giovedì 9 febbraio 2023

Gesù era un terrorista!


Ieri, su Facebook, sono stato bloccato da una certa Maria Ratti, animalista come me, perché avevo sostenuto che Gesù era un terrorista e non quell’agnellino che ci è stato rappresentato. Questa mia affermazione l’ha indottad usare l’espressione più comune su Facebook, poco offensiva, quando si vuole dar del malato mentale all’interlocutore: “Fatti curare da uno bravo!”. Se non mi avesse bloccato, sorvolando sul velato insulto, le avrei risposto che lei sta ai covidioti, che tralasciano il terreno di coltura e si concentrano solo sul virus, come quelle anime pie che dimenticano il contesto storico dell’epoca, in Palestina, e si concentrano solo sul personaggio di fantasia che vi è stato inseritoLe avrei fatto notare che gli Zeloti si ribellarono alla presenza dei soldati romani e furono da questi ultimi considerati terroristi e giustiziati sul palo. Altro che croce! Le avrei inoltre domandato se conosce il motivo per il quale nel 70 d.C. il generale Tito Flavio Vespasiano, poi divenuto imperatore, rase al suolo Gerusalemme, distruggendone il tempio. Ovvero, le avrei spiegato che Tito aveva perso la pazienza con quella colonia, dando luogo ad un’altra diaspora, dopo averne massacrato parte della popolazione. Fece esattamente ciò che ha fatto Putin, solo che quest’ultimo lo ha fatto dopo otto anni dall’inizio del genocidio dei russi del Donbass, mentre Tito ha avuto molta più pazienza. Non sopporto i dogmatici, neanche se sono animalisti, e non mi sono simpatici coloro che dimostrano di avere scarsa elasticità di mente, che per funzionare deve essere come il proverbiale paracadute, cioè aperta.

15 commenti:

  1. Concordo: il personaggio storico poi diventato Gesù non era un semplice profeta irenico, ma un vero e proprio capo militare, che fece la fine che i Romani destinavano ai ribelli pericolosi per il loro dominio.
    Per chi volesse approfondire, consiglio i libri di Luigi Cascioli, oppure, più in breve, questo post (ed il seguito):
    https://ilfenotipoconsapevole.blogspot.com/2020/10/gesu-e-la-spada-1.html

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  2. " non sono venuto a portar pace ma spada", parole pronunciate, o messe in bocca, a tal Gesù di Nazareth. Consideriamo il luogo, i tempi. Non è forse terrorismo?

    Sulla croce non mi pronuncerei, anche se l'interpretazione geovana forse la più attendibile, posto non vi era legname da sprecare, né ferro per i chiodi, ovvero molto più economico legare gli sventurati ad un palo, a volte addirittura al tronco degli alberi, ove esistenti. Peraltro non mi risultano esistenti raffigurazioni romane del supplizio in oggetto, intendo affreschi o bassorilievi datati entro il quarto o quinto secolo.....

    Dio non esiste, forse Se esistesse non avrebbe creato le zanzare, le suocere, roberto benigni (minuscolo)

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    1. Secondo me, i romani non avevano bisogno di raffigurare i pali di tortura, perché quello era il modo abituale con cui amministravano la giustizia, sopprimendo i nemici dell'impero.

      Poi, benché praticassero abitualmente sacrifici animali, non credo che avessero il culto della morte.

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  3. .... Non credo (i romani) avessero il gusto della morte.
    Sggia e profonda osservazione, da meditare.

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  4. Sul problema storico della crocefissione di Gesù, segnalo questo post con l'analisi di Luigi Cascioli (che personalmente condivido):
    https://ilfenotipoconsapevole.blogspot.com/2018/11/lenigma-della-croce.html

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  5. @ Mauro b.

    Se non sbaglio la prima rappresentazione della crocifissione di Gesù è quella sulla porta lignea di Santa Sabina a Roma del quinto secolo (vedi su Wikipedia). Santa Sabina sull'Aventino è una delle più belle chiese di Roma.

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  6. Grazie per la dritta Sergio. Comunque raffigurazione più unica che rara, a conferma di quanto asserisce freeanimals, e cioè che i romani non avevano il culto della morte.

