giovedì 4 febbraio 2021

Le nostre fatiche quotidiane in cambio di un gran mucchio di pezzi di carta colorati


Testo di Marco Mosci

Non esiste in economia potere più forte di poter stampare denaro. La banca centrale europea ci "presterà" 200 miliardi e a scadenza del prestito ne restituiremo circa 190. Sembrerebbe un’occasione imperdibile e lo è..... ma per la banca centrale europea. La suddetta banca non ha messo da parte 200 miliardi lavorando, ma li sta semplicemente creando dal nulla; nel corso dei 10 anni invece col nostro lavoro e con le riforme che ci imporranno restituiremo 190 miliardi veri a loro. Quei 190 saranno soldi veri così come sarà reale il debito dello stato verso la banca nel corso di questi 10 anni. I 200 miliardi che ci presteranno, invece, stamani non esistono, esisteranno il giorno che ce li presteranno, di fatto stampandoli dal nulla e richiedendoceli reali attraverso il nostro lavoro.

7 commenti:

  1. Da sinistra Giacomo Furia, Peppino De Filippo, e Toto', 3 attoroni, il film è la banda degli onesti.. Anche a quell'epoca la truffa della moneta, del debito, imperava allegramente. Ce la portiamo dietro dagli Assiro-Babilonesi.. Però c'erano, fra i tanti loro 3,insieme alla vicina di pianerottolo che se ti mancava una cipolla te la dava (la cipolla) 0ppure se non avevi ancora la TV ti chiamava a far compagnia ai suoi bimbi. Tutti a guardare la TV dei ragazzi, e magari Alberto Manzi. A volte ci spingevamo fino al professor Cutolo. Cara signora Elvira, che alleviasti la mia triste infanzia di orfano, tu ed i tuoi figli. Vi porto sempre nel cuore. Serbatemi la mia seggiolina di vimini, davanti alla TV. Monumentale, più mobile che schermo. Prima appariva un puntino e poi, piano piano, l'immagine. Io, L'Elvira, Stefania e Riccardo abbiamo un posto prenotato in prima fila. In un altro luogo, in un altro tempo. Chi arriva prima aspetta..

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    1. È bello credere in qualcosa, rende l'attesa della morte meno angosciosa. I credenti nn dovrebbero mai giudicare gli atei perché la loro vita, è più facile e nn gli serve porsi le grandi domande:chi siamo,dove andiamo,da dove siamo venuti.

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    2. Non penso che, a livello pratico, la vita dei credenti sia più facile di quella degli atei. Anche gli atei hanno le loro certezze, che li portano a uno stato di rassegnazione, ma la vita in genere non è facile per nessuno.

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    3. Non dico che sia più facile dal punto di vista fisico, ma dal punto di vista mentale si.
      È come se stai percorrendo una ripida salita sotto un sole cocente, è menu dura se sei convinto che alla fine ci sia una sorgente di acqua fresca.

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  2. @ Daniele
    Temo che la vita sia diventata angosciosa, angosciante, più della morte. Non credo al paradiso con i fiorellini. Mi cominciano a mancare maledettamente le (poche) persone, che mi hanno fatto del bene, e che non ci sono più, morte oppure perse di vista. Vorrei poterle rivedere un giorno, in qualche modo. Comincio a sentirmi tremendamente solo, abbandonato. Forse la depressione è questa.

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    1. Io ho cominciato a sentirmi solo il 28 maggio del 2017, appena tornato dal Madagascar.

      Sono invecchiato di colpo, mentalmente, e anche il mio stato di salute cardiaca ha avuto un aggravamento.

      Che il Destino, subito dopo, mi abbia fatto ritrovare una figlia ormai adulta è stato un sollievo, per certi versi, ma anche un'ulteriore botta tremenda: la consapevolezza di aver perso l'esperienza della paternità e di aver sprecato la vita.

      Poi, un anno fa, arrivò il Covid.

      Non durerò ancora a lungo.

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  3. @ freeanimals
    Comprendo benissimo. Ognuno fallisce a suo modo, dicono, però non è una consolazione. Con qualcuno poi, la vita si accanisce in modo pervicace, sadico,privandoti di affetti, di gratificazioni. Ieri guardavo una clip del film Amici Miei atto I. Che godimento. Io ammiro, ammiravo Adolfo Celi, un grande personaggio,, in tutti i sensi. Mi sono rattristato nel ricordare che anche lui non c'è più... Anche questo mi ha fatto sentire più solo, un superstite di settant'anni. Né posso consolarmi con i vari Pieraccioni, Boldi, De Sica junior. Mamma mia! Istigatori al suicidio. Coraggio e avanti, comunque, finché possiamo a discrezione, per entrambi, del nostro cuore "matto".

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