Testo di Emanuele Corbani
L'articolo non ipocrita che attendevo da qualche giorno. Sarebbe folle pretendere che i
ventenni concepiscano il viaggio come Bruce Chatwin "In
Patagonia" , ma è altrettanto folle chiudere uno (o due)
occhi su questo tipo di turismo. E' diffuso, costruito, ampiamente
documentato, fondamentalmente accettato dalle famiglie con un
sorrisetto "speriamo vada tutto bene" e spietatamente
trasformato in business da almeno 20 anni. I voli low cost hanno
solo fatto esplodere il fenomeno: al prezzo di una mediocre cena
compro un biglietto aereo. A questo punto viaggiare può anche avere
il solo scopo di frapporre un migliaio di km tra me e le regole del
vivere sociale e del buon gusto che a casa rispetto e magari
stigmatizzo negli altri, pena di essere considerato un 'rottamone' ,
come diciamo a Spezia. E quindi turismo etilico-testosteronico in un
carnaio di lingue, nazionalità, abitudini - il binge-drinking
nordico - dove la probabilità di trovare sulla propria strada
"quello sbagliato" cresce statisticamente in modo
esponenziale. Fino a far diventare normale prima il vedere gente
riversa nel vomito e passare oltre, poi il filmare la rissa, tanto ce
n'è una ogni mezz'ora. L'omicidio secondo me a questo punto era
solo l'ultimo, tragico e prevedibile step che si sperava di non
raggiungere mai.
Quello che e' accaduto a quel ragazzo e' la copia di quello che state subendo in Italia,siete in ginocchio,e' inutile fingere di essere vivi quando ci si comporta da morti
RispondiEliminaLa cosa si è ripetuta a Jesolo , anche se non c'è scappato il morto.
EliminaGli italiani sono in ginocchio e a pestarci sono i nostri governanti.
Un capolavoro sionista di mistificazione.