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    1. Come i romani non avevano il culto della morte? Erano brutali e sadici, ma pare che l'orribile supplizio della crocifissione non fosse invenzione loro, ma dei cartaginesi. Tito, «delizia del genere umano», fece crocifiggere mille ebrei in una botta. E i poveri cristiani o criminali che deliziavano i romani come torce accese ... (ma l'odore acre non li disturbava?).

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  7. Avere il culto della morte significa affliggere l'umanità con milionate di immagi di poveri cristi inchiodati, san Sebastiani trafitti dalle frecce, Lorenzi in graticola, eccetera eccetera. Nessuno dice che i romani fossero pii e misericordiosi, anzi, però facevano il loro sporco e crudele lavoro, freddamente,. Memorie di Stragi a noi pervenute tramite le opere di Cesare, degli altri generali, degli storici. La nostra religione invece, comincia già malissimo, gabbandoci la pessima novella di un Cristo che si immola per lavare, mondane i peccati dell'umanità tutta, ovvero sangue detergente, poscia, in nome del predetto salvatore lavandaio, gragnuola di stragi come e forse più dei romani antichi, il tutto corroborato dalle orrende statue, dipinti, immagini eccetera eccetera. Questa è la mia interpretazione.

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    1. Citazione: "la pessima novella di un Cristo che si immola per lavare...i peccati dell'umanità"


      Se partiamo dal presupposto che il cristianesimo sia una setta eretica ebraica che ha avuto successo, se tanto mi dà tanto e se Geova era un militare crudele e vendicativo, il cristianesimo non poteva essere qualcosa di diverso, poiché il frutto non cade mai troppo lontano dall'albero.

      L'unico modo per gabbare i greci era di spacciargliela come religione di pace, così com'era nelle intenzioni di Paolo, vero fondatore di questa setta che poi si sarebbe ingigantita al di là di ogni aspettativa.

      Perciò i giudei ci odiano, ci invidiano (e ne vediamo le conseguenze ancora oggi, soprattutto oggi), perché gli abbiamo portato via la ribalta, il monopolio, il business.

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    2. @ Mauro b.

      Dici bene. Come ho scritto oggi nel blog di Lumen è davvero stupefacente, incredibile che anche gente intelligente abbia potuto credere a simili panzane. Se togli il peccato originale (quando e dove avvenne? Diecimila o cinquantamila anni fa o quando apparve l'h. sapiens sapiens?) tutto il cristianesimo non ha senso, l'opera di redenzione del figlio di Dio non essendo necessaria. Recentemente un prete ha detto che la storia del peccato originale è un falso, una balla. L'opinione di un pretonzolo soltanto? Io credo che anche Bergoglio lo pensi (e anche che sia ateo), ma evidentemente non può dirlo, non può ancora dirlo. Stanno preparando la religione universale con qualche dogma (l'esistenza di Dio) e i riti (le Giornate di questo e di quello, partecipazione obbligatoria).
      P.S. Però i San Sebastiani trafitti di frecce mi piacciono: sarò un sadico? I crocifissi invece mi scocciano, devono farci sentire colpevoli (è morto per noi, per colpa nostra, e che morte). Ma poi è risorto tertia die, una commedia o pagliacciata da quattro soldi. Per i protestanti la commemorazione più importante è il venerdì santo, per i cattolici è o dovrebbe essere la resurrezione, evento gaudioso.
      Se invece del crocifisso colpevolizzante i cristiani avessero adottato il simbolo della resurrezione (per es. un sole radiante) forse avremmo avuto una religione più umana o meno assassina.

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    3. Poscritto. Nemmeno i geni o le persone intelligenti possono sottrarsi allo Zeitgeist, lo spirito di un'epoca, ovvero le idee correnti che sono come l'aria che si respira: praticamente impossibile o estremamente difficile contrastarle - oltre che pericoloso! Oggi negare l'esistenza di Dio in occidente è idea corrente, appunto il nostro Zeitgeist, non ti crea problemi, ormai sono un po' tutti o quasi non credenti, preferiscono una buona vita qui e ora. Però ci sono ancora tanti, troppi pazzi decisi a farti a pezzi se offendi il profeta.

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