sabato 21 febbraio 2015

Dialogo sulla libertà personale



C'è chi pensa che l'umanità stia andando incontro al salto vibrazionale dalla terza alla quarta dimensione e che l'aumento di Consapevolezza ci condurrà verso l'esplosione della massa critica, passaggio obbligato per l'inizio di una nuova era di pace e giustizia, probabilmente la stessa che viene indicata da molti anni come Era dell'Acquario. Eppure, da laico sedicente razionalista, tutto ciò mi suscita alcune domande. La principale delle quali è: cosa intendono i fautori di tale cambiamento epocale per “salto vibrazionale” e come pensano di attuarlo? Quali contenuti culturali deve avere la massa critica per portare l'umanità oltre il pantano infernale in cui ci troviamo, come nella famosa goccia che fa traboccare il vaso?



Immagino che per i “complottisti” aumento di Consapevolezza significhi aver capito che viviamo in una società basata sull'inganno globale. Per gli spiritualisti probabilmente significa aver capito che Tutto è Uno e che la pace interiore può riverberarsi all'esterno cambiando il mondo, mentre per me animalista significa aver capito che l'anima è presente anche negli animali e non solo nell'uomo. Forse ci sono altre categorie di persone che aspettano l'avvento di una nuova era, ma a me vengono in mente solo queste tre. Ed è della seconda che voglio parlare.


Particolarmente, intendo parlare di una persona che ho nelle amicizie Facebook, che conosco e frequento e che da qualche tempo, in coincidenza con la mancata elezione nelle fila del Movimento 5 Stelle, sta virando verso uno spiritualismo che mi lascia basito. Lui, l'interessato, mi dirà che sarebbe successo comunque e che non essere stato eletto sindaco a Codroipo, né parlamentare a Roma non c'entra niente. Non ho, su questo, difficoltà a dargli credito. Ma sulla china discendente che sta prendendo, e che a lui sembra una strada in salita verso le stelle di dantesca memoria, ho invece molti interrogativi da porgli. E da porre a chiunque vi si identifichi.


Non è l'unico spiritualista che mi lascia perplesso e mi vengono in mente altri due a cui farò accenno, ma Anthony Santelia è quello che ho più a portata di mano e che posso andare a trovare a casa sua quando voglio. Appartiene, rispetto agli altri due che abitano fuori dal mio tiro di bicicletta, alla categoria dei potenziali amici reali, in contrapposizione agli amici virtuali di Facebook. Tuttavia, affinché s'instauri un rapporto di amicizia, ci deve essere un terreno comune. Se man mano che si frequenta il potenziale amico ci si accorge che i punti di contatto si stanno rarefacendo, si deve concludere di aver lavorato troppo d'immaginazione e di essersi sbagliati nelle valutazioni. Oppure, che la persona in oggetto è incorsa in una rapida metanoia che ne ha snaturato l'originaria fisionomia, sì da renderla irriconoscibile. E', questo, il tema trattato nel film “La mosca”, in cui si descrive la “mostrificazione” del partner o comunque dell'altro-da-noi.


Gli altri due spiritualisti che mi vengono in mente, lo dico en passant, sono Sergio De Prophetis e Sergio Boschian, vecchio amante dell'India il primo e vecchio amante della reincarnazione il secondo, entrambe delle brave persone. Il rapporto che hanno con il consumo di carne, che storicamente è sempre stato sconsigliato da santoni, guru, maestri spirituali, asceti, eremiti e altre guide religiose, è quello della filosofica rassegnazione olistica per il De Prophetis e della promessa fatta a se stesso di smettere per il Boschian. Dei tre, lo dico subito, il meno indigesto per me è quest'ultimo, che almeno si è riproposto di diventare vegetariano, mentre gli altri due, ammaliati dalla filosofia induista, non disdegnano di consumare cadaveri di animali di tanto in tanto. Anche se il Boschian potrebbe tendere ad autoingannarsi e ad ingannare il sottoscritto, non ha mai fatto cenno alla rassegnazione tipica degli indiani che lasciano agli Dei la risoluzione di tutti i mali e che per esempio, per questa ragione, non si oppongono all'esistenza delle caste.


Poiché gli altri due, Santelia e De Prophetis, hanno in comune lo studio e l'assorbimento della filosofia indù, ne deduco, da perfetto ignorante, che ci sia una specie di morbo nella Baghavad Gita e nei libri Veda, che corrompa gli animi e li lasci andare alla deriva. Me n'ero già accorto dopo aver letto “Autobiografia di uno Yogi”, di Paramahansa Yogananda, che tutti gli amanti dell'India trovano superlativo. Mi ero accorto infatti che è pieno zeppo di favolette, né più né meno di come lo è la religione cattolica. Per esempio, un occidentale si arrampica in cima a una montagna per parlare con un guru. Arrivato sulla cima, il guru, per mettere alla prova la fede dell'aspirante discepolo, gli dice: “Buttati giù nel dirupo!”. E l'occidentale esegue, morendo sfracellato sul fondo. Dopo di che, il guru lo resuscita e lo accetta come discepolo in virtù della fede dimostrata. Nessun occidentale farebbe mai questo e la storia, benché spacciata per vera da Yogananda, è chiaramente inventata.


Ovviamente, non basta una semplice e ingenua favoletta a rendere l'induismo una filosofia perniciosa dal mio punto di vista di animalista occidentale. Ci deve essere dell'altro, qualcosa che Sergio De Prophetis ha assimilato nel corso dei suoi molti viaggi in quell'affascinante subcontinente e Anthony nel corso del suo per ora unico viaggio laggiù e durante i seminari a cui ha partecipato qui da noi l'anno passato. Ciò che disapprovo nel modo di vedere di questi due amanti dell'India è non solo il loro carnivorismo, che ne costituisce un abbassamento di stile, ma l'accettazione della realtà così com'è, onde porre fine alla sofferenza dell'anima che noi occidentali abbiamo in diversa misura. 

In verità, non penso che Santelia e De Prophetis abbiano mai sperimentato la sofferenza di vedere come sono trattati gli animali su questo pianeta, proprio perché si sono sempre rifiutati di vederla. E il fatto di essere nati e cresciuti in un contesto antropocentrico che nega agli animali ogni diritto, li ha facilitati in questo loro occultamento della situazione. In questo senso, non credo che abbiano mai acquisito consapevolezza di come si esplica il dominio dell'uomo sulle altre bestie. Ne hanno solo sentito parlare, da me forse, senza mai approfondire la questione, dando retta inconsciamente al principio secondo cui “il diavolo è nei dettagli”. Fatto sta che se hanno acquisito consapevolezza in altre sfere di coscienza, non lo hanno fatto in quella del rapporto di dominanza che l'uomo impone da sempre agli altri animali. In questo, non sono diversi da un qualunque cristiano o musulmano specista, che non accetta di veder messa in discussione la superiorità dell'uomo sulle altre specie.


E' per tale ragione che venerdì 20 febbraio ho ingaggiato una polemica virtuale con Anthony, che mi ha dato lo spunto per scrivere il presente articolo, nel momento in cui mi sono accorto che aveva messo un “mi piace” a un ristorantino sul genere delle “steak house”, sito qui a Codroipo, nel nostro paese. Voglio riportare lo scambio di battute che abbiamo avuto, per aggiungere poi altre considerazioni pertinenti. La didascalia pubblicitaria del carnoristorante recita: “Nuovi Mega Snack, Hamburger di carne 1° scelta Italiana, Gusto pieno, intenso, perfetto per gli amanti della Qualità. E se non ti bastano i nostri Mega Snack prova il Nostro Galletto d'autore con Ricetta Esclusiva”.


