giovedì 28 febbraio 2013

Buoni o cattivi?



Testo di Federico Bellini




I rapimenti da parte di alieni sono stati registrati soprattutto nei paesi occidentali o comunque in quei paesi dove sono predominanti la cultura e i valori occidentali. Questo aspetto è probabilmente dovuto ad una maggiore diffusione delle notizie, insieme alla condivisione da parte di persone che vivono tali esperienze, rispetto a paesi sottosviluppati dove sono ancora vissute sotto un'ottica mistico-religiosa. In alcuni paesi dove la popolazione coltiva ogni genere di credenza soprannaturale, le esperienze di rapimento vengono confuse o semplicemente accostate ad altri fenomeni paranormali, ma anche l’occidente non si trova a percorrere una strada priva di pericoli, dacché la scienza è incorsa, fino in epoca recentissima, in errori macroscopici. La difficoltà consiste nella scelta dei paradigmi, ma per evitare che l’elenco si allunghi troppo, mi limiterò a rievocare solo alcune tappe significative: Niccolò Copernico (1473 - 1543) aveva postulato la centralità del Sole rispetto alle orbite planetarie; Giovanni Keplero (1571 - 1630) dimostrò la giustezza dell’idea del sistema eliocentrico; Giordano Bruno (1548 - 1600) ebbe la temerarietà di sostenere che esistono parecchi universi; Galileo Galilei (1564 - 1642) respinse definitivamente la Terra dalla sua precedente posizione centrale nel Cosmo. Se pensiamo che persino Euclide Alessandrino, intorno al 300 a.C. esclamò “Quod erat demonstrandum” (nessuno ha ancora provato niente di simile!), è facile pensare quanto la strada per la conoscenza, per l’Essere Umano, sia ancora molto lunga da percorrere.

“In questo stesso minuto, con una probabilità che confina con la certezza, messaggi radio provenienti da civiltà extraterrestri stanno arrivando sulla Terra.” Questa frase fu detta nel 1976 dal professore Frank Drake, allora direttore del più grande osservatorio del mondo per le ricerche della ionosfera, che sorge ad Arecibo, sulla costa settentrionale di Puerto Rico. Sempre in quel periodo, mentre gli Stati Uniti avevano incaricato una commissione di dodici illustri scienziati di studiare metodi e formulare proposte su un efficace modo per entrare in contatto con queste civiltà aliene, il dottor John Billingham, allora capo del reparto biotecnico presso il centro di ricerche della commissione statunitense per l’energia atomica di Ames, nell’Iowa, dichiarava: “Noi crediamo che esistano lontani pianeti più vecchi della Terra di bilioni di anni. Quindi anche la loro civiltà dovrebbe precedere la nostra di bilioni di anni. E’ un’ipotesi stimolante… ma io sono sicuro che esistano civiltà extraterrestri, tanto avanzate rispetto alla nostra, quanto siamo avanzati noi rispetto all’uomo dell’età della pietra.” 

Ma questi alieni, in definitiva, sono buoni o cattivi?

Da alcuni anni a questa parte, sono emerse molte correnti di pensiero riguardo alla natura degli alieni, sul loro modo di agire, operare e sulla loro conformazione più intima. E’ comune convinzione, specie in una branca predominante nell’ambiente ufologico italiano, che queste entità siano tutte “Cattive”, perché quelle “Buone”, se ci sono, non interferiranno con noi sino a quando non avremo raggiunto un livello più alto di conoscenza, pari al loro. Giusta osservazione, ma per raggiungere questo livello ed entrarvi in contatto, è necessario farlo tutti (inteso come intero genere umano) o è necessario che soltanto un singolo riesca in questa impresa? Altresì è impossibile che in un universo così sterminato, dove solamente nella nostra galassia sono state stimate miliardi di stelle (molte delle quali probabilmente abitate) e che nell’universo intero, dove si trovano altrettanti miliardi di galassie, si continui a pensare o far finta di credere che esista soltanto un gruppetto di poche razze aliene, alquanto sfigate e cattive che cercano di farci la festa. 


Tutta questa teoria l’ho sempre trovata, sinceramente, molto riduttiva e fuorviante, perché la realtà è molto più complessa di quanto non si voglia dimostrare. Se è vero che l’alieno negativo è qui per prendersi la nostra parte vitale o energia e che cerca da chissà quanto tempo di tenerci isolati con il resto del cosmo, è altresì possibile pensare che comunque tutte le altre razze aliene non coinvolte in questo scellerato progetto, quindi da definirsi “positive”, hanno da sempre monitorato la situazione, consapevoli di una questione fondamentale: se l’Alieno “cattivo” dovesse vincere, perderebbe automaticamente in questa battaglia anche l’alieno “buono”. L’Alieno positivo, quindi, non può permettersi che ciò accada e sta facendo di tutto perché questo piano diabolico fallisca, magari agendo con modi a noi sconosciuti o che al momento non c’è dato ancora di sapere e conoscere. Da questa breve riflessione è ovvio che si arriva ad una conclusione, a mio avviso semplice quanto logica, che in questo Universo, emerso da un iniziale “concetto duale”, è altresì ovvio pensare che in questo scontro tra Titani, non ci si sia limitati solo nelle operazioni di formazione demiurgica, ma anche in tutte le forme di vita cui è stato concesso di nascere e di evolversi, sia umane ed aliene, positive e negative, “inseminare” questo concetto. Quindi, come esiste l’alieno negativo, esiste per causa di forza maggiore, anche l’alieno positivo, proprio per un “principio duale” di cui è formato il nostro stesso Universo.

