A Giacobbo non piacciono i catastrofisti. A me non piacciono i militari. Ognuno ha le sue antipatie, ma la differenza è che io non vado in televisione e se il mio omonimo parla di fine del mondo e di altri esoterismi con un tono di derisione, poi quando vado ad informarmi sulla moria di roditori in provincia di Belluno, come da notizia del Gazzettino del 14 giugno scorso, mi prendono per un catastrofista e si mostrano riluttanti a rispondere.
Dunque, non solo Roberto Giacobbo tende a sviare l’attenzione verso altre cause, diverse da quelle degli esperimenti militari, ma insinua nella mente delle persone che ci siano individui paranoici che danno un taglio millenaristico a fenomeni reali come la moria di topi del bellunese. Io non voglio essere annoverato nella categoria. Dei millenaristi, non dei topi.
Succede un po’ come con l’ufologia: nessuno scienziato serio si cimenta nelle indagini sui dischi volanti per non essere screditato dai colleghi e magari non riuscire a trovare lavoro o finanziamenti per altre ricerche.
A me non interessa trovare a tutti i costi un collegamento tra i topi morti a Longarone, a Castellavazzo e nella valle di Zoldo e le radiazioni elettromagnetiche emesse da HAARP e indirizzate sull’Italia, ma non posso escludere che succeda e tengo questa ipotesi tra quelle plausibili.
Se poi si dimostrerà che i militari non c’entrano niente, che sono innocenti come le tortore morte a Ravenna e sulla costa
marchigiana l’anno scorso, allora sarò il primo a chiedere scusa all’esercito dei nostri benefattori americani per aver sospettato di loro.
Se si dimostrerà che l’Italia non è sotto attacco mediante siccità, alluvioni, terremoti e crisi economiche, allora sarò il primo a chiedere scusa ai finanzieri e ai banchieri internazionali per aver sospettato di loro.
Se si dimostrerà che le scie bianche che persistono nel cielo, rilasciate da aerei, non contengono sostanze tossiche per la salute umana e per l’ambiente, allora sarò il primo a chiedere scusa all’aviazione per aver sospettato di lei.
Per il momento non posso che credere alle parole dei veterinari che di primo acchito non hanno saputo dare una spiegazione e ringraziare l’unico fra essi che sia stato così gentile da dirmi la sua opinione.
Si chiama Luciano Iob e l’ho sentito per telefono stamattina.
Lavora presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Legnaro, in provincia di Padova.
Stando all’articolo del giornalista Marco D’incà che ha scritto il pezzo, sei o sette cadaverini di roditori sono stati consegnati all’ente per le analisi. A Maniago, invece, cui fa capo la Val Cellina in cui si trovano Erto e Casso, non ne sanno nulla, mentre a Belluno il dottor Carlo Citterio, responsabile della sede distaccata dell’Istituto Zooprofilattico, non ha potuto rilasciare dichiarazioni e mi ha consigliato di parlare domani con il direttore generale, quando rientrerà in sede.
Siccome non ho la garanzia che il direttore rilasci dichiarazioni e considerato che di norma ai privati non ne vengono rilasciate né punto né poco, ma solo alle istituzioni, preferisco scrivere subito questo articolo, senza aspettare domani.
Che i privati non possano essere messi al corrente di ciò che succede nel territorio è già di per sé una cosa strana, a prescindere che lo si faccia di norma e non solo in questo caso. Del resto, i veterinari che si occupano del benessere del bestiame, delle zoonosi e della salubrità del cibo, sono pagati con i soldi dei contribuenti e vale per essi ciò che vale per le forze dell’ordine: sono al servizio dei cittadini.
Comunque sia, c’è sempre qualche esperto gentile che si dimostra elastico e s’intrattiene con noi comuni mortali.
E questo è il caso del dottor Iob, che pur dichiarandosi all’oscuro della vicenda propende per un “episodio di mortalità naturale”. I suoi colleghi tuttavia avevano fin dall’inizio scartato l’ipotesi virale e non essendoci per il momento spiegazioni ufficiali, non ci resta che contestualizzare l’evento e avanzare ipotesi.
Non ho niente in contrario sulla reticenza dell’istituto, perché si tratta di professionisti che non vogliono andare incontro a figuracce, per cui trovo normale che mi abbiano passato da un ufficio all’altro, inutilmente.