Al che ponevo ad Anthony la prima domanda provocatoria, al fine di evidenziare la contraddizione della sua scelta:
Me: Puoi ancora dire di cercare la consapevolezza e mettere “mi piace” a una macelleria?
Anthony: Certo, perché sono libero di fare quello che voglio senza paura del giudizio degli altri... In realtà ancora non sono libero del tutto!
Me: Okay, io sono libero di cancellarti dalle amicizie e non venire più in pizzeria. Siamo tutti liberi.
Anthony: In realtà sì, anche se sai benissimo che mi dispiacerebbe... non per la pizza... anche tu stai male quando i tuoi lettori di dicono cosa scrivere e cosa no...
Me: Vero, ma una cosa è la letteratura, altra sono le vittime che vengono assassinate nella realtà. Tra la scrittura e il sangue vero c'è un abisso. Non posso mettermi a catechizzare anche te. Non posso arrivare dappertutto. Non posso moltiplicare i miei nemici.
Anthony: Io non sono tuo nemico... sei tu che mi vedi come tale... se mi lasci libero di agire e lasci libere tutte le persone che conosci... diventano tutte opportunità di diffondere il tuo modo di vedere le cose. Se ci trasformi tutti in nemici, rimani amico solo dei vegetariani e il mondo non godrà del tuo contributo.
Me: Il mondo NON vuole il mio contributo. Ho bannato Fabrizio Belloni in quanto orgoglioso carnivoro. Con te dovrò inventare una nuova categoria: quella dei carnivori filosofi induisti.


In definitiva, per il mio interlocutore è più importante la libertà del singolo rispetto alle scelte etiche in genere, che sono sottoposte a relativismo confusionario e che non offrono più alcun punto fermo. Partendo da questo presupposto, anche i disegnatori di Charlie Hebdo hanno la libertà di fare caricature oscene di Maometto, ma il Papa non solo non ha partecipato, in quanto capo di stato, alla marcia di Parigi, ma ha anche detto che non si deve offendere i sentimenti religiosi di un miliardo di musulmani. Indipendentemente da chi siano i suoi capi o per conto di chi lavori il Pontefice, io mi trovo sul suo stesso piano nel condannare la libertà, dal mio punto di vista, eccessiva che qualcuno si prende dimenticando che essa finisce dove cominciano i diritti degli altri.


In parole povere, la libertà di Anthony di mangiare solo carne biologica, come mi disse personalmente, e di approvare un ristorante carnivorista lede i miei sentimenti di amante della giustizia, nello stesso modo in cui l'osceno disegno di Maometto lede i sentimenti religiosi dei musulmani. Come il Papa non è andato alla marcia di Parigi, così io potrei smettere di frequentare la pizzeria dei genitori di Anthony, benché la pizza sia buonissima, cancellandolo anche dalle mie amicizie. Analogamente, se vogliamo venerare la libertà a tutti i costi, dovremmo lasciare che i pedofili si scopino i bambini e i tagliagole decapitino le persone a loro sgradite, perché pedofili e tagliagole non stanno facendo altro che esercitare il diritto di libera espressione della loro personalità.
 
E invece, paradossi a parte, per fortuna esistono leggi codificate, volute dalla maggioranza, in base alle quali violentare minori e decapitare oppositori è moralmente sbagliato e inaccettabile e non ci sono discorsi sulla libertà personale che tengano. Si tratta di vedere dove arriva la linea di confine, variabilissima se si pensa ai matrimoni degli yemeniti con bambine di nove o dieci anni, ma intanto si deve riconoscere che Anthony e i due Sergi si prendono la libertà di mangiare carne e di fare spallucce all'ingiustizia e alla sofferenza che precedono il loro atto di libertà perché l'intero Sistema specista glielo consente, compreso quel Papa che si preoccupa per i sentimenti religiosi dei musulmani.


Come minimo si deve ammettere che è troppo comodo, per i tre soggetti qui analizzati, accettare le cose così come stanno, perché mangiare carne è cosa che fanno tutti, perché la religione induista lo consente e perché c'è sempre tempo per smettere di mangiarla e il paradiso può attendere. Questo scontro dialettico tra me ed Anthony si verifica proprio quando sta per aprire, e precisamente il 21 febbraio, un'altra steak house a Codroipo, che nei volantini pubblicitari promette: “Ne faremo di cotte e di crude”. In questo caso, il menù sarà composto da galletti, hamburger, asado (che piace tanto al Papa), tartare di manzo, salumi e formaggi, tutta roba che fa bene alla salute. E allora, oltre al senso d'impotenza che mi pervade se penso che nessun animalista andrà a rompergli le uova nel paniere il giorno dell'inaugurazione, mi chiedo: dove finiscono i discorsi di Anthony Santelia e di Sergio Boschian (l'altro Sergio non ha velleità di militanza) nel momento in cui il primo organizza conferenze e il secondo scrive articoli  sulla pericolosità della carne, su quella dei vaccini, sulla Nuova Medicina Germanica e su tanti altri bei temi da élite pasciuta e snob?


Ammetto di non essere un campione di coerenza e che a volte mi lascio andare a qualche peccato di gola (da un punto di vista vegano perché con la carne non si scherza), ma se veramente crediamo che la massa critica possa essere raggiunta e superata, allora mi chiedo perché continuare a negare l'esistenza del problema del massacro di animali per l'alimentazione umana, considerandolo di secondaria importanza e proprio da chi mi sarei aspettato il contrario? Cari spiritualisti, come la mettiamo con questo che secondo me è il nodo centrale di tutta la spiritualità possibile e immaginabile? 
 

68 commenti:

  1. sono pienamente d'accordo con lei mio caro.
    con questi tipi specisti ce' poco da fa'.
    il problema e' che ti fanno crescere con il pensiero che la carne faccia bene.
    altro problema e' che anche se acquisiscono la liberta' dell'individuo religioso e' finita per la propria anima,giacche tutte le religioni omettono la liberta' animica..spiace dirlo ma da questi pseudoumani non mi aspetto piu' niente di buono.noi vegani siamo quelli estremi e loro sono estremi nelle loro apologia carnesca ,prima questi esseri vanno in estinzione e prima si salveranno miliardi di anima-li.l'amore per la terra da solo buoni frutti,l'amore per il sangue innocente da solo buone malattie sia fisiche che mentale.ciao e le auguro tutto il bene su questo triste pianeta.

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    1. Conosco di persona tutti e tre i soggetti e posso giurare che sono delle ottime persone. Anthony in particolare organizza conferenze su temi a noi cari, ma si è fatto contaminare anche lui dalla filosofia della rassegnazione.

      Non so se tale filosofia derivi dall'induismo, ma con questo articolo ho voluto avanzare proprio tale ipotesi e gettare un sasso nello stagno (c'è chi dice "in piccionaia").

      Se qualcosa mi è sfuggito, gradirei che gli interessati me lo facciano notare. Per ora, questo è solo il modo in cui io vedo le cose, da osservatore esterno, con tutte le fallacie possibili.

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    2. In realtà secondo la Bibbia l'uomo dovrebbe essere vegano, dato che nella Genesi si trova scritto:
      "Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: sarà il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde". E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona".
      Inoltre, sempre secondo la Bibbia, dopo l'apocalisse e quindi la seconda venuta di Cristo l'uomo tornerà allo stato che vi era all'inizio nell'eden, in cui nessun animale mangiava altri animali e nessun animale era pericoloso, tanto che i bambini potranno giocare con le serpi e il lupo pascolare con l'agnello.
      Peccato che poi sia subentrato il peccato e tutto sia andato a rotoli. Il permesso di mangiare carne è stato dato a Noè dopo il diluvuo universale, dato che anche i vegetali erano stati spazzati via: ma si trattò appunto di un permesso momentaneo, e se di permesso si trattò significa che era una trasgressione, e come tale sarebbe dovuta rimanere un'eccezione, invece che diventare una diabolica normalità.

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    3. "Peccato che poi sia subentrato il peccato", che brutta ripetizione!
      Peccato...

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    4. Questo me lo insegnarono molti anni fa i Testimoni di Geova.

      L'elemento che mi attrasse verso quella religione (avevo 15 anni quando mi sono battezzato secondo il loro rito) credo fosse proprio la promessa di un ritorno alle condizioni paradisiache originali, con il famoso bambino che gioca sulla tana del cobra, come si legge nel capitolo 65 di Isaia.

