quiete di casa sua dopo una vita di duro lavoro c’entrasse qualcosa con le politiche di rapina delle banche e dei governi in genere.
Un utente che si firma Scienza Obsoleta lo ha messo nero su bianco con queste parole:
Se proprio volevi parlare di ladri potevi parlare di quelli in giacca e cravatta (e non sono albanesi o rumeni) nei palazzi e ville più prestigiosi che rubano le risorse la verità il futuro e l’anima a tutti i popoli della terra anzichè fare da eco alla propaganda per il dividi et impera”.
Come se Stampa Libera non pullulasse già abbastanza di articoli che parlano di banche e governi imperialisti! Come se le responsabilità ad alti livelli, che più o meno conosciamo, assolvano quelle dei livelli più bassi, della manovalanza mandata a rubare computer nei negozi o attrezzi agricoli nelle stalle delle case isolate.
I barbari vengono da nord o da est, se escludiamo i turchi che arrivavano via mare dal sud. La differenza è che nei secoli passati venivano in massa e il loro scopo era palese: razziare. Oggi vengono alla spicciolata e si nascondono dietro il pretesto di cercare lavoro, un lavoro che non c’è per nessuno.
Sono state aperte le frontiere per destabilizzarci. Ci lasciano fare guerre fra poveri per lo stesso motivo: arrivare al caos sociale.
Poi, quando giudicheranno giunta l’ora, ecco che gli Illuminati attueranno  l'ordo ab chao.
Nel frattempo si arricchiscono i fabbricanti e i commercianti di sistemi d’allarme e l’avvocato che ha avuto il cagnetto massacrato a badilate, la prossima volta si comprerà una coppia di pit bull, geneticamente predisposti al combattimento.
Il mio vicino, cacciatore in pensione, dorme con la doppietta carica accanto al letto.
E chi è contrario alle armi che fa?

4 commenti:

  1. è un'analisi perfetta. L'umanoide cerca istintivamente un insieme cui appartenere, un gruppo, una classe sociale … perseguendo in tal modo l'inconscio obiettivo di averne uno sopra ed uno sotto, un padrone ed uno schiavo, un dominante ed un dominato. Dev'esserci un difetto genetico da qualche parte, una manipolazione del dna di non poco conto, un irrisolto bug ancestrale che ci portiamo dietro. Altri la chiamano “dualità”. Quella che presuppone il giorno e la notte, il buono ed il cattivo, il grande ed il piccolo. Persino l’elettricità, e quindi l’energia, non potrebbe esistere senza i due poli opposti.
    Un grande filosofo (Osho), a cui chiedevano cosa ne pensasse dell’astrologia, rispondeva che siamo tutti fortemente influenzati dagli astri sin dalla nascita (il Karma) ma che l’uomo vero si distingue dagli altri replicanti umanoidi proprio per la capacità di “sfuggire” a tale predeterminazione, alla “taratura di fabbrica” creando quindi il proprio destino. Ma poi a che servirebbe mai crearsi un nuovo destino e sfuggire a quello preimpostato dalla casa? Boh!
    L’esistenza è esageratamente misteriosa. Si passa la vita ad analizzare e vivisezionare gli umani comportamenti per capirci qualcosa di più e poi, appena credi di aver fatto un passetto in avanti, scopri di avere più dubbi di prima.
    Mia madre, come tutte le mamme, è una dolce donna che, pur crescendo amorevolmente i suoi figli, non ha mai esitato a scegliere il coltello più affilato per tagliare con estrema nonchalance la testa alla gallina chiedendo al malcapitato di turno di tenerle ferma la testa; mio padre poi ci si faceva fare una frittata con il sangue della gallina medesima. Come può coesistere tanta dolcezza e tanta violenza allo stesso tempo?
    Credo che la nostra pochezza, il blocco evoluzionistico, si manifesti proprio nell'impossibilità di sfuggire alle leggi del "gruppo" in cui nasciamo e di cui accettiamo etica e morale oltre ad usi, costumi e comportamenti.
    Ognuno ha la propria legge fatta in casa, le proprie preferenze ed i propri gusti che invece, inconsapevolmente, gli vengono imposte dal gruppo a cui si appartiene, dell'habitat in cui vive.
    Molti ci vedevano (ora credo un poì meno) come opulenti capitalisti che ridevano e scherzavano mentre loro pativano la fame ed allora non vedono l’ora di farcela pagare.
    E’ lo stesso desiderio che provo io adesso mentre scrivo al pensiero delle elezioni politiche in corso per le quali mi auguro che vinca qualcuno che, in sostanza, la faccia pagar cara a tutti i politici ladroni che si sono abbuffati ai nostri danni, che ci hanno ridotto in miseria, che hanno distrutto senza ritegno quel minimo di senso civico che avevamo raggiunto in Italia.
    Ora come ora farei volentieri parte di un plotone d’esecuzione per costoro. Ma sono cose che non si dicono.
    Si Roberto! Hanno aperto le frontiere per destabilizzarci e farci arrivare al caos sociale.
    Ora siamo pronti a sgozzarci tra di noi come galline ed a bere il nostro sangue.
    O, al limite, a farci una frittata.
    Ciao

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    1. Quando chiedevo a mia madre se i nostri polli macellati (era una vicina di casa ad accollarsi l'ingrato compito) soffrissero, mi rispondeva invariabilmente che gli animali non soffrono. Lei ci credeva e io, bambino, credevo a lei e non indagavo oltre.
      Diventato adulto ho capito d'essere stato ingannato, su queste e su tante altre cose, ma la madre resta sempre la madre: non si scappa. E tutto si perdona.

      Tu parli di plotone d'esecuzione per fare giustizia delle ruberie dei politici. Altri parlano di un politico appeso ad ogni lampione di città.
      L'importante è che tu abbia la consapevolezza che, come nel caso - mancato - degli ex comunisti che rimuginavano vendetta verso noi capitalisti opulenti, si tratta di percezione errata.
      In pratica, se il M5S vince, una parte della casta di ladroni resterà a casa, con pensioni da favola. Altro che pendagli da forca!
      Siamo troppo buoni, ovvero troppo c.....i.
      Ciao

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  2. Madri o non madri, dell'est o del nord gli umani fanno tutti schifo, punto. Non mi sono mai piaciuti i miei simili, non ho amici e sto bene così; e non sto qui a fare paragoni tra animali umani e animali e basta, sarebbe inutile.
    Violet

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    1. Si dice comunemente che bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, anziché quello mezzo vuoto, ma, nonostante tutti i miei sforzi, mi riesce difficile trovare esseri umani degni di questo nome.

      Non sto parlando di quei sadici capaci di commettere efferatezze, ma proprio di quelle persone tranquille, onesti cittadini e mangiatori di carne inconsapevoli.

      Sono proprio costoro che m'impediscono di vedere il bicchiere mezzo pieno in relazione all'umanità, per cui, da tanto tempo, anch'io auspico la fine della nostra specie, argomento che funge da pietra di scandalo per molti, compresi tanti frequentatori di siti di controinformazione.

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