Mentre aspettavo di essere collegato, mi sono sentito brani della Primavera del Vivaldi per alcuni minuti, cosa che non fa mai male.
Al dottor Iob ho fatto presente che HAARP potrebbe essere stato usato contro di noi e che la moria di roditori, come quella famosa di Beebe in Arkansas, avvenuta sia nel gennaio 2011 che nello stesso mese del 2012, in cui sono morti i merli dalle ali rosse, potrebbe essere una messa a punto dei sistemi di puntamento di quella che è pur sempre un’arma nelle mani dei militari.
Quella alaskana non è l’unica installazione del genere, ma è la più famosa. Sulle sue funzioni non è stata detta ancora l’ultima
parola, anche perché i diretti responsabili non la vogliono dire. E per tale ragione, per i troppi segreti militari che ci vengono sbattuti in faccia, vado fuori dai gangheri quando qualcuno ci accusa di essere ignoranti, paranoici e ci chiede di portare le prove di quanto affermiamo. Che siamo ignoranti non c’è dubbio, ma è colpa nostra?
Paranoici saranno loro e le loro rispettabilissime sorelle.
Le prove le stiamo cercando e per i miracoli ci stiamo organizzando.
Che HAARP sia in grado di scatenare terremoti mirati è tutto da dimostrare, ma le tortore l’anno scorso sono morte a Faenza, a Ravenna e a Modena. Guarda caso, le ultime due città sono state interessate ai terremoti di quest’anno e se escludiamo per un attimo l’ipotesi del fracking, verrebbe spontaneo pensare che le tortore morte l’anno scorso a Ravenna e a Modena siano state sacrificate in una sorta di messa a punto del bersaglio. Il vero bersaglio eravamo noi umani, ma l’anno scorso i militari non erano ancora pronti, tastavano il terreno o forse hanno voluto mandarci un avvertimento. Un po’ come il gatto che gioca col topo, tanto per restare in tema.
E, se tanto mi dà tanto, la moria di topi dei giorni scorsi nel bellunese non deve essere vista come l’effetto del terremoto di Chies d’Alpago di quattro giorni prima, bensì come un avvertimento che da qui a un anno ci sarà un terremoto catastrofico tra Belluno e Pordenone, alla faccia dei catastrofisti di Giacobbo.
Anche qui, come nel caso dell’attentato all’ufologo Antonio Chiumiento, non vorrei fare l’uccello del malaugurio, ma siccome è dai due terremoti del 1976, del 6 maggio e del 15 settembre, che il Friuli non è soggetto a grandi scosse, i tempi sono maturi perché ciò avvenga. O almeno così ci faranno credere. I militari si coprono sempre le spalle, quando entrano in azione.
Al dottor Iob non ho fatto presente che i recenti terremoti potrebbero essere stati implementati con mezzi artificiali per ottemperare a un preciso piano degli Illuminati, altrimenti avrei ottenuto “l’effetto Giacobbo” e il gentile veterinario mi avrebbe mandato a quel paese. Mi sono limitato a citargli HAARP e i merli ad ali rosse, di cui aveva sentito parlare. Su questo mi ha risposto che potrebbe benissimo “venire al bar con me e parlarne per tre ore”, ma ciò non toglierebbe nulla al suo giudizio in merito ai roditori bellunesi. Non essendosene occupato, non sa quanti siano stati trovati morti e neanche se il suo istituto stia facendo analisi.
Era sottointeso che dovessi parlarne al direttore generale.
L’ho ringraziato per la disponibilità, ma ho sufficiente materiale per scrivere il pezzo e sono convinto che una chiacchierata informale in un bar sarebbe senz’altro molto più utile di uno scarno comunicato ufficiale, ammesso e non concesso che quanto verrà alla fine comunicato corrisponda alla verità dei fatti.
Organizzazioni potentissime come quelle che ingannano milioni di persone nel mondo, facendo credere che le torri gemelle siano state abbattute da 19 beduini, e che rilasciano sostanze nei cieli sotto il naso d’altri milioni di cittadini, non avrebbero nessuna difficoltà a fare pressioni su un istituto zooprofilattico qualunque, ultimissima ruota del carro, affinché ci venga propinata l’ennesima menzogna.