      Una visione indubbiamente affascinante per un amante degli animali.

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    5. Ma... i Tdg sono vegani o almeno vegetariani? Altrimenti cosa insegnano a fare certi passi della Bibbia? O anche loro, se glielo si fa notare, se ne escono cone le classiche scuse che ci sentiamo dire?

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    6. Dicono che per il momento Geova concede ai suoi testimoni di mangiare carne, ma nel Nuovo Ordine (mondiale) tutti saranno vegetariani.

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    7. Ah, ecco... mi pareva... Bella scusa, usata anche dai cattolici peraltro, e anche dagli atei, che dicono "Beh? E' legale!". Siccome Geova (o la legge) mi concede il permesso di compiere una crudeltà, la faccio senza problemi. Mica mi sforzo di fare ciò che Geova (o la coscienza) vorrebbe realmente, no. Se questa gente trovasse scritto nei testi sacri (nella legge) che gli è momentaneamente concesso di compiere omicidi in attesa del nuovo ordine in cui nessuno ucciderà cosa farebbe? Che pena.

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    8. Ah, dimenticavo: dici che eri entrato nei Tdg, e mi pare di aver capito che tu ne sia poi uscito, dato che ti definisci ateo. Se non sono inopportuno, ti hanno cacciato o te ne sei andato tu? Non dirmi che ti hanno dissociato perchè gli hai fatto notare che mangiavano animali!

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    9. Me ne sono andato in cerca di....
      Sai come dicono i francesi?
      Giacché, se rimanevo lì, col cavolo che scopavo!

      E quindi, la mia "carriera", o esperienza che dir si voglia, con i T.d.G. è durata dall'età di 13 anni, quando ho cominciato a studiare la Bibbia con loro, fino ai 19, quando me ne sono andato di mia iniziativa, senza essere stato espulso, per un totale di sei anni.

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    10. Hahahaha! Grazie della risposta. Però mi sarebbe piaciuto se tu gli avessi fatto notare la loro incoerenza sul mangiare gli animali... La prossima volta che dei Tdg passeranno da casa mia glielo farò notare. Anzi, no: l'unica volta che invece di dire "No, grazie, non m'interessa" ho cominciato a dialogare poi si sono ripresentati più volte sperando di aprire una breccia, dato che mi ero mostrato aperto alla discussione. Nella fattispecie, gli avevo chiesto del passo della Bibbia in cui Gesù dice più o meno "Ho altri figli su altri pianeti", chiedendo se intendesse che c'è vita su altri pianeti. Dissero di no, ma non ricordo la spiegazione che mi diedero.

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    11. Quando li incontro per strada e ho tempo a disposizione, mi fermo anch'io volentieri a parlare con loro, sempre con il timore di dover essere costretto a confessare che sono stato uno di loro.

      La qual cosa li farebbe cadere nel panico portandoli a interrompere subito la conversazione perché a partire da quel momento non mi vedrebbero più come una pecorella da convertire ma come un satanasso perso e perduto.

      Una volta che avevo tempo a due di loro chiesi spiegazioni sugli Elohim, che è una parola plurale, e questo perché fremevo dalla voglia di parlargli degli studi di Mauro Biglino, per loro sicuramente eretici.

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  2. Ho imparato a mie spese la differenza fra Anima e Spirito... Guarda un po' l'etimologia del nome "animali"...: mica è un caso! E a diffidare SEMPRE di coloro che parlano di SPIRITO, o "evoluzione"... C'è dietro l'inganno delle "religioni", ovvero di esseri arcontici non umani...ed arroganti! Billy the Kid

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    1. Le parole "spirito" ed "evoluzione" non mi fanno così paura. Spesso le uso anch'io. Ma forse ciò dipende dal fatto che anch'io ho avuto un'educazione religiosa in gioventù, benché non cattolica.

      Se dietro la religione ci sono entità arcontiche - e non ho difficoltà a crederlo - m'impegnerò ancora di più a scrollarmi di dosso ogni residuo religioso che dovesse essermi rimasto addosso.
      Non dovrebbe essermi difficile, a questo punto.

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    2. Tu hai però il vantaggio che conosci ed ami gli animali...che appunto sono Anima e non credo proprio si ingarbuglino in problematiche di tipo spirituale o evolutivo... In fondo la vita dei semplici animali, nella sua semplicità...mi sembra l'unica veramente GIUSTA...a livello universale... Dovremmo ricordarcelo anche noi uomini, di vivere PRIMA DI TUTTO come ANIMALI, in quella che è la vera e unica natura del nostro essere corporeo, perfetto così com'è al momento della nascita. Invece tutta la STORIA E LA FILOSOFIA DELLO SPIRITO, eccetto forse Nietzsche, che infatti fu rinchiuso ahimè in manicomio, ha sempre cercato di far passare come cosa NEGATIVA il nostro essere e vivere come ANIMALI, in nome di una fantomatica "evoluzione dello Spirito", appunto. Questo è il più grande inganno, e come appartenente al mondo animale...io lo trovo inaccettabile... Billy the Kid

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    3. C'è del buono nelle leggi della natura, che però a volte sa essere crudele. E c'è del buono anche nelle leggi dello spirito, che però a volte sanno essere spietate.

      Con l'introduzione di DNA alieno nel nostro genoma, abbiamo perso l'innocenza della natura, ma guadagnato la forza e l'esaltazione della conoscenza.

      Non so se è stato un bene o un male. Confesso di non raccapezzarmicisi.

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  3. @Gentili & attenti LETTORI,

    penso che un tema così importante NON possa ESSERE sviluppato & chiarito in poche righe, ma visto che SONO stato chiamato in causa cercherò ugualmente di scrivere con serenità alcune riflessioni;

    la prima NON ho nessun "senso di colpa" ad ESSERE stato ONNIVORO fino a qualche mese fa ora SONO un quasi VEGETARIANO, inoltre NON accetto questi processi anche se solo "virtuali" da chi fino all' altro ieri era come me ONNIVORO o anche peggio CARNIVORO e OGGI si atteggia a "candido" GIUDICE ma di che(!?);

    normalmente gli EX di qualche cosa SONO i più "estremisti" nei giudizi questo penso sia per "punire" se stessi "flagellandosi" moralmente, inoltre NON si chiedono mai il PERCHE' una persona si comporta da ONNIVORO e/o CARNIVORO eppure le cause SONO molteplici;

    IGNORANZA-INSENSIBILITA'-CECITA'-SUPERFICIALITA'-EDUCAZIONE-CONFORMISMO-EMULAZIONE-SADISMO-MASOCHISMO-ABITUDINE etc. etc., basta scegliere a quale gruppo/i si appartiene e poi ci si ragiona sopra;

    nel mio caso è per EDUCAZIONE-ABITUDINE-CONFORMISMO e nel vostro egregi EX quali SONO state le vs. motivazioni(!?) inoltre se NOI siamo degli "specisti" nei confronti degli ANIMALI, anche voi lo siete nei confronti delle PIANTE di cui vi cibate PERCHE' è dimostrato "scientificamente" che anche LORO hanno delle EMOZIONI come la paura & il dolore ma anche la gioia & solidarietà AGGIORNATEVI prego !!!





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    1. Succede sempre così: se si mette il dito sulla piaga di qualcuno, si viene definiti giudici altezzosi e snob.

      Durante la conferenza che ho tenuto in quella che si chiama "Pizza filosofale", una donna del pubblico ha detto che nelle mie vite precedenti devo essere stato un grande persecutore di animali, che ora paga il conto come animalista.

      Dunque, mi pare che tutti noi siamo giudici di qualcosa o di qualcuno, ogni giorno, continuamente e anche senza rendercene conto.

      La violenza è inaccettabile in chi si pone sul sentiero della rettitudine e della conoscenza (e la macellazione è violenza). Affermare questo non significa giudicare ma parlare chiaro.

