mercoledì 1 febbraio 2023

Il potere della condivisione


Testo di 
Eirik Duke

C'era un contadino che coltivava mais di ottima qualità. Ogni anno vinceva il premio per il miglior mais coltivato. Un anno un giornalista lo intervistò e imparò qualcosa di interessante su come lo coltivava. Il giornalista scoprì che il contadino condivideva i semi del suo mais con i suoi vicini.

“Come puoi permetterti di condividere i tuoi semi di mais migliori con i tuoi vicini, quando ogni anno entrano in competizione con il tuo mais?”_ chiese il giornalista.

“Perché, signore”_ disse il contadino _”non lo sa? Il vento raccoglie il polline dal mais in maturazione e lo fa roteare da un campo all’altro. Se i miei vicini coltivano mais inferiore, l’impollinazione incrociata degraderà costantemente la qualità del mio mais. Se voglio coltivare del buon mais, devo aiutare i miei vicini a coltivare del buon mais.”

Così è con le nostre vite. Chi vuole vivere bene e in modo significativo deve contribuire ad arricchire la vita degli altri, perché il valore di una vita si misura in base alle vite che tocca. E chi sceglie di essere felice deve aiutare gli altri a trovare la felicità, perché il benessere di ciascuno è legato al benessere di tutti. Chiamatelo potere della collettività. Chiamatelo principio di successo. Chiamatelo legge della vita. Il fatto è che nessuno di noi vince veramente, finché non vinciamo tutti!

3 commenti:

  1. Una bellissima storiella, edificante ed istruttiva.
    La quale però (volendo metterci un pizzico di cinismo), dimostra che anche la generosità, per funzionare bene, non deve essere fine a se stessa, ma avere un senso per entrambe le parti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Al di là del giudizio morale, a livello pratico è meglio avere attorno a sé degli alleati piuttosto che dei nemici.

      Elimina
  2. Senza alcun dubbio. Hai detto una sacrosanta verità.

    RispondiElimina