Per accettare l’idea che gli enti di ricerca dicano sempre la verità alla gente, bisognerebbe prima credere che l’uomo sia dotato di libero arbitrio e non sia soggetto a manipolazioni d’alcun genere, e successivamente credere che le istituzioni esistano per il bene dei cittadini.
Ma siccome già troppe volte politici e altri amministratori della cosa pubblica hanno dimostrato inettitudine, nella migliore delle ipotesi, e malvagità, nella peggiore, preferisco restare con i sensi all’erta, come dicono a Erto e Casso, e avanzare le peggiori ipotesi che mi vengono in mente. Se poi mi sarò sbagliato, ne sarò felice.
Sulla manipolazione mentale delle gente stendiamo un velo pietoso.
Per ora, dal vostro corrispondente in morie misteriose, è tutto. In attesa che la dottoressa Gabriella Conedera mi fornisca ulteriori informazioni, vi saluto con un flebile augurio collettivo e reciproco di non essere noi i prossimi topi che faranno la fine del topo.
Quando la nave affonda, i topi di norma si salvano, mentre a noi non resta che suonare l’ultimo concertino come sul Titanic, e fare un ultimo giro di valzer. Stavolta non è andata così. Nemmeno i topi hanno fatto in tempo a buttarsi fuori bordo.
Roberto,perché l' haarp dovrebbe essere indirizatto verso l'Italia?...se è una deduzione per la morte degli animali,beh,ultimamente c'è ne sono un po ovunque,sapevi di quella dei pellicani in Peru? furono troati in una spiaggia 5000 e 900 delfini,e allora l'haarp è puntato anche contro i peruviani...invece in questo caso,la moria fu per un riscaldamento delle aque del mare fuori stagione,motivo per il quale le ciughe principale civo di queste emigrarono verso auqe piu a sud...mentre che per i delfini trovarono riscontri con le onde eltromagnetiche sottomarine nella ricerca del petrolio...quindi piu che un "attaco" militare ancora una volta subentrano cause o naturali o l'avidità delle industrie del petrolio,che per sodisfare il crescente consumo stano ricrecando ovunque senza ovviamente guardare ne considerare la natura ....
RispondiEliminaciao
In effetti, non dici cose sbagliate. Attività di tipo civile, come l'estrazione petrolifera, possono essere causa del decesso di migliaia di animali.
EliminaTuttavia, come esiste il segreto industriale, così esiste quello militare. Tra le attività civili e quelle militari, le peggiori sono le seconde, giacché non hanno scusanti. Se, nonostante i segreti, riusciamo a vedere una qualche utilità in ciò che fanno i petrolieri, perché tutti noi usiamo la macchina, in ciò che fanno i militari, anche volendo, non si riesce a vedere alcuna utilità.
Anzi, ogni loro agire è volto alla distruzione di qualcosa o di qualcuno.
E' sempre stato così, fin da quando gli americani, per sconfiggere i Vietcong, distruggevano con il napalm intere foreste in Vietnam.
Sulla moria dei topi ci può essere una causa naturale, ma siccome di queste morie se ne verificano sempre di più, non vedo come possano c'entrare i civili con le loro attività distruttive.
La causa viaggia attraverso l'aria e si chiama elettromagnetismo. Sai di qualche ditta che abbia la tecnologia e le motivazioni per usare l'elettromagnetismo?
L'Italia è sotto attacco perché si vuole colpire l'Europa, ma si vuole colpire anche il mondo intero. Conosci anche tu il vecchio detto massonico: "Ordo ab chao".
Gli Illuminati vogliono arrivare al potere totale planetario attraverso una fase di caos generalizzato.
Credo che si stiano divertendo, mentre noi moriamo e ci poniamo domande sulle morie di animali.