      L'obiezione delle piante che soffrono non regge, perché è scientificamente dimostrato che sono prive di un sistema nervoso. In genere viene tirata in ballo da chi intende continuare a mangiare animali.

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    2. Oddio Roberto...questa volta sono stranamente in linea con SDEI relativamente al fatto che ho sentito anch'io di molti esperimenti che hanno dimostrato che le piante sarebbero (certo va usato il condizionale...) esseri pienamente senzienti... So tipo di un grande scienziato esperto della macchina della verità...che per noia la applicò ad una pianta...e rimase sbalordito delle reazioni emotive di quest'ultima...che sembrava addirittura in grado di percepire i suoi pensieri...prima che mettesse in pratica delle azioni contro di lei... Ora cerco la fonte... Billy the Kid

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    3. Un grande scienziato Ron Hubbard, il fondatore di Dianetics?

      Se sai come funziona il principio di Heisenberg, puoi immaginare che quelle piante in realtà fossero lo specchio delle reazioni emotive che "il grande scienziato" stava provando, senza rendersi conto che era lui che le stava inconsciamente manovrando.

      Utilizzare la sensibilità delle piante, che pure esiste (vedi mimosa sensitiva), per fare spallucce e scrollarsi di dosso la nostra responsabilità di esseri evoluti e sedicenti spirituali nei confronti del bestiame, è un gioco sporco e vigliacco, che non merita nemmeno di essere preso in seria considerazione.

      Me lo aspetto da bifolchi cacciatori e non da una persona preparata e spirituale come Sergio Boschian.

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    4. "anche voi lo siete nei confronti delle PIANTE di cui vi cibate PERCHE' è dimostrato "scientificamente" che anche LORO hanno delle EMOZIONI come la paura & il dolore ma anche la gioia & solidarietà AGGIORNATEVI prego !!!"
      Per essere aggiornati lo siamo, il fatto è che scegliendo di mangiare solo vegetali si va anche a causare un numero di piante uccise decisamente minore, dato che gli animali che la gente mangia di certo non crescono ad aria e luce: per un kg di carne servono fino a 15kg di vegetali. Per cui se uno ha a cuore la sorte delle piante per forza di cose, come minimo, dovrebbe diventare vegano. Poi è assurdo paragonare le piante agli animali: questi sono in grado di percepire il dolore fisico come noi umani, cosa che non mi risulta succeda alle piante, prive di sistema nervoso centrale e quindi di recettori del dolore. Se poi la natura avesse dato alle piante la possibilità di percepire il dolore fisico, bisognerebbe dire che è una sadica, dato che le ha create in modo tale da rimanere ancorate al terreno senza possibilità di fuga, in balia di animali e intemperie. Inoltre, le piante traggono giovamento dalle potature, si rafforzano, mentre la stessa cosa non succede se si amputano gli arti a un animale. E non dimentichiamoci che, mentre mangiare animali non è una necessità ma solo uno sfizio, mangiare vegetali è vitale. Concordo in pieno con Roberto, quindi: quello delle piante è un argomento usato come giustificazione da parte delle persone che non intendono smettere di mangiare animali, è solo un misero tentativo di condividere i loro sensi di colpa con chi invece ha scelto di non essere corresponsabile delle sofferenze e della morte di milioni di animali ogni giorno.

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    5. Come ho già detto, si deve scegliere il male minore e il fatto che le piante producano frutto significa che la natura ha previsto che quei frutti vengano mangiati, passino attraverso l'apparato digerente dei frugivori, liberino i semi protetti da tegumento resistente e alla fine vengano depositati lontano con tanto di letame come viatico.

      Così le piante si diffondono e mi stupisce che Sergio Boschian, agronomo, non abbia colto questa semplice e geniale legge di natura, affatto violenta.

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  4. @Anonimo,

    uno come te ricco di doni naturali dovrebbe dotarsi di un sopranome mediatico un pò meno "anonimo" credo, fatta questa premessa PERCHE'
    scrivi SONO stranamente in linea con SDEI pensi veramente che i nostri modi di ESSERE & PENSARE siano tanto distanti e/o diversi(!?);

    anche tu allora come Roberto suddividi le persone in "rigidi" blocchi in questo caso SOLO per quello che mangiano,ma NON da come si comportano nella VITA di tutti i giorni e nelle relazioni con gli altri;

    penso che questo sia un rapporto & pensiero MOLTO riduttivo nell' ambito di una SOCIETA' multiforme & variegata come la nostra, vedi come gli EBREI che si considerano la RAZZA ELETTA(= da chi !?) anche voi vi "costruite" il vostro ghetto di "duri & puri"(= ma di che !?);

    per ESSERE ancora più chiaro sappi che insegno "volontariamente" in una UNIVERSITA' POPOLARE FRIULANA nel Corso delle "4A"(AlimentazioneAgricolturaAmbienteAltro), esso è composto da Allievi di ogni estrazione sociale & cultura & spiritualità desiderosi & assetati di CONOSCENZA;

    secondo come ragionate voi dovrei allora rifiutarmi di insegnare e/o isolare una buona parte di LORO solo PERCHE' la pensano o SONO diversi da me, questo è un atteggiamento....ASSURDO & DISCRIMINANTE e sopratutto NON è ETICO quindi lontano anni luce dal mio modo di PENSARE & ESSERE, a rileggerti !!!

    NAMASTE'

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    1. In attesa che Billy ti risponda, ti dico che Telethon raccoglie ingenti fondi per la ricerca, che l'Assocarni fa donazioni agli orfanotrofi, che i pescatori puliscono le sponde dei fiumi e che la riserva di caccia di Tarvisio restaura le cappelle votive d'alta montagna con i propri fondi. Se l'inferno è lastricato di buone intenzioni, il paradiso affonda le proprie radici nel male.

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  5. @Roberto,

    ne abbiamo discusso altre volte su TEMI sensibili & molto personali come questo le RELIGIONI la POLITICA etc., ed è chiaro che quando si esprime un GIUDIZIO di fatto ci si atteggia a GIUDICI e tu NON sfuggi alla regola;

    fatta questa doverosa premessa, almeno per me, NON è un alibi quello di affermare che le PIANTE(= tutte !) SONO degli ESSERI VIVENTI, e la SCIENZA ha dimostrato che si relazionano tra di LORO ovviamente in un modo diverso del MONDO ANIMALE;

    ma NON SOLO hanno anche un CERVELLO situato nella parte terminale delle radici secondarie e come NOI hanno delle reazioni all' AMBIENTE, ma anche in rapporto agli altri ESSERI VIVENTI che le circondano UMANI inclusi mai sentito parlare di "POLLICE VERDE"(!?);

    il fatto che tu NON ci credi o NON lo voglia accettare è umanamente comprensibile, PERCHE' questa REALTA' metterebbe in crisi la tua intera ESISTENZA basata sulla difesa ad oltranza del SOLO mondo ANIMALE;

    EVOLVERE per me significa CAPIRE ma sopratutto SENTIRE che TUTTI NOI facciamo parte dell' intero SISTEMA UNIVERSO, e NON di una sola parte di esso come fai/fate tu/voi, siamo per capire come i miliardi di cellule del ns. CORPO FISICO ognuna con un suo compito, è chiaro !!!???

    NAMASTE'

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    1. Cerco di evitare di dover credere perché questo significherebbe che non ho prove di ciò di cui si parla. Se dovessi essere costretto a credere, mi sentirei fedele di qualche credo, cioè di qualche religione.

      Non ho paura di veder messa in discussione la mia tesi, perché so che in natura vigono le leggi della predazione che comportano morte e sofferenza per miliardi di animali.

      Per nostra disgrazia, a noi umani spetta un destino diverso, in virtù della differenza mentale che ci contraddistingue dagli altri animali.

      Se anche fosse vero che le piante soffrono, sarebbe la definitiva prova che non c'è nessun Dio e quindi ti pregherei d'ora in poi di non ti accennarmi più l'esistenza di un Padreterno di qualsiasi genere, a meno che tu non mi dica che si tratta di una divinità malvagia, come per molti versi sembra essere.

