Testo di Mattia
Sansavini
Cesena,
18 gennaio 2014 - SONO TRECENTO gli animalisti che potrebbero marciare su
Montiano per salvare il maiale. Fare la tara dei ‘mi piace’ su facebook è
operazione incerta ma sui social network, alla pagina del Partito animalista
europeo, gli oltre trecento ‘parteciperò’ alla manifestazione contro la festa
del maiale a Montiano in programma domenica 26 gennaio, hanno messo in allarme
le forze dell’ordine. E a rincarare la dose ci pensa Enrico Rizzi, segretario
nazionale dell’associazione. «Se Asl, Questura o sindaco — dice, al telefono —
con due righe ufficializzano che la manifestazione è svolta secondo la legge
noi, pur continuando a ritenerla orribile, non faremo nulla. In caso contrario
Montiano si aspetti una carovana di pullman da Milano, Roma, Torino e Padova.
La bloccheremo». Quasi fosse un derby di calcio ad alto rischio, sul profilo
facebook degli animalisti la benzina sul fuoco della polemica è gettato da
frasi offensive. Intanto lassù, a Montiano, dove il dibattito sul maiale al
massimo verte sullo spessore di una fetta calda di pancetta, hanno iniziato a
preoccuparsi sul serio. «Le forze dell’ordine — spiega uno degli organizzatori,
Antonio D’Altri — sono state avvisate. Non ci aspettavamo una polemica di
proporzione nazionale».
ALLA
BASE per gli organizzatori della Pro Loco di Montiano vi sarebbe un grande
equivoco. «Il maiale — continua D’Altri — non è sgozzato in pubblico né tanto
meno dissanguato davanti ai bambini. La carne arriva già in pezzi (verranno
uccisi tre maiali), noi ci limitiamo solo a cuocerla sulle graticole».
L’aspetto più cruento è probabilmente la macinazione del prodotto per insaccare
le salsicce. «Ho provato a contattare questo Partito animalista europeo —
spiega il 22enne volontario della Pro Loco — ma non hanno voluto parlare. Sul
profilo facebook hanno scritto cose pesanti sul nostro conto ma, soprattutto,
sembra vogliano organizzare una manifestazione di protesta durante la festa».
La
preoccupazione è evidente. Lo scorso anno l’iniziativa portò a Montiano quasi
cinquecento visitatori e una ‘spedizione’ di arrabbiati potrebbe creare seri
problemi. «È ciò che cerchiamo di evitare — osserva D’Altri — ma al momento con
queste persone non sembra possibile comunicare». Questo pezzo di storia
romagnola, che da secoli affiora nelle case di campagna e nelle piazze con il
rito della macellazione del maiale, è entrato nel mirino della rete animalista.
L’anno scorso, qui a Cesena, la manifestazione organizzata all’Istituto agrario
saltò a causa delle protese. «Speriamo non cerchino lo scontro — chiude D’Altri
—. E’ una festa come tante, gremita di famiglie, e non merita di essere messa a
rischio».
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