Roberto,capisco il tuo ragionamento,sopratutto ante qualcosa di strano e non facile spiegazione,con una gran dosi di complotismo,mi spiego,i miei parenti in Argentina vivono in e della campagna,ogni volta che ci vado resto li per un po,ultimamente nei miei giri ho visto la quasi totale sparizione del armadillo per esempio e anche la civetta,parlando con i miei cuggini me hanno detto che se solo sapessi quel che viene spruzzato ormai nelle campagne restarei orrorizato...parlo della Argentina,che fino a pocchi anni fa era vergine di veleni,e quindi che con un tipo di diservanti prima sono scomparsi ( con grandi morie,solo che nessuno le ha datto importanza) gli armadilli,ovviamente avelenati
RispondiEliminae poi anche le civette,le quali aparentemente non furono loro direttamente avvelenate ma le sue prede si.Sul tema del progetto di colpire l'Italia per colpire l'Europa,pensi che servano queste forme soterranee quando basta che gli yankee dicano ai goberni italiani quel che devono fare perchè questi miseramente eseguano ??? dai,Roberto,che ci sia una guerra comerciale ci posso credere,ma dal resto non dimenticarti che l'Europa infine oramai non conta niente,gli stessi amricani vedono questa come un grande museo ma senza peso,se mai la Cina è quella che gli amerikani possono giustamente temere,questi fantomatici illuminati,se volessero creare il caos generalizato basterebbe togliesero il calcio e vedrai che rivoluzioni di piazza in tutto il mondo!!!! altro che sotileze tecnologiche,credo siamo certamente in tempi convulsivi,ma per colpa e causa puramente nostra Roberto,ti ripeto il nostro "benessere"materiale assurdo e incompatibile con la natura si è trasformato in "malessere"generale,e stiamo cominciando a pagarne le conseguenze...ci sarà un giorno nel quale aceteremmo questo? che siamo anche noi parte del problema e responsabili,o continuaremmo fino alla fine a puntare il dito contro massoni-cazzari-ebrei-amerka-illuminati ??????
Non nego che la filosofia del liberismo economico stia portando al collasso gli ecosistemi, ma se una parte di responsabilità deve essere attribuita ai contadini che si sono lasciati convincere a usare i diserbanti, un'altra parte di responsabilità deve essere attribuita a chi quei diserbanti li fabbrica, li vende e li propaganda.
RispondiEliminaSe il contadino argentino che negli ultimi anni ha deciso di usare i diserbanti può essere considerato un cretino perché non si rende conto che dopo la morte degli armadilli toccherà a lui, il fabbricante e il commerciante di veleni che conoscono la pericolosità dei medesimi non sono giustificati, ma anzi si può dire che si comportano in modo criminale.
Se io attacco gli Illuminati, che sono a capo della piramide di potere e che sono proprietari delle fabbriche tipo Monsanto, non per questo dimentico che se non ci fossero i contadini non avrebbero alcun potere.
Non dimentico che gli utenti, i fruitori dei diserbanti sono parimenti colpevoli, ma, vedendo le cose in prospettiva, metto al primo posto, nella graduatoria dei criminali, i grandi industriali, che sono poi in massima parte massoni, finanzieri e banchieri. Cioè Illuminati.
E' solo una questione di prospettiva. E dobbiamo solo intenderci sul significato dei termini.
Scusa ma devo ancora una volta dire che la colpa non è del maiale,ma di chi li da da mangiare...non sono d'accordo con la tua prospetiva nel metere su scalini diversi i "colpevoli"...sai perchè? perchè cosi si giustifica tutto,e come dire che un ladro o assesino si difenda o meglio sia meno colpevole di rubare e sparare a qualcuno,perche c'è chi produce le armi...o come dire che i soldati che vanno in guerra hanno meno colpe da chi gli da le armi,o chi abbandona un cane per strada perchè il cane esiste...io non credo nelle diverse graduatorie di colpevoleza,tu puoi distruggere 2 metri quadri di bosco,e questo in una foresta di etari non significa tanto,ma se il tuo vicino si arroga lo stesso diritto e cosi anche gli altri la foresta sparisce....NOI NON CI RENDIAMO MAI CONTO NEL NOSTRO PICCOLO QUEL CHE POSSIAMO FARE,e quanta responsabiltà abbiamo anche nei piu semplici gesti.
RispondiEliminaE' vero, non ci rendiamo conto delle nostre responsabilità, perché tendiamo a scaricarle sugli altri.
EliminaTuttavia, siccome il Potere (con la P maiuscola) esiste, non tutti ce l'hanno uguale. C'è chi ne ha di più e chi ne ha di meno. Messi a confronto un contadino e un industriale, il potere di inquinare è maggiore nelle mani di quest'ultimo, anche se entrambi fanno la loro parte.