      I casi a questo punto potranno essere solo due: o non c'è alcun Dio o è il più grande farabutto che sia mai esistito nei multiversi, dal momento che crea degli esseri che sono costretti a far del male sempre e comunque se vogliono alimentarsi. E poi viene anche a parlare di amore!

      Nella schizofrenica Genesi che tutti noi conosciamo c'è il Tizio chiamato Dio che prima dà la verde vegetazione come cibo agli uomini e poi gli dà anche gli animali.

      Poiché io e te siamo uomini di scienza, non dovremmo tirare in ballo quell'accozzaglia di leggende e falsità conosciuta come Bibbia, ma visto che stiamo parlando di ciò che è lecito o meno mangiare, un accenno alle presunte disposizioni divine per l'uomo non guasta.

      Infine, oltre a constatare che questa obiezione del pomodoro, come la chiamano negli USA, ti ha molto colpito e te ne servi con determinazione, ti vorrei far notare che mi sarebbe piaciuto sentirti ammettere che la macellazione è un'infamia che va abolita, piuttosto che tirare fuori una spiegazione che non si sa nemmeno se abbia un fondamento scientifico o meno.

      Comunque, lasciando in sospeso la questione, ti ringrazio per aver risposto, perché gli altri due non hanno voluto farlo, o perché non sapevano cosa dire o perché si vergognavano.
      Che dire di loro? .....induisti, po'!

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  6. @Billy,

    sul POST recentemente pubblicato da Roberto, dal titolo "Tanti auguri a te" c'è POSTA per te !!!

    NAMASTE'

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  7. Piccola provocazione : Di qualcosa dovremmo pur nutrici se vogliamo campare ; animali no , vegetali no ; mangiamo plastica? Cazzo , allora siamo più avanti di quello che pensiamo perché di naturale non c'è più niente. E poi vorrei che qualcuno mi spiegasse perché se un gatto mangia un topo o uno squalo un pesce più piccolo e' tutto nella norma mentre se un umano si nutre di altri esseri viventi e' un criminale. Per chi vale lo specismo?

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    1. Lo specismo vale solo per noi, Homo sapiens.

      Alcuni filosofi in passato hanno provato a far coincidere il bene con il piacere del singolo, ma si vide che la cosa portava a spiacevoli conseguenze perché edonismo ed egoismo si sono dimostrati poco funzionali a una specie gregaria e sociale come la nostra.

      Così, oltre alla regola aurea nella versione positiva e negativa (fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te / non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te), abbiamo avuto filosofi come Geremia Bentham e Peter Singer che hanno fatto coincidere il bene con la maggiore felicità per il maggior numero possibile di persone, inclusi in tale categoria anche gli animali.

      In altre parole, vale una regola che se fosse vero che le piante soffrono, si potrebbe e dovrebbe applicare: scegliere di commettere il male minore e nutrirsi di piante anche se soffrono perché si tratterebbe di una sofferenza molto minore rispetto a quella dei mammiferi nostri simili.

      Per nostra fortuna, a dispetto delle opportunistiche convinzioni di Sergio, le piante sono prive di sistema nervoso e storicamente tutti gli uomini di fede e di spirito sono stati (e hanno consigliato di essere) vegetariani.

      Se poi un giorno l'umanità che sopravviverà alla prossima distruzione avrà un'alimentazione pranica, tanto di guadagnato per tutti, piante e animali e queste nostre diatribe cesseranno.

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    2. "Di qualcosa dovremmo pur nutrici se vogliamo campare"
      Per campare ci bastano e avanzano i vegatali, non occorre sgozzare nessun animale.

      " E poi vorrei che qualcuno mi spiegasse perché se un gatto mangia un topo o uno squalo un pesce più piccolo e' tutto nella norma mentre se un umano si nutre di altri esseri viventi e' un criminale. Per chi vale lo specismo?"
      Il gatto è un animale carnivoro, è nella sua natura mangiare altri animali, idem per lo squalo. Non hanno alternative, il loro cibo è quello. Noi invece le alternative le abbiamo eccome, e soprattutto abbiamo l'intelletto che ci permette di discernere e compiere di conseguenza delle scelte. Scegliere di continuare a far sgozzare ogni giorno degli animali per soddisfare ciò che altro non è che uno sfizio di gola, dunque, è una cosa orribile, mostruosa. Capisco e giustifico chi ignora che si può vivere benissimo mangiando solo vegetali, ma non altrettanto chi, informato di ciò, non solo non fa niente per cambiare ma si fa in quattro per trovare patetiche giustificazioni al suo vizio crudele e mortifero (sia verso gli animali, sia verso sè stesso, sia verso la collettività, sia verso l'ecosistema).

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    3. Nello statuto della Lega Abolizione Caccia è specificato che l'attività dell'associazione NON si rivolge verso le tribù native come per esempio gli indios amazzonici, che non hanno molte alternative, vivendo in foresta, per nutrirsi.

      Nel nostro caso, non solo c'è la colpa originale in quanto umani dotati di anima, o coscienza che dir si voglia, ma c'è un sovrappiù di colpa perché siamo occidentali con alle spalle 2.000 anni di cristianesimo e un esercito di filosofi che hanno discusso su ciò che sia bene e ciò che sia male.

      E' vero che le opinioni dei filosofi sono le più disparate, ma se persone come Anthony e Sergio si stanno mobilitando per diffondere una cultura alternativa, sorretta da retti ideali di fratellanza, diventa doveroso per loro assumersi precise responsabilità morali in fatto di alimentazione.

      Il veganismo non è un opzional per chi si è incamminato sulla strada buddistica del retto sentiero.

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    4. Non credo serva alcun filosofo, alcuna religione per comprendere che si può fare a meno di mangiare animali e vivere benissimo (anzi, meglio) mangiando vegetali. Non servono pareri esterni per capire che se si vuole non essere corresponsabili di sofferenza e morte lo si può fare tranquillamente. Basta la semplice coscienza.

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    5. Vero. Quando all'età di 13 anni acquisii la consapevolezza di me nel mondo, non avevo sentito mai parlare di alcun filosofo.

      Mi bastò dare retta all'empatia che provavo istintivamente verso le bestioline.

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  8. Vecchi discorsi..... radicalismo o fanatismo ?
    Mandi salvadi ; )

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    1. Mettere un "mi piace" su una pagina di rosticceria da parte di Anthony Santelia, cioè di uno studente di induismo e di scienze dello spirito è radicalismo o fanatismo?

      E' un vecchio discorso quello di un bravo giovane avviato a diventare un pranoterapeuta che non vede cosa c'è dietro il galletto arrosto e distribuisce approvazione su Facebook anche a chi dovrebbe andare dritto all'inferno, se l'inferno esistesse?

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  9. Un'altra piccola provocazione: se l'Uomo Primo o chi per esso, nella sua creazione ha fornito gli umani e pure gli animali di una bocca, va da se che ha avuto le sue buone ragioni. Mettiamo il caso che avesse invece optato di munirci tutti di una piccola fenditura al posto della bocca(tipo quella dei grigi) atta solo ad acchiappare le mosche, avremmo forse oggi queste sciocche diatribe su cui scontrarci?

    ;-)

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    1. Ho sentito dire che i Grigi sono dei robottini e la loro bocca ha funzioni solo estetiche.

      Poiché siamo animali che necessitano di assunzione di energia dal mondo esterno, né più né meno delle amebe, abbiamo un apparato masticatore e digerente a tale scopo, ma siccome c'è in noi anche una cosiddetta coscienza, che ci obbliga a rapportarci correttamente con gli altri, dobbiamo scegliere il male minore, come infatti hanno consigliato da secoli guru e maestri spirituali di tutti i tipi.

      Per me la presa di coscienza conosciuta anche come Consapevolezza significa aver presente cosa succede dentro i mattatoi, che non a caso sono tenuti lontano dagli occhi della gente affinché tale presa di coscienza non ci sia.