Sfatiamo subito un mito, gli alieni positivi, o buoni, non fanno parte di alcuna sedicente Federazione Galattica e non hanno mai inviato messaggi di solidarietà o, peggio ancora, di amore verso il nostro pianeta. E’ singolare che, nella credenza popolare, un alieno buono deve essere per forza anche bello, quindi nemmeno il fantomatico Ashtar Sheran fa parte di questa fazione, ma è solo l’ennesima maschera dove dietro si nasconde l’alieno negativo, colui che ha creato e soggioga da sempre l’umanità. Allora chi sono questi alieni positivi? Probabilmente la maggior parte delle civiltà extraterrestri (civiltà intesa nel senso lato del termine, dato che non esistono solo razze aliene nell’universo come visto in precedenza) presenti in tutto l’Universo, sparse tra miliardi e miliardi di galassie, ma che con noi sino ad oggi, hanno avuto pochissimi contatti. La Terra è una prigione dalla quale l’uomo, ancora, non può fuggire e finché non sarà in grado di conquistare veramente il cosmo, non sarà mai pienamente padrone del proprio destino. Ci fanno credere di essere soli, che forse non esistono altre forme di vita, che siamo centrali e unici in tutto l’universo, ma in realtà è solo uno dei tanti modi per tenerci rinchiusi nel nostro guscio e con un motto imperativo stampato nel nostro inconscio: “La fuori non c’è nulla, ci siete soltanto voi, la Terra è la vostra casa e li dovete rimanere.” Noi terrestri dobbiamo alla fine capire che non contiamo molto in tutto questo complicato scacchiere universale, ma che esistiamo solamente in qualità di “contenitore provvisorio di Energia” e che un giorno, quando non sarà più necessario, questo contenitore sarà distrutto perché questa energia verrà impiantata in altri e nuovi contenitori molto più funzionali. Ma da quello che sta emergendo ultimamente in vari fronti di ricerca indipendente, è che esistono ben altre realtà che molti si ostinano a tenere in silenzio, sia nella completa ignoranza (l’alieno non esiste), come nel suo opposto (l’alieno esiste ed è cattivo). Si scopre che sono esistite molte razze aliene, alcune estinte per guerre, che tra gli stessi alieni, c’erano all’interno più fazioni, che ci sono state delle scissioni, ribellioni, dei cambiamenti e progetti diversi. 


Che non esistono soltanto alieni della nostra galassia che ci fanno visita, ma anche alieni provenienti da altre galassie, anche molto più distanti e che ognuno di loro possiede diversi livelli di conoscenze e tecnologie, ancora inconcepibili da capire per le nostre attuali capacità. Anche la nascita del nostro genere umano è molto più complessa di quanto si tende a far credere, inoltre non è vero che l’alieno non ha mai posseduto questa particolare forma di energia, perché alcune razze in passato, anche se per breve tempo, sono riuscite ad averla e possederla dentro i loro corpi, ma a seguito di questa “trasgressione delle regole del creato”, ne sono state private nuovamente da chi stava più in alto di loro. Raramente i “buoni” sono scesi sul nostro pianeta (anche se tutti vivono in mezzo a noi da sempre), per tutta una serie di motivi che ne avrebbero compromesso la loro incolumità, hanno scelto però altre forme per comunicare, a volte con successo, altre volte fallendo. Coloro che ne hanno fatto da tramite (coscienti o meno, in buona fede o no) sono i cosiddetti Risvegliati, persone del tutto umane ma che ad un certo punto della loro vita, si sono ritrovate a vivere dei cambiamenti radicali nella propria esperienza, acquisendo una coscienza superiore rispetto la media di tutta la popolazione. 

I Risvegliati sono dei tramiti con il mondo altro, spesso sono in grado di fare esorcismi, conoscono l’arte dell’alchimia, diffondono tecniche e pratiche di meditazione e preghiera, spesso insegnano a prendere coscienza e sono in grado di fare anche miracoli, piccoli o grandi. Nell’antichità erano visti come sciamani, santoni, profeti, messia, santi, sino ad arrivare ai giorni nostri anche con gli artisti e gli scienziati, perché cambiano i tempi ma non la sostanza. Alcuni di loro hanno avuto vite straordinarie e che sono state in grado di cambiare anche il corso dell’intera storia umana, altri hanno agito nel piccolo, gettando dei germi per future rivoluzioni, anche epocali, specie per aiutare coloro che erano e sono ancora oggi prigionieri, gli Addotti.


Federico Bellini


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