Se metto in prospettiva i grandi finanzieri e banchieri, attribuendo loro la responsabilità principale, non per questo assolvo il contadino che usa i loro prodotti. La Tavola Smeraldina dice: "L'alto è come il basso e il grande è come il piccolo".
Ne consegue che si può parlare di follia collettiva, ma mentre al contadino si può applicare l'ignoranza, finanzieri e banchieri non hanno alcuna giustificazione.
Alla fine penso che abbiamo ragione entrambi. Il tuo ragionamento non esclude il mio.
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RispondiEliminaRoberto,se un bambino butta in su un sasso,questo per la legge fisica della gravità cade sciu e se lo becca in testa...puoi adurre che la ignoranza poteva salvarlo nella sua sciocchezza o meglio della legge della fisica? ...la ignoranza non è un scusante,gia come hai citato il tre volte grand (come lo chiama Sdei :-) l'alto come il basso e il grande come il piccolo....
RispondiEliminaripeto le banche e il loro potere se non ci fossero i "piccoli"risprmiatori,non avrebbero assolutamente potere.....quindi a chi addossiamo la "colpa"????
la ignoranza non ci leva di responsabilità.
Okay, l'ignoranza non ci assolve. Non assolve nessuno. E' per questo che si cerca di combatterla mediante l'informazione, il ragionamento e la logica.
EliminaPeccato che molti, sia tra i contadini che tra gli Illuminati, non vogliano ascoltare e imparare. Anzi, è quasi impossibile riuscire a convincere qualcuno, a prescindere dal suo livello culturale e dalla sua intelligenza.
Spesso la situazione è demoralizzante.
Ciao
Sperando poi che una volta informati,ci si passi alla azione,e cioè,per esempio,se usassimo meno la machina,e in genere consumassimo di meno ne servirebbe meno combustibile fossile,quindi forse non ci sarebbe bisogno di trivellare a destra e manca alla ricerca disperata del oro nero,peccato che siamo "umani"e impariamo a forza di sentire male,come al bimbo che gli dici attento al fuoco che brucia,lui se non mete il ditino e si scotta,non ascolta,eppure la informazione c'era...vedi Roberto anche per me a volte la situazione è demoralizzante,guarda la storia Argentina e dimi poi se non è giusto il detto che dice l'uomo è l'unico animale che inciampa due volte con la stessa pietra.....
RispondiEliminaciao
Ho sempre trovato assurde le file di macchine ferme in autostrada, d'estate sulla via delle vacanze. E questo, molto prima che si parlasse di crisi energetica o di caro benzina. Forse è il simbolo della nostra stupidità: guidare macchine veloci che restano imbottigliate una dietro l'altra.
EliminaPersonalmente uso la macchina tre o quattro volte al mese e solo per lavoro.
Ma, via di questo passo, forse sarò costretto a venderla e a rinunciare ai mercatini che faccio le domeniche. La gente non compra.
Roberto,non so cosa vendi al mercatino ma prima di rinunciarci,magari puoi provare col baratro...qualche volta scambio il mio lavoro con i contadini,la mia compagna dice,dovresti farti pagare ma quando dopo gli preparo della bella verdura bio della Val di Gresta,condita col olio di olive del Garda spremute e un buon vinello senza zolfiti ci ripensa !!!!!
RispondiEliminaQuelli che faccio io si chiamano mercatini dell'usato o delle pulci. Lo faccio da anni, pur non essendo un commerciante ma un privato cittadino. Non è un vero lavoro, nel senso che non puoi vivere lavorando solo 4 giorni al mese, ma è l'unico che faccio al momento.
EliminaMi sono licenziato dal posto fisso, presso il ministero della pubblica istruzione, ancora nel 2003. E da quella volta non ho mai più avuto un lavoro vero.
Sarebbe bello se Lino Bottaro mi pagasse per gli articoli che scrivo per Stampa Libera, ma al momento è solo un sogno.
Probabilmente nel mio destino c'è un futuro da barbone, perché non sono un uomo......pratico e dedicarmi al baratto, come anche ad altre cose utili per vivere, non ci sono tagliato.
