Alien gossip

Non c’è niente di meglio, in questa estate assolata e siccitosa, che starsene sotto un ombrellone leggendo la Settimana Enigmistica o le diatribe ufologiche che si trascinano dal febbraio scorso.

Se della vera natura degli alieni non potremo sapere mai niente di preciso, della natura umana possiamo scoprire molte cose interessanti, nel momento in cui due schieramenti contrapposti si danno battaglia virtuale su internet, come esemplificato dai ragazzi della Via Paal.

Come i sei personaggi pirandelliani erano in cerca d’autore, così ci sono personaggi reali dietro anonimi nick name, che cercano unicamente la rissa e l’unica scelta che esercitano è una sorta di specializzazione su temi scottanti.

Ci sono infatti troppe analogie tra i debunkers che denigrano i fratelli Rosario e Antonio Marcianò, sulla questione delle scie chimiche, e i debunkers che denigrano il professor Antonio Chiumiento, sulla questione dell’alieno di Mortegliano.

Se siamo tutti consapevoli che Paolo Attivissimo è pagato per orchestrare attacchi informatici nei confronti del titolare di Tanker Enemy, possiamo dedurre che non sia solo, in questa attività di depistaggio, e che si avvalga di collaboratori parimenti stipendiati.

Io non so nulla di come funzioni l’ingaggio di tali cibernauti prezzolati, ma dal tempo e dall’impegno che ci mettono posso ricavare l’idea che non lo facciano gratuitamente, in virtù del proverbio che dice: “Nancje il cjan a mouf la code par nuje” (neanche il cane muove la coda per niente).

Voglio premettere che, come mia abitudine, anche qui farò nomi e cognomi degli interessati e se ciò dovesse dar luogo a qualche denuncia nei miei confronti, per diffamazione a mezzo stampa, che gl’interessati s’accomodino!

Mi fanno un piacere, un piacere di tipo maieutico.

Dei collaboratori di Paolo Attivissimo, che sono di due tipi, abbiamo parlato molte volte. Di quelli che stanno tuttora diffamando l’ufologo di Porcia non ho mai parlato e ora è arrivato il momento di farlo.

Wasp, al secolo Angelo Nigrelli, dice che Attivissimo, che non ha mai conosciuto di persona, è pagato, in quanto giornalista, da chi gli affida l’incarico di andare a caccia di “bufale”. Così infatti Attivissimo ama definirsi: cacciatore di bufale. Dunque, un signor X, che sborsa i denari a Paolo Attivissimo esiste.

Ma degli altri è difficile dire se siano su libro paga di qualche ministero civile o militare. Non basta il tempo e l’impegno da essi profusi a catalogarli come depistatori professionisti, giacché potrebbero appartenere alla seconda categoria, altrettanto ferale.

La prima è, per l’appunto, quella dei professionisti, mentre la seconda è quella degli entusiasti dilettanti e il tempo e l’impegno che ci mettono, lavorando a fianco dei professionisti, può essere considerevole, se sono disoccupati o se vivono di rendita. Ma anche se hanno un lavoro, si fionderanno, appena possibile, al computer, per dare il loro contributo agli attacchi nei confronti del “nemico”.

Sul versante ufologico, che ho seguito più approfonditamente, non sono riuscito ad identificare un capo paragonabile ad Attivissimo, ma mi sono fatto un elenco mentale di personaggi in cerca di rissa, ben preparati e altrettanto agguerriti.

Le mie frequentazioni di certi siti sono durate poco perché uno degli scopi dei depistatori è quello di stancare l’avversario e anche se io mi sono sempre mostrato ragionevole e aperto al confronto, sono sempre stato visto come un nemico e quindi attaccato con insulti e pesanti apprezzamenti.

La cosa dura da febbraio.

Per un periodo ho controbattuto alle obiezioni di un certo Insider, frequentatore assiduo di Ufoonline. Alla fine me ne sono andato.

Poi ho risposto alle obiezioni di alcuni utenti del forum Facebook di Mistero Bufo, rubrica di Flavio Vanetti sul Corriere della sera. Anche da lì me ne sono andato irritato e voglio citare un utente in particolare, un certo Pier Giorgio De Feudis (non si può mai sapere se il nick name corrisponde al vero nome anagrafico).

Infine, in questi ultimi giorni, ho partecipato ad alcuni botta e risposta sulla bacheca Facebook di un utente che si firma Marsian di

 Mortean, su cui scrive anche Michele Menegoz, che mi aveva a suo tempo bannato dal suo forum, e una certa Giovanna Puiatti, anche lei divenuta acerrima nemica di Antonio Chiumiento. Qui vediamo gli avatar del Marsian e  della Puiatti.

A tutti loro ho più volte chiesto un appuntamento per intervistarli, ma Giovanna Puiatti mi disse subito di no, facendomi capire grazie al metalinguaggio che non cerca la verità ma la rissa e che preferisce rimanere lontano da qualsiasi elemento perturbatore del suo astioso universo.

Anche al Marsian di Mortean, di cui ignoro le generalità e di cui sono “amico” su Facebook, ho chiesto più volte un incontro, ma mi ha sempre accampato scuse.

Michele Menegoz invece l’ho conosciuto di persona, per puro caso e, dal vivo, non sembra un cattivo ragazzo, mentre via internet, oltre ad avermi bannato, sembra più grintoso e antipatico. Anche lui ce l’ha a morte con Chiumiento.

Sul perché Giovanna Puiatti e Michele Menegoz odino così visceralmente l’ufologo di Porcia, c’è una spiegazione: il risentimento.

