Fonte: Inews24
Ormai è una lotta senza quartiere quella tra gli immigrati che
stanno invadendo il nostro Paese e i cittadini italiani e le forze
dell’ordine che cercano, senza l’aiuto del Governo, di gestire
questa orda di persone che spesso si rendono protagoniste di gesti
assolutamente illegali. In Italia nell’ultimo anno sono stati circa
centomila i profughi che sono arrivati in Italia, contro gli 8mila
della Spagna e i 4mila della Grecia. Un esodo che non conosce confini
e che ormai sta assumendo dei contorni da tragedia, sia per i
cittadini italiani che, in piena crisi economica, si trovano a dover
fronteggiare anche questo problema, sia per gli stessi immigrati che
vivono in situazioni di degrado assoluto. Ed a tutto questo ora si aggiunge anche il terrore che ogni
cittadino d’Europa e quindi italiano deve avere quotidianamente per
il pericolo del terrorismo islamico, che ormai da anni prepara
attentati in giro per il nostro continente, forse aiutato
involontariamente dal alcune organizzazioni non governative.
Parole dure di questi immigrati ospitati a Torino, dove da qualche
tempo è scoppiato un vero e proprio caos. Lo scenario è l’ex
villaggio olimpico di Torino, dove vanno di scena tafferugli tra
immigrati e residenti. Su LiberoQuotidiano.it leggiamo questa notizia che ha dello
sconcertante: A scatenare la rabbia dei quasi 1.500 migranti, di cui
molti clandestini, sono state tre bombe-carta lanciate contro le
palazzine del Moi in cui abitano.
“Ci insultavano: venite giù scimmie, venite giù bastardi –
accusano gli immigrati, secondo quanto riferisce La Stampa. E poi ci
sono stati gli scoppi e noi abbiamo pensato che stavamo per morire
tra le fiamme e le bombe. Ma qualcuno è sceso lo stesso. E quelli
hanno continuato ad insultarci”. Siamo nulla per questa città – spiega un ragazzo del Camerun -.
Siamo nel mirino di gente che non capisce che anche noi siamo ragazzi
e vorremmo una vita decente”. La situazione potrebbe degenerare ancora di più. “Voi
italiani adesso dite ai vostri figli che non siamo cani. Teneteli
tranquilli, perché la nostra pazienza prima o poi finirà. E allora
anche noi andremo a prendere latte di benzina da lanciare contro le
vetrine”, è la minaccia di un giovane africano. Parole che sembrano venire fuori dalla legge del taglione: “Un
morto nostro, un morto degli altri”.
Ci faranno davvero andare a votare?
RispondiEliminaO troveranno sempre una scusa per rimandare a tempo indeterminato? Vincerà la parte giusta? O ci saranno dei brogli? Se anche vincerà la parte giusta riuscirà a fare qualcosa per davvero? Dovremo pagare e con il nostro sangue!