giovedì 26 febbraio 2015

Il falso mito della superiorità nordica



Un anno fa allo zoo di Copenhagen venne uccisa la giraffa Marius, sezionata davanti alle scolaresche e poi data in pasto ai leoni. Oggi, noi genti mediterranee, da sempre cresciute con la soggezione verso i popoli del nord Europa, veniamo a sapere che in Danimarca gli allevatori di visoni aprono le porte ai bambini e ai loro genitori per assistere alle varie fasi della produzione di pellicce, compresa la macellazione degli animali. Sapevo che i vichinghi e gli anglosassoni in genere hanno un rapporto con la morte diverso dal nostro, tanto è vero che l'eutanasia da loro non è un tabù, ma non sapevo fino a che punto arrivava questa loro feroce attitudine. Se poi aggiungo che nelle isole Faer Oer fanno la mattanza di globicefali, non posso che concludere che mi sbagliavo riguardo al livello di civiltà distribuito in modo inversamente proporzionale tra genti del nord e genti del sud, e che in fondo noi latini abbiamo qualche marcia in più rispetto ai discendenti dei vichinghi. Non avrei voluto, se devo esser sincero, trovarmi nei panni di un legionario romano del primo secolo avanti Cristo, sotto il comando di Giulio Cesare. Il progresso morale è dunque solo un mito. 
 

9 commenti:

  1. Conoscendo bene i popoli anglosassoni farei una distinzione tra Danesi e Svedesi da una parte, e Britannici dall'altra.
    Fermo restando che l'umano è perverso ovunque poiché ovunque tu vada a guardare c'è del marcio, in Danimarca e Scandinavia ve ne è un tipo diverso da quello di altre aree del Nord.
    Gli inglesi hanno attutito certe spigolosità, in quanto, fra gli anglosassoni, sono quelli più latinizzati.
    Gli Scandinavi hanno invece conservato quella brutalità che li contraddistingueva già in tempi antichi.
    Quando invasero l'attuale Regno Unito, narrano le cronache del tempo che ebbero degli atti particolarmente efferati nei confronti delle genti locali.
    Non che i Romani fossero dei bignè, beninteso....
    ma anche fra i nordici ci sono delle sfumature.
    Noi per esempio siamo mediterranei quanto gli spagnoli, ma non siamo perversi e sadici come loro.
    Ribadisco comunque che l'animale uomo è dappertutto una calamità.

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    1. Interessante!
      Della crudeltà degli spagnoli ho una spiegazione: 4 secoli di colonizzazione araba.

      Scandinavi uccisori di balene, tali erano e tali sono rimasti.

      Del perché gli inglesi siano zoofili non so.

      Noi latini abbiamo ingentilito i popoli.

      Sono valutazioni tagliate con la scure, ma spero almeno siano efficaci.

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    2. Gli inglesi sono tanto zoofili che hanno inventato la caccia alla volpe e la caccia alle starne, durante la quale mangiano sandwiches serviti su piatti d'argento... Non so se sto dicendo una bischerata e magari i tempi sono cambiati anche lì... Billy the Kid

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    3. Billy, non è una bischerata, ma stai solo dimenticando che nel mondo ci sono gli aristocratici e le plebe, con in mezzo la classe media.

      Sia i primi che i terzi possono essere dei figli di buona donna prepotente, perché hanno troppi soldi o per il motivo opposto.

      Dalla classe media sono invece venuti dei signori che nel parlamento inglese degli inizi Ottocento chiesero leggi in favore degli animali, venendo sbeffeggiati dai loro colleghi deputati.

      Sicuramente anche lassù i tempi sono cambiati.

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  2. in 2000 anni di malefatte bisogna riconoscere al cattolicesimo di avere diffuso l'ideale cavalleresco, ed almeno sulla carta, la virtù di proteggere i più deboli. Caratteristiche assenti nel mondo protestante o slavo ed ancora di più nelle religioni non cristiane (si pensi al mondo arabo o alle efferatezze del Giappone dei samurai ecc.). Inoltre le società nordiche (includendo gli anglosassoni) hanno sempre attribuito un ruolo centrale all'individuo, piuttosto che alla comunità o alla famiglia, come accade nel mondo cattolico. Non è un caso che il capitalismo e l'imprenditoria privata nasca in Inghilterra.
    Non dimentichiamo le forti analogie l'anglicanesimo e l'ebraismo, analogie che sono sfociate nello schiavismo e nel razzismo accettato come scienza.
    Riguardo la zoofilia degli inglesi sono diffidente. ho sempre pensato che fosse una conseguenza dell'anticattolicesimo antropocentrico: un'opposizione prima con le teorie darwiniane, poi con realtà globali (massoniche?) come il wwf...

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    1. WWF massonico...senza punto interrogativo! Billy the Kid

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    2. Bravo Francocci, analisi perfetta.

      Erano anglosassoni quelli che credevano di essere l'undicesima tribù d'Israele e l'odio che gli inglesi hanno avuto verso i papisti è stato lungamente tangibile e si è visto anche nell'uccisione di Thomas Moore (San Tommaso Moro), che però era già contro la caccia di suo, come si legge in "Utopia".

      Sulle efferatezze dei giapponesi, che non sono mai stati toccati dal cristianesimo, basta leggere (o vedere il film) "Sorgo rosso", in cui c'è un episodio che non ha niente da invidiare a quelli che ci sta propinando l'ISIS.

      Non credo però che la zoofilia inglese sia frutto di antipapismo, ci dev'essere qualche altra spiegazione. Che ora mi sfugge.

      Bernardo d'Olanda e Filippo d'Edimburgo, fondatori del WWF, saranno stati anche massoni ma più che altro erano aristocratici, con la visione del mondo tipica di quella categoria altezzosa.

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  3. Come educare i piccoli all'orrore. Farli abituare in modo che una volta adulti, sempre che non siano preda di più che normali conflitti interiori dettati dalla coscienza, possano vedere come normalità la crudeltà e difenderla come patrimonio.

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    1. I pedagoghi hanno sempre conosciuto e strumentalizzato la malleabilità della psiche infantile.

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