Sembra che il professor Chiumiento abbia il dono di crearsi un sacco di nemici. Infatti il Menegoz e la Puiatti sono due suoi ex collaboratori. Mi viene in mente il re Mida, che faceva diventare oro tutto ciò che toccava, mentre molti di coloro che cominciano a collaborare con Chiumiento dopo un po’ diventano suoi nemici giurati.

Se è riprovevole il fatto che due persone, che non si nascondono dietro un nick name ma che ci mettono la faccia, dedichino tante energie a combattere l’operato dell’ufologo, è altrettanto imbarazzante il fatto che Chiumiento generi così tanti nemici.

La giustificazione nel suo caso è che forse non se ne rende conto, giacché il suo egocentrismo lo porta infantilmente a considerarsi al centro dell’universo e a vedere il prossimo in maniera manicheistica, dividendo gli altri in due categorie ben distinte: amici e nemici.

Della serie: chi non è con me è contro di me!

In questo modo, voler tenere nascosti i testimoni, in nome della privacy, non è l’unico madornale errore che Chiumiento commette, perché l’altro grosso errore è che respingendo critiche e accuse come se fossero mosche fastidiose, da’ l’idea di non voler confrontarsi con tesi contrarie e rafforza il sospetto che si sia inventato tutto.

I debunkers hanno buon gioco ad insistere sulla fallacia di quanto da lui affermato e invece di risolvere le questioni con il confronto pluralistico delle idee, schiaccia un pulsante e banna il disturbatore con un clic.

Troppo facile!

Del resto, è anche troppo umano e pure Michele Menegoz lo fa, mentre gli altri debunkers e gli altri finti siti ufologici usano la tecnica dello sfiancare l’avversario fino a spingerlo ad andarsene da solo.

Ché tanto loro non hanno fretta e lo stipendio gli arriva lo stesso. Poi, per giustificarsi, tireranno fuori la storia della tolleranza voltairiana e così penseranno di cavarsela.

Al Marsian di Mortean ero riuscito a strappare la promessa di un incontro, ma dopo che avrà letto questo articolo si guarderà bene dal mantenerla e probabilmente mi cancellerà dalle sue “amicizie” su Facebook.

Poco male!

Poiché anch’io sono un personaggio pirandelliano, invece di andare in cerca della rissa, vado in cerca di un articolo da scrivere e se gli intervistati latitano, non per questo mi astengo dallo scrivere ciò che mi sembra meritevole di essere scritto.

La signorina Puiatti, laureata all’università di Padova, mi ha addirittura minacciato, avvisandomi di stare attento a non mettermi contro di lei. Vi sembra un modo di comportarsi fisiologico o patologico?

Che le donne possano diventare cattive come le mosche d’estate è possibile, ma finché rimaniamo nel mondo virtuale di internet l’unica cosa negativa che mi può capitare è l’amarezza che ne deriverebbe dall’essere insultato.

Se poi la signora Puiatti Giovanna sia anche in grado di uscire da internet e venire nel mondo reale a bruciarmi la casa o a bucarmi le ruote della macchina, non so.

A Chiumiento uno strano incidente d'auto è successo, subito spiegato sarcasticamente dai detrattori come un incidente casuale. Ma sono tutte casuali le morti degli ufologi in USA e in Gran Bretagna?

Poi c’è Michele Menegoz che si scoccia perché io continuo a insistere parlando di depistaggi e di servizi segreti. Ma me li sono inventati io i servizi segreti? Le stragi di Stato e la strategia della tensione sono forse frutto della mia fervida fantasia?

L’affermazione dell’autore de “Il mistero dei cerchi nel grano”, Michael Hesemann, secondo cui fin dal 1991 l’esercito inglese, con l’appoggio del Vaticano, ha dato inizio ad operazioni di denigrazione e disinformazione, è forse frutto della fantasia malata del ricercatore tedesco?

Tutti gli articoli sulle principali riviste ufologiche, “X Times” e “UFO Notiziario”, in cui si parla delle interferenze dei militari negli avvistamenti e negli incontri ravvicinati, sono per caso pura invenzione?

Pura “fuffa” come amano dire i disinformatori?

Ecco un altro punto in comune tra debunkers delle scie chimiche e dell’IR3 di Mortegliano: la parola fuffa.

E’ dai piccoli dettagli che spesso si capiscono molte cose.

Concludo questa parziale disamina delle ultime discussioni internettiane sul caso di Mortegliano, con un apprezzamento nei confronti del Marsian di Mortean, non tanto per avermi promesso un incontro, che non ci sarà, ma per la moderazione e la ragionevolezza che si vede nei suoi commenti.

Il fatto che non si conosca il suo vero nome e che, in caso d’intervista, richieda l’anonimato, non depone a suo favore, perché tra gli sbirri esiste la figura del poliziotto buono e del poliziotto cattivo. Di modo che, lui potrebbe essere quello buono, mentre la testosteronica Giovanna potrebbe essere quello cattivo.

I detrattori accusano Chiumiento di non volersi confrontare, ma anche loro non è che siano disponibili in tal senso, più del professore.

Se in futuro qualcuno di loro (non ho parlato di un certo D.S. che dice di essersi trovato sulla rotonda di Mortegliano alla stessa ora e di non aver visto nulla d’insolito) dovesse rendersi palese e concedermi un’intervista, allora potrò anche cambiare opinione nei loro confronti.

Al momento per me restano – e sono loro che lo vogliono – semplici disinformatori prezzolati. O con altre forme di gratificazione per me inconcepibili. Del resto, non posso sapere tutto e la psiche umana è forse il mistero dei misteri.

Dal vostro corrispondente da Magonia, anche per oggi è tutto.