Insomma, non vedo un grande futuro davanti a me.
Guarda Roberto,posso capirte benissimo,non è facile stare da qui e di là,mi spiego,quando cominci a non adatarti piu al sistema,e questo diventa sempre piu oprimente,le strade sono due o lo lasci,ma con le logiche conseguenze,e cioè diventi un barbone come dici,o quasi,e questo non è giusto,perchè ci dovrebbe essere un posto per tutti,persino per quelli "rinegati"e una garanzia di vita degna,oppure l'altra strada quella che sto facendo io adesso ( e da un po) e scendere a compromessi,dipendere il meno possibile del sistema,( io faccio un part time,lavoro 4 ore al giorno per 6 giorni) e cosi "sacrifico"solo 1/6 del mio giorno,cerco di trovare un equilibrio col capo ( capessa nel mio caso) e via,sai spesso ci penso anche io di mollare tutto e mandare tutto a fan culo,e mi vedo nella campagna argentina fuori letteralmente del mondo,vivendo solo di quello che riesco a produrre,lontano da tutto e tutti e ci penso alla Argentina perchè in quelli spazi puoi tranquillamente "sparire",è un po la mia valvola di sfogo,ma anche il mio rifugio che per il momento è mentale,ma è sempre latente e puo sempre diventare reale....
RispondiEliminaComunque secondo me,non so, è una idea,per quelli che scrivono articoli come per esempio SL,sarebbe giusto che il sito diventase a "pagamento"Bottaro si vanta sempre della quantita di persona che seguono il sito,quindi ci sarà ovviamente chi non aderira,ma ci sono persone che fedelmente seguono la pagina,e non dovrebbe essere chissa quanto,per esempio 20 euro al mese( neanche un cafè al giorno !!!),ci saranno al meno 300 persone che pagheranno,e sono gia 6000 euro,che possono essere spartiti per quei 3 o 4 autori che fanno articoli da se ( gli altri quelli che si limitano a fare copia incolla,o riscrivere da un link possono continuare a colaborare ad honorem) non so non lo trovo una idiozia e anche cosi salirebbe la qualità del sito,stimolarebbe a quelli come te che gli articoli se li cercano,sono prodotto delle loro riflessioni,o si sbatono a cercare qualcuno da intervistare,non ti sembra? e anche cosi salirebbe o meglio sarebbe un buon filtro per quelli che si divertono solo ad insultare con commenti scemi,e quelli che hanno veramente un interesse si troverebbero a "dibatere"con altri che lo fanno veramente per un sacmbio di idee e non per sfogare rabbia,risentimenti o semplicemente sprecando il loro tempo....
ciao
Vedo che anche tu hai il "sogno nel cassetto". Per te si chiama pampa argentina; per me si chiama Africa. Il tuo sarebbe un ritorno alle origini, mentre per me è solo il richiamo della natura selvaggia.
EliminaPer fortuna, c'è in noi la consapevolezza che vivere in modo selvaggio presenta grandi scomodità e abbrevia la vita. Con l'aumento della miseria planetaria, in Africa sta aumentando la criminalità. Per lo meno in Madagascar succede così.
Per ora non ci resta che andare avanti alla meno peggio e tu, rispetto a me, sei anche fortunato ad avere un lavoro.
Nel 2003 mi sono licenziato dalla scuola per un gesto ribelle d'orgoglio: non sopportavo che il giudice avesse stabilito che dal mio stipendio venisse tolta una parte da dare alla mia ex moglie. Le donne per me sono state quasi sempre fonte di dispiaceri. Almeno quelle due che ho sposato e da cui sono divorziato.
Vabbé, lasciamo stare!
Quanto alla tua idea su come fare a pagare gli autori, mi sembra molto sensata, ma andrebbe contro la filosofia di Stampa Libera di rendere il più possibile accessibile l'informazione. Mi pare che anche Paolo Barnard faccia pagare l'accesso al suo sito.
Comunque, è un vero peccato che una persona come te sia entrata in rotta di collisione con Lino Bottaro: avresti potuto dare ancora molto a Stampa Libera, ma evidentemente anche nel tuo caso si è trattato di un gesto di ribellione orgogliosa, come feci io licenziandomi nel 2003.
Ciao e grazie.