      Noi che combattiamo contro la società dell'inganno abbiamo il dovere di sapere e, una volta saputo, di agire di conseguenza, senza tante scuse.

      Senza se e senza ma.

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  10. @WB,

    sei SEMPRE molto attento e a volte anche un "graffiante" LETTORE, come eri in STAMPA LIBERA e oggi QUI e in GUARDFORANGEL;

    in realtà c' è più di una VERITA' oppure NON è mai al 100% da una parte sola questo a seconda di chi la guarda e la pensa, nel caso specifico poi una cosa è nutrirsi di proteine ANIMALI per VIVERE o peggio SOPRAVVIVERE un' altra cosa è farlo per sfizio o moda o golosità !!!

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    1. Le proteine sono state sopravvalutate dai dietologi su libro paga delle industrie delle carne.

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    2. Roberto, a proposito di libro paga delle industrie della carne, ricordi il video di Federcarni di cui ti ho parlato l'altro giorno? Sul sacchetto che questi macellai distribuiscono, vi si legge uno studio secondo cui 150g di carne rossa al giorno fanno bene (sì, non hai letto male), alla faccia di cosa dicono tutti gli altri studi, tipo questo:
      http://www.greenme.it/mangiare/alimentazione-a-salute/8516-carne-rossa-infarti-cancro

      Ebbene, andando a leggere lo studio citato da Federcarni, si scopre che a finanziarlo è il Beef Checkoff Program, ossia "a producer-funded marketing and research program designed to increase domestic and/or international demand for beef.".
      https://www.beefboard.org/about/faq_aboutcheckoff.asp

      Capito? Lo studio citato da questi macellai è uno studio finanziato da un programma finalizzato ad aumentare la domanda di carne. Che schifo.

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    3. Negli USA per almeno trent'anni le industrie del tabacco hanno finanziato studi scientifici che tendevano a dimostrare la non pericolosità del fumo.

      Comunque, è in atto una raccolta di firme per chiedere che quella campagna della Federcarni venga bloccata per pubblicità menzognera.

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    4. Menzognera lo è a tutti gli effetti, e io aggiungerei anche pericolosa per la salute pubblica. Con l'aggravante della malafede.

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    5. "Pubblicità ingannevole" è la dizione corretta.

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  11. @Ancor,

    hai perfettamente ragione se siamo QUI & ORA strutturati fisicamente come siamo ci sarà pure un motivo, anche se come insegno ai miei Aliievi il ns. APPARATO DIGERENTE primordiale è di tipo FRUGIVORO(= FRUTTA-SEMI-PIANTE-RADICI);

    è stato programmato così PERCHE' i primi insediamenti erano nella fascia EQUATORIALE quindi con una disponibilità di CIBO abbondante, poi con le migrazioni verso altre LATITUDINI & CLIMI i CLAN & TRIBU' hanno dovuto adeguarsi e DIVENTARE ONNIVORI o CARNIVORI(= es. ESCHIMESI);

    ...il resto della STORIA fino ai giorni nostri la conosci anche tu e il DIALOGO sappi NON è mai una sciocca diatriba, ma è invece una vera RICCHEZZA a meno che.....NON lo fai con dei fanatici estremisti !!!

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    1. Poi con le migrazioni verso altre LATITUDINI & CLIMI, le varie tribù inventarono i supermercati e i negozi di prodotti biologici, con vasta scelta di cibi "cruelty free", cioè liberi dalla sofferenza.

      Ma gli uomini, come disse l'apostolo Giovanni, preferirono le Tenebre e dei supermercati non seppero che farsene, se non fiondarsi nel reparto carni.

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  12. @Roberto,

    condivido con te in particolare due affermazioni: una quella di assumersi delle RESPONSABILITA' morali anche nel tipo di alimentarsi vista la grande scelta agroalimentare senza "generare" sofferenza;

    l' altra è quella che recenti ricerche & sperimentazioni hanno dimostrato che molte gravi patologie SONO la diretta conseguenza di un' alimentazione di tipo "iperproteica", infatti se hai letto BENE per motivi anche "salutistici" SONO diventato un "quasi" VEGETARIANO però senza ESSERE ora come molti di voi un inflessibile P.M.;

    al riguardo se tu sei stato colpito nella via di DAMASCO a soli 13 anni(= e prima !?) SONO interessato a conoscere le motivazioni anche degli altri, in particolare del PERCHE' SONO STATI degli ONNIVORI e/o CARNIVORI per lungo TEMPO dove era allora la loro CONSAPEVOLEZZA nella pancia o altrove !!!???

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    1. Non vorrei sbagliarmi, ma secondo gli psicologi è verso quell'età che si matura l'autoconsapevolezza. Prima aiutavo mio padre nell'orto e facevo quello che lui mi diceva, per esempio di uccidere le dorifore sulle foglie delle patate.

      Ma anche di mettere in un barattolo certi insetti per andare poi a vedere di cosa si trattava sull'enciclopedia. Insomma, mio padre non era animalista, ma era rispettoso delle scienze naturali, cosicché mi ha insegnato che c'è un mondo da scoprire dietro un semplice insetto.

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  13. Mi rendo conto che ribattere su certi argomenti in un sito chiamato "freeanimals" possa risultare provocatorio , tra l'altro , non per fare il ruffiano ma , reputo il suo proprietario uno dei più liberi blogger in circolazione.
    Preciso anche che da tempo non consumo carne nemmeno io, più che altro per scelta igienica ... se invece andiamo a parlare di etica , come ripreso in tanti commenti , bè , allora mi sa che qualcuno dovrebbe allargare i propri orizzonti.
    Perchè se ognuno si rifà alle proprie convinzioni , ai propri guru , alla consapevolezza acquisita leggendo trattati di filosofia , ognuno nel suo piccolo trova delle ragioni per portare avanti le proprie convinzioni.
    Così che si si apprende che la caccia è demonizzata nei paesi sviluppati ma ammessa nella foresta amazzonica , che il nostro apparato digerente è fatto per nutrirsi di vegetali ma in amazzonia , in mezzo alla foresta ,possono uccidere animali , che un animale macellato soffre ma un altro finito in bocca ad uno più grande in virtù della catena alimentare no , che dovremmo avere più sensibilità ecologica ma guardacaso ognuno ce l'ha solo col paraocchi della propria battaglia personale , un senso totale di ecologia non può esistere in una società malata nel profondo come la nostra perchè ogni giorno ognuno di noi per portare avanti in qualche modo la propria vita è costretto suo malgrado a comportamenti antietici e antiecologisti , pensateci bene e ne troverete più di quanti pensate.
    Ultima provocazione : sembra che l'alimentazione del futuro sia incentrata sul consumo di insetti. Come la mettiamo ? Aspettiamo qualche luminare o qualche guru che ci venga a dire se gli insetti hanno o meno un anima e soffrono anche a loro a finire in padella o li consideriamo già da ora specie di serie B ?

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    1. Capisco che non sia facile destreggiarsi nel labirinto delle teorie, ma secondo me c'è una tecnica formidabile per stabilire cosa sia giusto o meno: mettersi nei panni degli altri, cioè esercitare quella cosa che viene chiamata "empatia".

      Se tu, guardando un film romantico, ti metti a piangere, vuol dire che ce l'hai. Purtroppo, temo che la maggior parte dell'umanità non ce l'abbia, o perché la gente nasce senza, o perché ce l'aveva ma l'ha persa per strada.

      Qui si apre un campo d'indagine spaventoso. Quanto c'entra la cultura? Quando l'educazione e quanto la genetica?

      Animalisti si nasce o si diventa?

      A 13 anni tu (o Sergio) avete aperto gli occhi sul mondo? Cioè, avete vissuto un'esperienza che potrebbe definirsi simile a un'illuminazione?

      A me e a tanti altri è successo e mi piacerebbe sapere se anche a voi è andata così. Non per vantarmi o pavoneggiarmi, ma per sapere se io sono "normale" o se devo considerarmi un caso patologico.

