venerdì 7 luglio 2023

La mia morosa mi ruba il mestiere!


C’è gente che ha tutte le fortune. Io sto diventando matto per filmare i tassi, che mi è stato detto si trovino nei boschetti tra Iutizzo e Gorizzo, cioè a una decina di km da dove abito, e qualcuno di mia conoscenza, con una fototrappola antidiluviana – e con quella che si chiama la fortuna del principiante – riesce a filmare la volpe e il tasso proprio davanti alla porta di casa. Al primo tentativo, in una sola notte, dall’uno al due luglio. Se io fossi come tutti gli altri abitanti del mio rustico villaggio, e avessi la volpe e il tasso che di notte vengono a farmi visita, non sarei per nulla contento, pensando all’incolumità delle mie galline (che non ho), ma per fortuna, io non sono come tutti gli altri e mi sentirei onorato della visita di due fiabeschi personaggi del bosco, che sono finiti spesso nei cartoni animati, nelle storie per l’infanzia, ma ciò nonostante non se la passano bene, soprattutto la volpe, odiatissima dai miei villici compaesani. Non so che rapporti ha la mia morosa con i suoi vicini di casa, ma va specificato che viviamo in due località diverse, culturalmente e geograficamente. Lei è nella civilissima – si fa per dire – Svizzera, mentre io sono nel primitivo Friuli, e devo ringraziare il cielo se non sono ad abitare ancora più a sud, visto che la civiltà, a quanto sembra, e i perbenisti buonisti mi perdoneranno, è direttamente proporzionale alla latitudine. Almeno, finora funzionava così, ma oggi il mondo è sottosopra e molte cose sono cambiate. Tanto è vero che pure in Svizzera i grandi predatori come l’orso e il lupo rientrano spesso nelle brame venatorie della parte più primitiva della popolazione elvetica. Sono sempre loro, come in Trentino: cacciatori, montanari e villani in genere. Noi invece li amiamo, io e la mia morosa svizzera, ma migliaia di altri come noi, li filmiamo, li fotografiamo e gli diamo da mangiare, rallegrandoci quando vengono a farci visita. Siamo proprio due razze differenti: i buoni Deva e i malvagi Asura, per dirla induisticamente. 



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