sabato 21 febbraio 2015

Grecia, topo da laboratorio



Dopo la pistola puntata alla tempia dalla Bce, ieri all'altra tempia rimasta libera di Tsipras si è aggiunto il mitra degli Stati Uniti. Fino ad oggi il governo greco di Syriza si è mosso in modo eccellente da un punto di vista diplomatico e ha riaperto un tavolo negoziale che non esisteva e probabilmente oggi, in attesa dell'Eurogruppo, strapperà un prolungamento dell'Accordo di aiuti per alcuni mesi. Il problema verrà rimandato e Tsipras dovrà rimangiarsi alcune delle sue promesse elettorali. Sarebbero mesi molto complessi e pieni di tensioni tra Atene e la triade del male (Francoforte, Bruxelles e Berlino). Ma il governo Syriza ha lottato per la sua democrazia e sovranità popolare, ha aperto potenziali scenari geopolitici alternativi che hanno addirittura scomodato Washington.


 
E soprattutto Tsipras era uno contro 16 nella zona euro e uno contro 27 all'interno dell'Unione Europea. Non ha avuto sponde da nessuno. Ma nell'Europa del sud esistono altri partiti e movimenti che potrebbero a breve aumentare il loro consenso e, primo tra tutti Podemos a fine anno, concorrere per arrivare alla guida dei paesi periferici della zona euro. Questo potrebbe essere il senso del prolungamento ponte chiesto da Atene. Aspettando la decisione dell'Eurogruppo, il blog greco KTG ha voluto sintetizzare la crisi umanitaria che cinque anni di Troika ha prodotto in Grecia, topo da laboratorio per tutta l'Europa del sud. I numeri crudi hanno più impatto di ogni tipo di editoriale per smuovere le coscienze. E i numeri sono tipici di un paese in guerra.

Questo è ciò che resta oggi della Grecia dopo l'occupazione della Troika: 
crollo del 25% di PIL dal 2009 ad oggi;
185% di rapporto debito pubblico/PIL (nel 2014);
27% di disoccupazione totale;
60% di disoccupazione giovanile;
1.200.000 persone hanno perso il lavoro dal 2009 ad oggi;
30% delle attività imprenditoriali chiuse dal 2009 ad oggi;
- 40% nei salari rispetto al 2009;
- 50% nelle pensioni rispetto al 2009;
100% di aumento della povertà rispetto al 2009;
41% di povertà infantile;
80 miliardi di euro di depositi bancari in meno rispetto al 2009;
250% di aumento delle famiglie che vivono senza corrente elettrica rispetto al 2009;
35 miliardi di euro di fondi di previdenza sociale in meno rispetto al 2009;
250.000 giovani scienziati hanno lasciato la Grecia;
il 56% della ricchezza è posseduta dal 10% della popolazione. 

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