mercoledì 18 febbraio 2015

Un ammirevole aiuto dalla dubbia efficacia




Oggi vogliamo parlarvi di Alfred Date, un signore australiano di ben 109 anni e del suo impegno verso gli animali in difficoltà: ogni giorno Alfred cuce maglioni per una rara specie di pinguini colpiti dal petrolio sversato in mare. Un gesto importante: il maglioncino serve a impedire che il pinguino, sporco di petrolio, cerchi di ripulirsi. Purtroppo, il petrolio colpisce le piume, le separa, le indebolisce e fa perdere loro l’impermeabilità e la capacità di mantenere la giusta temperatura corporea. Grazie al maglioncino invece, i pinguini non riescono a ripulire le penne con il becco e così evitano di indebolirle ulteriormente e di ingerire sostanze nocive e allo stesso tempo si proteggono dal freddo.

  
È per questo che la Phillip Island Penguin Foundation aveva lanciato un appello per la realizzazione di maglioncini da destinare ai pinguini: un appello a cui Alfred ha deciso subito di aderire. Un progetto a cui tutti possono prendere parte: la Fondazione che si prende cura dei pinguini in difficoltà ha sempre bisogno di aiuto, anche sotto forma di maglioncini. I capi ricevuti vengono inoltre riutilizzati anche per raccogliere fondi per i progetti di ricerca e conservazione dei pinguini, per sostenere la fauna selvatica della clinica e come strumenti didattici per sensibilizzare riguardo gli effetti dell’inquinamento da petrolio sul mare e sugli animali.

2 commenti:

  1. Ma i pinguini si fanno rendere così facilmente? E in ogni caso penso che col becco sicuramente si strapperanno il maglioncino in quattro e quattr'otto. (poi i pinguini della foto sono pupazzi)

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    1. Che siano pupazzi quelli in foto me n'ero accorto anch'io.
      Tuttavia, vorrei sentire il parere di qualche biologo, prima di giudicare l'efficacia dei maglioncini.

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