      Sull'entomofagia ho già pubblicato qualcosa e non vale la pena dirti come la penso perché lo puoi benissimo immaginare.

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    2. "Ultima provocazione : sembra che l'alimentazione del futuro sia incentrata sul consumo di insetti. Come la mettiamo ?"
      La mettiamo che continuano a volerci far credere che sia necessario assumere proteine animali per vivere bene, a tal punto che la gente arriverà a mangiare controvoglia e schifata larve e insetti, mentre la soluzione è già alla portata di tutti: passare a un'alimentazione vegetale. Già oggi si producono vegetali a uso umano più che a sufficienza per il sostentamento della popolazione, tant'è che se ne buttano parecchi. Se un domani, come dicono le previsioni, produrre carne per tutti non sarà più fattibile (già non lo è oggi, secondo me), la soluzione più intelligente sarà quella di alimentarci di soli vegetali. Considerando che attualmente la maggior parte delle terre coltivabili (se ben ricordo circa il 70%) è destinata a produrre cibo per gli animali degli allevamenti, si capisce bene che un domani tali terre potrebbero essere convertite a coltivazioni a uso umano diretto, con una produzione di cibo bastevole anche per un altro ipotetico pianeta Terra se non di più. Poi sarei curioso di capire quale impatto ambientale avrebbe un passaggio a un'alimentazione a base di insetti, data l'utilità di questi nell'ecosistema.

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    3. Effettivamente l'umanità sarà portata a consumare ciò che le sarà fatto credere utile.
      Quale impatto ambientale avrà un passaggio ad un alimentazione a base di insetti vista l'utilità di questi nell'ecosistema?
      Credo che qui si apra un libro di cui non siamo nemmeno a conoscenza della prefazione.
      L'alimentazione è e sarà sempre di più in futuro nelle mani delle multinazionali , le multinazionali ragionano con la mentalità del profitto , quindi sfruttare al massimo un sistema per poi passare ad un altro e ripartire da capo.
      Di umano , ragionevole e naturale non ci sarà più niente.
      Adesso si disbosca a ritmi forsennati per favorire coltivazioni intensive per gli allevamenti di bestiame ; prima o poi dovrà finire per mancanza fisica di spazio per continuare questa follia.
      Non so quanto sia plausibile un futuro basato sul consumo di insetti ma credo che ci stiano già studiando nel caso la volessero portare avanti. Già adesso esistono insetti geneticamente modificati con lo scopo di indebolire le colture tradizionali a vantaggio di chi è facilmente immaginabile , quindi ci potrebbe anche stare che quello che verrà messo nei piatti dei nostri figli o nipoti assomiglierà più ad una composizione chimica che ad una qualsiasi forma di vita naturale , che sia animale , insetto o vegetale , si , perchè in questa ottica distruttiva non credo che la frutta e le verdure che andremo a consumare saranno candide ed esenti da inquinamento o modificazioni genetiche.

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    4. Poiché m'immagino che gli allevatori siano gente pragmatica, penso che allevare grilli comporti un costo minore dell'allevare mucche: meno spazio, meno cibo da fornire loro, meno deiezioni da smaltire (gli ecologisti saranno contenti).

      Ma se mi spingo ad immaginare che la Terra sia abitata, oltre che da mammiferi terrestri, anche da Rettiliani di altri mondi, allora capisco che per dei rettili gli insetti sono un cibo appetitoso.

      Io mi sento tranquillo giacché la mia repulsione verso gli insetti in quanto cibo fa di me un vero terrestre, mammifero dell'ordine dei primati.

      Se tra quegli insetti, che saranno considerati commestibili, ce ne saranno anche di quelli volatori, sai che divertimento per A.L.F. aprire le gabbiette e liberarli sul posto!

      Già m'immagino i giornali: "Emergenza cavallette. Gli animalisti liberano 3 milioni di ortotteri. In pericolo le coltivazioni".

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    5. Dicevi...?
      http://salute.ilgazzettino.it/alimentazione/notizie/barretta_energetica_larve_e_vermi_ricercatore_italiano/1199098.shtml

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  14. Per quanto mi riguarda capisco la battaglia degli animalisti e però sono in sintonia con le riflessioni di SDEI e di WB e perché no anche di Antony che deve sentirsi libero di cliccare su una pagina di un ristorante che cucina anche carne.

    Il tono accusatorio infastidisce..... e fa allontanare le persone dal problema.... é vero che ci sono persone che non vogliono sentire, ma questo non impedisce agli animalisti di portare avanti ugualmente la loro battaglia..... senza ergersi a giudici accusatori... secondo me i vegetariani e i vegani stanno aumentando, vuol dire che c'é una presa di Coscienza che sta crescendo.... il tono accusatorio secondo me invece rallenta il fenomeno vegetariano/vegano.... perché anche quelli che sono sulla strada per cambiare abitudini alimentari (che bravi quelli che ci sono riusciti prima di loro o noi...!) per non sentirsi sempre sotto “accusa” potrebbero sentire l'esigenza di abbandonare il dialogo... o di rimandarlo nel tempo.... così che gli animalisti come giustamente fa notare Antony potrebbero non riuscire ad allargare in altri ambienti la loro (e ammettiamolo.... di tutti) causa.

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    1. Vedo che per te la libertà del singolo viene prima del codice etico. E allora, l'ho già detto ma lo ripeto qui: dove tracci tu la linea di confine oltre la quale non è lecito andare?

      Quelli dell'ISIS ti direbbero che la loro idea di libertà personale contempla la decapitazione degli infedeli. Che cosa potresti obiettare loro?

      In quanto agli altri argomenti da te avanzati, a me sembrano tutte scuse per non assumersi le proprie responsabilità. Siamo uomini o caporali, chiedeva Totò.

      Siamo adulti o bambini, ti chiedo io.

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  15. @Roberto,

    la LAURAMA ha scritto come SEMPRE con molta acutezza & semplicità quello che la stragrande parte dell' UMANITA' pensa, la domanda che poi le poni vale anche per te/voi "animalisti" chi può o deve tracciare la linea di confine o definire il codice ETICO(!?);

    quello che indipendentemente dall' ETA' NON riuscite a "capire" è che ognuno EVOLVE, ciò comprende anche il rispetto per gli ANIMALI, in maniera & tempi diversi che NON sono codificati e tanto meno uguali per TUTTI;

    quando e se lo farete sarete più ascoltati & apprezzati e finalmente il "DIVIDE ET IMPERA" verrà sostituito dall' "UNIONE FA LA FORZA", e il deleterio IO(= ipertrofico EGO) diventerà il cosmico NOI(= l' UNO) !!!

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    1. A un animale condotto al macello tutti questi bei ragionamenti non interessano né punto, né poco.

      E nemmeno a me.

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  16. Infatti SDEI, hai spiegato molto bene quanto volevo dire io e che però non viene recepito.... pochi anni fa avevo visto dei video sugli allevamenti degli animali che mi avevano fatto capire la grande sofferenza che c'era dietro all'industria alimentare... prima di allora (a parte che di carne in casa mia non se ne é mai mangiata granché pur non essendo la nostra alimentazione di tipo vegetariano) non mi ero posta il problema, non ci pensavo, non avevo avuto la famosa scintilla che altri animalisti hanno avuto e che gli da modo oggi di poter assumere un tono accusatorio nei confronti di chi non ha ancora avuto modo di riflettere (sono i famosi pendoli distruttivi -gli stessi della Chiesa quando accusava gli eretici durante l'Inquisizione- e che si nutrono dell'energia che deriva dal conflitto ).

    I video che ho visto non erano sul genere accusatorio, ma esprimevano dolore... sofferenza, se mi fossi imbattuta sul genere accusatorio probabilmente (anzi certamente) non mi sarei fatta penetrare dal problema e non avrei cercato di modificare ulteriormente le mie abitudini alimentari.

    Pe rispondere a Roberto, innanzi tutto e purtroppo so di toccare un altro tasto delicato per lui.... per me vengono prima gli uomini che non gli animali, se vedessi affogare un bambino o un cane prima cercherei di salvare il bambino e poi il cane, mi sembra che farei così.... ragionando a freddo.

