Fonte: Il blog delle stelle
Sarà guerra totale contro l’invasione cinese per salvare il
Made In Italy e le PMI dalla concorrenza sleale e dalla
contraffazione. Padova, dopo Prato e Milano - rispettivamente polo
produttivo e polo finanziario - è la terza città italiana che
compone il ‘Triangolo d’Oro’ del commercio cinese e, se non si
agisce immediatamente, diventerà anche il polo logistico della nuova
“Via della Seta”. La “Cittadella dell’illegalità” è stata
innestata nel 2004 dal Pd di Flavio Zanonato (ex sindaco della città
e poi ministro del governo Letta) ed è stata lasciata proliferare
dalla Lega Nord che, come al solito, chiacchiera di azioni forti ma
nei fatti poi non si è mai mossa concretamente lasciando che il CIC
(Centro Ingrosso Cina) crescesse e mettesse radici solide. Una città
nella città, un groviglio di criticità, letale per Padova e per
tutta l’Italia: evasione fiscale sistematica; contraffazione e
finto Made in Italy (a oggi siamo già a circa 200mila articoli
sequestrati senza etichetta o con finto marchio CE); distribuzione
sul territorio nazionale di prodotti pericolosi e tossici, tra cui
articoli di bigiotteria contenenti metalli pesanti oltre i limiti di
legge e addirittura 135mila giocattoli non conformi destinati ai
bambini; emergenza sanitaria e abuso edilizio dovuti alla scoperta di
capannoni con dormitori per i lavoratori e le loro famiglie;
infiltrazioni mafiose, spaccio di droghe ed episodi di violenza;
riciclaggio di soldi con il trucco dei Money transfer (truffa
scoperta dalla DIA di Firenze che dal 2006 al 2011 ha visto uscire 4
miliardi mezzo di euro dall’Italia verso la Cina).
Le uniche forze al lavoro per contrastare questo disastro sono la
Guardia di finanza, la Camera di Commercio di Padova (Ascom) e il
Movimento 5 Stelle che, a livello nazionale, da ormai quattro anni,
pressa il governo perché smetta di favorire il mostro cinese a
discapito delle nostre imprese. Come sindaco a cinque stelle della
città di Padova avrò i poteri per agire fin da subito e due sono le
opzioni: il ripristino immediato della legalità oppure la chiusura
totale.
Abbiamo già tracciato la via e le prime azioni sono già pronte:
obbligo di adeguamento dell’area commerciale alla normativa di
legge. Uno su tutti, per esempio, è l’adeguamento del parcheggio
che dovrà essere di 2/3 più grande dell’attuale. Se manca lo
spazio per il parcheggio o si smantella una parte del Centro Ingrosso
Cina oppure chiusura totale. Piantonamento fisso delle forze
dell’ordine davanti al CIC, attivazione di un tavolo di lavoro
permanente con Ascom e il Prefetto di Padova.
Tre azioni piuttosto semplici che potevano essere implementate
anni fa, ma che nessuno ha avuto il coraggio o, peggio ancora,
l’intenzione di mettere in campo. Per il Movimento 5 Stelle la
legalità è il primo pilastro su cui fondare il governo di una città
e non daremo tregua a nessuno.
[N.d.R. Grazie a Francesco Spizzirri per la segnalazione]
Ti ringrazio. Forse lo pubblico.
RispondiEliminaHo letto, ma mi pare che non aggiunga molto a quello che già sappiamo.
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