Fonte: Wikipedia
I media hanno riportato anche casi di "operazioni
mediatiche", sviluppate durante l'operazione "Piombo Fuso", in collaborazione
tra le ambasciate israeliane e le comunità ebraiche in occidente,
con lo scopo di aumentare i consensi nei confronti di Israele nelle
nazioni dove queste risiedevano. A fine gennaio Ynetnews (la
versione online in lingua inglese del Yedioth
Ahronoth, il quotidiano più letto di Israele) ha dato notizia
che il Immigrant Absorption Minister of Israel (il
ministero dell'immigrazione) avrebbe reclutato un "esercito di
bloggers", sia tra gli ebrei immigrati di recente (il 60%), sia
tra gli ebrei residenti all'estero, con lo scopo di migliorare
l'immagine di Israele in internet (siti web, blog, social
network, ecc.). Secondo quanto riportato nell'articolo le persone
contattate sarebbero più di 1000, di cui 350 in grado di parlare
russo, 250 inglese, 150 spagnolo, 100 francese e 50 tedesco; oltre a
queste sarebbero presenti persone in grado di parlare anche
portoghese, svedese, olandese, italiano, rumeno, ungherese, polacco,
greco, bulgaro, danese, turco-persiano, arabo e cinese. Il direttore
del dipartimento di relazioni pubbliche del ministero ha affermato
anche che verrà previsto l'uso di questi anche oltre l'immediato
periodo post-conflitto.
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