    Quindi i due esempi secondo il mio modo di vedere non si possono paragonare (Antony che clicca "mi piace" sulla pagina di un ristorante che cucina anche carne-o di chi é ancora carnivoro- e l'ISIS che taglia le teste ai suoi SIMILI solo perché la pensano diversamente da loro) pur condividendo (e lo ripeto – non so più in che salsa dirlo...-) che sia riprovevole la sofferenza che devono subire gli animali per la nostra alimentazione.

    Se pensi che queste argomentazioni, che sento mie, siano delle scuse... e non argomento di dialogo... condivisione di pensieri... beh! non posso certo farti cambiare idea.... io un po ci provo a spiegare... poi abbandono il campo, non mi interessa avere ragione ad ogni costo....mi dico fate un po come volete.... continuate ad accusare... se vi sentite soddisfatti così.... e se pensate di convincere altri in questo modo... ci sta anche che mi sbagli.... ma.... non credo

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    1. Non sarà che il tono accusatorio che hai percepito nel mio articolo sia in gran parte derivato da tuoi personali sensi di colpa?

      Se mi paragoni alla Santa Inquisizione secondo me esageri, per il semplice motivo che con me non corri alcun rischio di finire sul rogo.

      Se mi cade in acqua la mia cagnetta è come se cadesse mio figlio e quindi la distinzione che fai tra un cane e un bambino caduti in acqua vale per te e non per me.

      Mi rattrista che tu abbia fatto l'esempio della torre (chi butteresti giù dalla torre?) perché questo significa che sei ancora a uno stadio piuttosto primitivo nell'elaborazione etica dal momento che questo genere di discorsi vengono fatti da buzzurri specisti della peggiore risma.

      Dal mio punto di vista questo tuo esempio è una caduta di stile, uno scivolone dialettico.

      Per secoli abbiamo anteposto gli uomini agli animali e i risultati sono stati semplicemente disastrosi. Ora c'è bisogno di un cambiamento di rotta di 180° e di cominciare a mettere prima gli animali degli uomini. Solo così si otterrà il riconoscimento dei diritti di entrambi, alla pari.

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    2. Non volevo rispondere, ma purtroppo non posso farne a meno... sbaglierò, ma non potrei mai mettere gli animali prima dell'uomo.... nel caso ci fosse da scegliere chi salvare.... invece se si trattasse di IMPARARE DAGLI ANIMALI, si non esiterei a prendere esempio da loro, su questo non nutro nessun dubbio.... la ferocia di ALCUNI di noi bipedi é difficile trovarla negli animali.

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    3. Purtroppo io ho fiducia nell'uomo.... che possa evolvere... ecco.

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    4. Mi corre l'obbligo di spiegarti cosa intendo per "mettere gli animali prima degli uomini".

      Intendo dare ad essi ciò che gli è sempre stato negato per il comportamento dittatoriale della nostra specie.

      Alcuni ottusi specisti di matrice cristiana, quando sentono questi ragionamenti si scandalizzano e fanno discorsi provocatori e paradossali come se noi animalisti facessimo degli animali un idolo, una nuova divinità. Molti stupidi sacerdoti hanno fatto proprio questo ragionamento.

      E invece, ciò che si chiede è solo un minimo sindacale di giustizia. Che poi tu voglia imparare dagli animali è un opzional. E male non fa.

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    5. Per rispondere al commento delle 16,37 che di fretta non avevo letto bene.... preciso che il tono che avete è quasi sempre accusatorio... ho avuto modo di coglierlo più di una volta... e non si tratta di sensi di colpa.... che non nutro assolutamente.

      Io faccio quello che posso in un mondo che ho trovato già confezionato, non mi sento assolutamente responsabile del mondo in cui sono nata e quindi sotto questo aspetto non nutro assolutamente sensi di colpa.

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  17. A chi vuole evolvere, anche tra i vegani, consiglio di leggersi con molta attenzione gli studi del grandissimo e compianto Prof. Armando D'Elia:

    www.fruttariani.it

    Non entro nella diatriba, più di tanto, in quanto ormai so per certo che ogni fiore ha il suo tempo per fiorire e magari per diventare pure frutto...
    Essendo ben conscio che certi fiori però non fioriranno mai, appassendo, a causa soprattutto delle loro condizioni ambientali...

    RispondiElimina
  18. @Elyah,

    ti leggo SEMPRE con ATTENZIONE & STIMA i tuoi consigli SONO per me molto preziosi, infatti grazie a te nella mia fornita biblioteca c' è anche il "vecchio" libro del prof. Arnold EHRET dal titolo "Il SISTEMA di GUARIGIONE della DIETA SENZA MUCO";

    il grave problema OGGI è però un' altro che NON è la sola IGNORANZA o mancanza di CONOSCENZA, ed è l' inquietante fenomeno delle "SCIE CHIMICHE" che vanificano & "inquinano" anche le coltivazioni BIOLOGICHE & BIODINAMICHE di cui ci cibiamo !!!

    NAMASTE'

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  19. Caro Sergio, ti ringrazio per la stima, a volte circondato nella vita di tutti i giorni da persone che non ascoltano e si lasciano "guidare" dalle forze "nascoste", ci si sente quasi inutili per il "tutto"...

    Sulle scie chimiche hai ragione, ma non deve essere un alibi... prima di tutto bisogna capire cosa è adatto al nostro organismo, visto che comunque tutto è inquinato... Poi per esperienza personale ti posso garantire che nonostante tutto vivere di sola frutta apporterà comunque grossi benefici al tuo organismo... E' un carburante che l'oranismo gestisce al meglio e quindi anche il resto delle tossicità le riesce ad espellerle meglio invece che trovarle già all'interno degli animali e delle loro carni... Ma c'è un percorso graduale per arrivare...a volte con delle ricadute...

    Onnariano indotto->Vegetariano->Vegano->Vegano Crudista->Fruttariano e --> ... ;)

    Se si è ancora in buona salute a volte si riesce a saltare alcuni passaggi, mentre per molti consiglio la gradualità... Ognuno ha la sua storia biochimica e "animica" personale... Spesso le motivazioni aiutano... sia salutistiche per se che per gli altri (dove negli altri stanno chiaramente anche gli "Anim-Ali..."

    Ascoltati questo video, soprattutto gli interventi di Marco Giavri Leva:

    http://youtu.be/DESf2dJDx1Y

    Lieto di rileggerti...

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  20. @SDEI

    PS: "Il sistema di guarigione della dieta senza muco" del Prof. Arnold Ehret così come questo "libro raccolta" degli studi del prof. Armando D'Elia:

    "Miti e realtà dell'alimentazione umana"

    dovrebbero essere inseriti nei programmi scolastici e universitari di tutto il mondo, ma non sarà così perchè questo mondo non è diretto e guidato da esseri umani... ne hanno solo le sembianze...

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  21. Io ovviamenti sono con Freeanimals...
    Sono divengtata recetnemente >fruttariana da quando ho letto che non bisogna mangiare le piante, ma solo i frutti, che ricrescono. Anche perché se la famosa Eva, mai esistita, ovviamente avesse aspettatpo sotto l'albero che la mela cadesse da sola, non avrebbe fatto la cazzata di credere all'alterego di Z'Io il Z'Ia volo e magari avrebbe scoperto prima di Newton la gravkitazione Universale...lo Spirito lo hanno tutti gli esseri viventi E' quello che ci Anima, non è l'anima che ci spirita...o si? In ogni caso....guerra totale alla presunta libertà dei magnacadaveri...vincerà il più Forte<: Noi Vegani, non per vincere che Il saggio non compete, ma per faqre Giustizia che è la Vera Libertà contro l'abuso dei pretpotenti. Togli loro le bombe ed i coltelli, e resteranno col culo per terra, insieme alla loro vigliaccheria! Maramaldo devi scomparire se non vuoi proprio morire!
    Monia Fruttariana

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