Una costante della Storia: le invasioni arrivano sempre da est

Molti di noi, da due anni a questa parte, abbiamo maturato la convinzione che il governo italiano stia uccidendo con tutti i mezzi gli italiani stessi. La cosa ci sembra semplicemente assurda, tanto che la maggioranza degli italiani ancora non l’ha recepita. Assurda e inedita. E invece no! Non è inedita, non è una novità, poiché già a partire dalla fine della seconda guerra mondiale il governo, insediatosi dopo la sconfitta di Mussolini, ha fatto di tutto per opprimere i nativi italiani, giacché tali erano gli abitanti di Croazia, Istria e Dalmazia. I partigiani di Tito, che si resero responsabili delle atrocità delle foibe, erano quindi invasori che volevano occupare quelle terre, bagnate dall’Adriatico. E ci riuscirono! Alle foibe, che sono la parte più orribile del genocidio, vanno aggiunte le distruzioni degli archivi storici, sia civili, sia religiosi, parrocchiali, che erano più antichi, così da cancellare ogni testimonianza dell’antica presenza italiana in quelle terre. Furono smantellati financo i cimiteri, che a modo loro costituivano una documentazione dell’italianità di quei luoghi. 

Come facciamo a dire che Istria e Dalmazia erano italiane? Perché furono occupate dai romani prima, e dai veneziani, poi. Una sola obiezione mi viene in mente: e se fosse come nell’attuale Venezia Giulia, in cui a Trieste vivono italiani, mentre sulle colline circostanti vivono gli slavi, detti “carsolini”? Slavi di cittadinanza italiana, ovviamente. In altre parole, e se anche in Istria e Dalmazia gli italiani fossero stati presenti solo nelle città, lasciando le zone rurali in mano a genti di ceppo slavo? Francamente, non saprei rispondere a questa domanda. Infine, sull’odio che il governo italiano, uscito dalla guerra, opprimesse gli italiani, come si deve interpretare il comportamento di quei fanatici comunisti, agli ordini di Togliatti, che spargevano a terra il latte destinato ai nostri profughi? Come si deve interpretare il fatto che prendessero a sassate i profughi che volevano scendere dal treno nelle stazioni di passaggio? Dov’erano gli zelanti carabinieri in quelle occasioni? Perché, oggi come allora, gli italiani devo essere governati da bastardi traditori?