martedì 8 maggio 2012

La verde collina del complotto


Mentre tutto il mondo esulta per un segnale di controtendenza allo sfacelo sociale, arrivato da Montichiari (BS) dieci giorni fa, c’è chi nel buio delle sue ammuffite soffitte mentali mastica veleno complottista. Mentre un movimento spontaneo di gente onesta e sinceramente dispiaciuta per il male presente sulla Terra gioisce per un’azione coraggiosa di segno opposto alla malvagità imperante, c’è chi si masturba le meningi paventando oscuri complotti massonici.
Poiché sono abituato a fare nomi e cognomi di quanti mostrano di avere il coraggio delle proprie idee, anche se palesemente sbagliate, vi dirò che l’infelice creatura in questione si chiama Corrado Penna, è laureato in chimica e vive in Sicilia.

Mi sono già occupato di lui, ma siccome pochi giorni fa ha passato il segno, mi sento in dovere di avvertire quanti ricercano la verità dietro le menzogne del Sistema che l’uomo in oggetto non è degno di fede, rappresentando una deriva complottista che sarebbe meglio evitare.
Altrimenti, debunkers prezzolati come Paolo Attivissimo e la sua squadra hanno buon gioco a mettere nello stesso mucchio tutti coloro che si occupano di complotti, giacché, se esiste il fenomeno della polpetta avvelenata, esiste sia negli altri che in noi stessi, all’interno del nostro gruppo, se no non avrebbe senso il suggerimento cristico di guardare la trave nel proprio occhio tralasciando la pagliuzza in quello del fratello.

Se si arriva a dire che Julian Assange e David Icke sono depistatori, insieme a Grillo, Travaglio e Chiesa, si dovrebbe, in base agli 

stessi parametri, arrivare a dire che anche Corrado Penna e il suo blog Scienza Marcia sono polpette avvelenate, dato che per puro arbitrio lasciano passare certi argomenti, ma ne stoppano altri.

Poiché tutto ciò è troppo umano, lo si potrebbe anche perdonare, in virtù del fatto che ciascuno di noi può pensarla come vuole. Ma il problema è nella divulgazione delle proprie idee e nella quantità di persone che vengono trascinate nell’inganno. Siccome gl’ingenui vegetano anche nei siti di controinformazione e non solo in coloro che leggono la stampa mainstream, c’è da aspettarsi che un certo numero di utenti di Scienza Marcia credano al “verbo divino” del loro guru siciliano, anche quando dice delle fesserie.
Tanto è vero che – e questa è una cosa che mi lascia sconcertato – persone ammirevoli come i fratelli Marcianò hanno un occhio di riguardo per il Penna, in virtù delle molte notizie interessanti, dell’entusiasmo con cui le dice e dell’enorme mole di lavoro divulgativo che compie. E questo glielo si deve riconoscere.
A questo punto, poiché sono contrario ad ogni contrapposizione ideologica manicheistica, se devo riconoscere nel chimico siciliano una certa parte di bontà e fondatezza, devo coerentemente riconoscere la stessa cosa anche in un Travaglio, in un Chiesa e in un Grillo. Per non parlare di Icke e Assange.
Tuttavia, vedo che Corrado Penna non è per niente tenero con gli animalisti e allora perché dovrei essere io tenero con lui? Se per Penna è valido il criterio discriminante di credere o non credere nell’esistenza delle scie chimiche e gli animalisti, a suo dire, non vi credono e quindi solo dei fasulli depistatori, allora la stessa cosa si dovrebbe dire di Grillo e altri giornalisti che di scie chimiche si occupano né punto né poco.
E infatti, molti cosiddetti complottisti la pensano proprio così.
Ho più volte cercato di far capire a Penna che ogni persona ha bisogno del suo tempo per maturare e per accorgersi delle irrorazioni clandestine, ma a questo punto, vista la pervicacia del soggetto, mi sembra di trovare una spiegazione del perché il sito animalista Promiseland e Agire Ora, di Marina Berati, non vogliono prendere in considerazione le scie chimiche.

Perché si sono visti presentare la cosa da un esaltato, invasato e aggressivo, o almeno così gli è parso Penna quando li ha contattati. Quindi, prima di accusare i due siti animalisti di non credere nelle scie chimiche, il nostro novello Savonarola dovrebbe togliersi i panni dell’eremita predicatore dagli occhi spiritati e sforzarsi di prendere le persone per il verso giusto. Oltretutto, poiché ciascuno di noi si sceglie la propria specializzazione, a Marina Berati e ai titolari di Promiseland non gliel’ha ordinato il medico di occuparsi di scie chimiche, perché hanno altre cose a cui pensare e altri interessi in cima alla lista delle iniziative di cui occuparsi.

Se lo fa il Penna, perché non possono farlo anche gli altri? Se si è specializzato in complottologia, perché biasimare chi si occupa d’altre tematiche umanitarie? Mi vengono in mente quelle beghine che tirano in ballo i bambini africani dai ventri gonfi quando qualcuno parla dei diritti animali e mi viene anche da pensare che Corrado voglia trovarsi a tutti i costi dei nemici, come i militari in tempo di pace che si annoiano e se la prendono con i loro stessi civili. Oppure, avendo tentato – e fallito – con Agire Ora e Promiseland, il Penna è rimasto scottato una prima volta e si è messo in testa che tutti gli animalisti siano emanazione degli Illuminati. Il cane scottato ha paura anche dell’acqua fredda, dice il proverbio.

Io penso a quelle migliaia di volontari, soprattutto di sesso femminile, che lavorano nei canili, tengono banchetti nelle piazze e 

vanno alle manifestazioni, che, incontrando per la prima volta un esaltato come Penna si fanno l’opinione che tutti gli studiosi di complottismo siano degli esaltati e quando sentiranno parlare di scie chimiche da me, che sono sia animalista che complottista, mi risponderanno che sono tutte frottole. E di questo si dovrà ringraziare quel Pasdaran della Rivoluzione di nome Corrado.

