lunedì 16 settembre 2013

In fuori onda veritas

 

Testo di Paolo D’Arpini
 

Lasciar trapelare senza esporsi troppo è la consueta tattica usata dagli informatori del sistema. Ricordo di aver letto su Il Messaggero di alcuni giorni fa un trafiletto in prima pagina in cui si diceva che il segretario dell’ONU “aveva le prove dei bombardamenti chimici di Assad e che il dittatore andava processato”. Senza però indicare che le indagini sono tuttora in corso e nulla di definito è stato appurato dagli “ispettori”. Ma subito dopo l’articolista specificava, in fondo al testo, che la notizia confidenziale era trapelata in un “fuori onda”, essendo il Ban ki Moon inconsapevole del fatto. Intanto ci avevano messo una zeppa… e il tentativo di vanificare la campagna di pacificazione portata avanti dalla Russia era stato fatto… La gente comune - si sa - legge i giornalacci e vede le televisionacce del potere corrente, ed è preda dell’influenza nefasta mediatica…


Succede come per la pubblicità subliminale, basta una immagine inframmezzata ad un discorso e il grullo abbocca… Mai il popolino, che è abbonato alle televisioni via cavo per seguire lo “sport” minuto per minuto, non si interessa di cercare le notizie vere che tutto sommato danno un quadro completamente opposto della situazione siriana. La Siria è una nazione salda nella sua cultura laica che è aggredita da tagliagole estremisti e stupratori finanziati ed armati dalle “democrazie” occidentali (compresa la “democrazia” sionista) e -guarda caso - dalle peggiori dittature del Medio Oriente: Arabia saudita e Quatar.

Fa meraviglia che poi l’Italia sia governata da una coalizione di larghe intese (leggi: masanielli e cancellieri al servizio della finanza mondiale)?

Nessun commento:

Posta un commento