venerdì 8 febbraio 2019

Sbatti il poliziotto in prima pagina!


Ecco gli ennesimi balordi che girano armati e che vanno a sparacchiare alla cieca, colpendo alla schiena un innocente, che si è trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato, e che era una promessa del nuoto. Ora non potrà più nuotare e la sua vita sarà relegata su una sedia a rotelle. Il web si è scatenato e la pena di morte è stata evocata in grande abbondanza, da infliggere a quei due delinquenti barbuti e con lo sguardo intelligente. Senza arrivare a giustiziarli, bisognerebbe punirli secondo la legge del taglione, ma non in modo definitivo, bensì temporaneo. Ridurli chirurgicamente allo stato di paraplegia per lo stesso periodo di tempo in cui Manuel Bortuzzo rimarrà paraplegico. Il giorno in cui, dopo molte sedute di fisioterapia, Manuel dovesse riprendere a camminare, anche i due sparatori potranno farlo, rimessi a posto dai chirurghi che, su ordine della magistratura, gli avessero impedito di camminare. Tutto questo non accadrà perché siamo un paese civile e certe barbarie noi non le applichiamo. Di modo che, l’innocente resterà invalido a vita e i due criminali fra pochi anni riprenderanno la loro vita normale, cioè da parassiti e predatori nei confronti della società.


Allarghiamo la visuale e andiamo in Francia. Da diverse settimane, specie il sabato, ci sono manifestazioni, o insurrezioni che dir si voglia. Macron, sulla strada del tramonto, ha ordinato il pugno duro, ovvero blindati per le strade e candelotti lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo. Diversi manifestanti hanno perso un occhio, avendo preso in proiettile in pieno volto. Ora io mi chiedo: che differenza c’è tra i due deficienti di cui sopra, che colpiscono un innocente alla spina dorsale rendendolo paraplegico, e i militari che sparano grossi proietti in faccia alla gente rendendola cieca da un occhio? I primi due sono artigiani, mentre gli altri sono professionisti. I due balordi sono “free lance”, mentre i poliziotti vestono una divisa e sono inquadrati gerarchicamente. I ladruncoli vivono con il profitto delle loro ruberie, mentre gli sbirri hanno uno stipendio fisso. Noi utenti di mass-media veniamo a sapere che i due idioti si chiamano Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzanoma non veniamo a sapere il nome dei poliziotti che sparano i candelotti, né i nomi di chi gli ha ordinato di farlo. Qui sta l’essenza della dittatura: la violenza è buona se fatta da servi dello stato in divisa, ma è cattiva se fatta da civili vestiti in jeans e maglietta.

Altra considerazione. Incontrando i “Gilet gialli”, Di Maio ha dato un ottimo pretesto al “galletto francese” per chiamare il popolo attorno a sé. La tecnica del dare in pasto agli elettori un nemico – in questo caso l’Italia – funziona sempre, avendo valore ed efficacia universali. Macron richiama l’ambasciatore e fa dichiarazioni di fuoco nei confronti del governo italiano. Strano! I francesi ci hanno ammazzato Enrico Mattei, sono stati complici della strage di Ustica, fregano le commesse a Fincantieri e destabilizzano la Libia per fregarci pure il petrolio di Gheddafi. Ma a fare attacchi spropositati siamo noi! Macron è proprio un burattino pusillanime. 

6 commenti:

  1. ogni bobbolo è artefice dei propri destini ed in francia, a mio avviso, stà già molto meglio del nostro. Ad esempio le loro leggi sono chiare, non danno lavoro a milioni di addetti alla dispensa della giustizia terrena. In un giorno hanno saputo rifiutare in maniera legale l'ospitalità alla loro quota di mortidifame negri in quanto emigranti economici. Qui da nojos in thaja sarebbero occorsi anni e spese astronomiche per difensori d'ufficio generosamente offerti a sua insaputa dal nostro caro amato generoso variegato immaginifico bobbolo

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    1. E' probabilmente vero che in Francia le cose funzionano meglio che in Italia, anche se in queste ultime settimane i Gilet Gialli sembra vogliano dire in contrario, ma questa che abbiamo è l'Italia che.....passa il convento.

      Spetta a ciascuno di noi renderla migliore.

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  2. Per rendere migliore ogni singola persona devi iniziare
    dalla culla, dalla famiglia, dalla Scuola e poi dalle
    Istituzioni. Finchè ci saranno persone che insegneranno
    ai loro figli che gli uomini si dividono in categorie
    ideologiche (politiche e religiose), in ceti sociali
    (ricchi e poveri) in razze (bianchi, neri, gialli ecc.),
    l'umanità non conoscerà mai pace e fratellanza, così oggi
    come duemila anni fa: l'umanità farà sempre più schifo!

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    1. Le differenze ci sono e non occorre insegnarlo ai giovani, perché lo vedono da soli con i loro occhi.


      Quello che si può fare è introdurre dei correttivi, soprattutto in ambito politico e religioso, in cui un aumento di reciproca tolleranza non farebbe male a nessuno. Anzi!

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