Nella mia collezione di reperti naturalistici, fino ad oggi avevo solo la testa di un cervo volante, forse trovata da me anche se non ricordo né dove, né quando. Oggi si aggiunge un coleottero lucanide, maschio, tutto intero, ad eccezione dell’addome. La mia ipotesi è che sia stato schiacciato da qualche macchina di pescatori (le uniche che si inoltrano in quella capezzagna), o da qualche trattore, ma solo parzialmente, senza schiacciarlo del tutto. Poi, da brave spazzine, sono arrivate le formiche rosse. Ma la domanda su come sia stato ferito non è la sola; l’altra domanda, che ha più un carattere filosofico, è: gli insetti possono soffrire? Considerato che sono dotati di gangli nervosi, benché molto differenti dai nostri nervi, potrebbero provare una sorta di dolore, come lo conosciamo noi. Bisognerebbe sentire il parere di un esperto in fisiologia animale. Se dovessimo essere certi che anche gli insetti soffrono, la Natura si rivelerebbe essere un inferno per milioni di loro, come per esempio per tutti quelli che vengono mangiati dalle mantidi, pezzo dopo pezzo. Comunque, gli insetti menomati non sono i soli a dimostrare grande resistenza di fronte alla morte. Sono stati accertati casi di rospi e tartarughe, ma anche pesci gatto, sopravvissuti alle peggiori amputazioni. Io stesso, molti anni fa, sulla riva di un laghetto, vidi dei rospi completamente svuotati dall’intestino, ma ancora vivi. Sul momento non seppi spiegarmi cosa stavo vedendo, ma poi capii che i responsabili di quella che a tutti gli effetti era una predazione, erano i ratti. Ratti contro rospi. I secondi destinati a una fine terribile, con i primi che se n’erano andati belli pasciuti dopo essersi rimpinzati delle parti migliori, le più tenere. Tornando al cervo volante, quale sarebbe la cosa migliore per lui? Qual è la mia responsabilità nei suoi confronti? Immagino la risposta, ma io lascio le cose al caso. E aspetto che giunga la sua ora, come e quando Natura vuole.
Maledetto il momento che ogni vivente viene al mondo.
RispondiEliminaLa crudeltà intrinseca delle leggi naturali è in agguato, sempre, e a qualcuno va malissimo.
Altro che la vita è bella!
Quando odo quella frase mi viene su il nervoso.
Zenzero
Lo sto tenendo monitorato.
EliminaIeri, appena portato a casa, muoveva ancora le zampe.
Oggi non le muove più, ma vedo qualche movimento flebile nell'apparato boccale.
La vita in lui si sta spegnendo a poco a poco.