Il quale, grazie alla sua non conoscenza della realtà animalista, confonde Animal Liberation Front, di cui ho fatto parte, con i manifestanti che dieci giorni fa hanno raggiunto l’allevamento di Green Hill, la verde collina, e hanno liberato una cinquantina di cagnetti. A.L.F. fa cose ben peggiori in termini di violazione di legge che non invadere la proprietà privata e “rubare” animali. Fa anche e principalmente questo, cioè porta fuori dalle prigioni gli animali ingiustamente detenuti, ma compie anche atti di sabotaggio/danneggiamento per svariati milioni di euro.
Io sono stato condannato poche settimane fa a tre anni di reclusione, in primo grado, e i danni compiuti nel 2006 tra le province di Pordenone e Udine furono ingenti.
Penna non capisce che l’ago della bilancia è l’opinione pubblica, per la quale liberare cuccioli è più meritevole che bruciare camion per il trasporto bestiame e attribuisce la fallacia dell’ipocrisia al movimento animalista invece che allo specismo più o meno latente nella gente.
Per un vero animalista la mucca e il cane sono sullo stesso piano di sacralità, ma nel caso di Montichiari e dei cuccioli liberati c’è stato un concorso di forze provenienti da persone non omogenee tra loro, quelle famose entità a cui è doveroso dare tempo per maturare. Molti di coloro che sfilano nei cortei antivivisezionisti sono mangiatori di cadaveri. Se dovessimo applicar loro i criteri di purezza ben interiorizzati dal Penna, ci ritroveremmo in quattro gatti a manifestare, come avviene nella maggior parte dei casi.

L’allevamento di cavie di Giovanna Soprani, a San Polo d’Enza (RE), è stato chiuso dopo manifestazioni, cortei, sabotaggi e altre iniziative. Ora tocca alla Green Hill di Montichiari, che alleva solo cani beagles, e molti si stupiscono che non si sia intervenuti prima. Se un Giuliano Ferrara, pur con certi distinguo, e una Michela Brambilla, che ignora le scie chimiche, plaudono alla liberazione dei cuccioli, Penna ha qualcosa da ridire? Gli rode non averli dalla sua parte?

A noi fa piacere. Venisse anche il diavolo in persona, a far chiudere quell’allevamento e ad abolire la vivisezione! Ma purtroppo, il diavolo non esiste, la Brambilla e il Ferrara sì, manipolati mentalmente come possono esserlo tutti. Ed esistono anche oziosi maniaci che spargono zizzania e maldicenza sul web, come se gettassero una rete in mare, per prendere pesci-allocchi.
Penna se la prende con Promiseland perché nel 2000, ben dodici anni fa, si dichiarava favorevole all’estinzione umana e tira in ballo l’onnipresente Filippo d’Edimburgo, fondatore del massonico WWF, che sta bene dappertutto come il prezzemolo. Magari Promiseland, in dodici anni, avrà anche cambiato idea e in tal caso bisogna che qualcuno avverta Corrado.
Io non so se l’estinzione della razza umana sia cosa buona e giusta. Personalmente mi accontenterei che si estinguessero gli stupidi.

9 commenti:

  1. Ho letto il post di corrado e non mi è piaciuto per niente anche io mel mio blog parlo anche di complotti ma magari un evento come questo e solo collegato alla denuncia di questi luoghi di sofferenza che le persone nemmeno conoscono, quando si usa un profumo, il sapone da barba o quello per i piatti la gente deve sapere che è stato testato su quelle povere creature, stò seguendo tutta la faccenda e stò malissimo ma devo sapere e cercare di contribuire al mio meglio ma evidentemente certe persone iniziano ad aver paura della propria ombra.

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    1. Come in tutte le cose, anche le esagerazioni di Penna andrebbero ridimensionate.
      Ciao

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  2. Ottimo Roberto, non rifiutiamo aiuti da parte di mangiatori di cadaveri ma ricordiamoci sempre che "la mucca e il cane sono sullo stesso piano di sacralità" e che il pollo merita forse ancora piu attenzione del cane perche il cane è avvantaggiato in partenza anendo l'automatica compassione degli scimmioni assassini

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    1. Mi sono sempre chiesto come mai il cane ha avuto un percorso privilegiato rispetto ad altri animali. Se la nostra amicizia con il cane è nata per motivi venatori, come mai in Cina le cose sono andate diversamente visto che, presumibilmente, sia i nostri antenati in Europa, che gli antenati dei cinesi in Cina, andavano a caccia e forse si avvalevano dell'aiuto degli sciacalli, poi diventati cani?

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  3. PS Penna è laurato in fisica (credo ci abbia messo 10 anni su 4) all'università di Messina e viv in zona Lago d'Iseo (credo)

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    1. Grazie, sapevo che c'entrava qualcosa con la Sicilia. Di tutti i cosiddetti complottisti è quello che mi risulta più odioso, ma ciò non significa che i complotti non esistano come i debunkers vorrebbero farci credere.
      Quando, al posto del militare, feci il secondino, molti anni fa, andavo più d'accordo con i detenuti che non con i colleghi guardie. Oggi mi sembra di andare più d'accordo con i debunkers che con gli studiosi di complotti.
      Sarò mica Bastian Contrario?

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  4. Sarai mica un po' più intelligente della media dei complottisti?

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    1. Non credo, perché riconosco a Penna molti meriti, ma quando mi toccano gli animali vado fuori di testa! E non guardo in faccia a nessuno.
      Inoltre, cerco di non avere visioni manicheistiche della realtà.

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