martedì 14 novembre 2017

Gli americani hanno messo in salvo i loro mercenari dell’ISIS


Testo di Paolo Sensini


Ora è ufficiale: centinaia e centinaia di tagliagole dell'ISIS sono stati messi in salvo a Raqqa delle Forze democratiche siriane (SDF), guidate dai guerriglieri curdi dello YPG. In pratica le forze sponsorizzate da Stati Uniti e Israele, mentre erano in procinto di «liberare» la capitale del Califfato, hanno portato i combattenti jihadisti negli ultimi territori ancora in mano allo Stato Islamico, nella provincia di Deir ez-Zor, da dove hanno poi imboccato le vie di fuga tra Siria e Turchia. Il convoglio partito da Raqqa, che si snodava per sei chilometri e mezzo, era composto da 45 camion, 13 pullman e un centinaio di veicoli dell’ISIS stipati delle loro armi e con a bordo 3500 familiari. Sui bus c’erano anche molti combattenti stranieri, compresi diversi «francesi» e «belgi» con le cinture esplosive addosso, che hanno «minato tutti i mezzi» per farli saltare in aria nel caso l’accordo non fosse stato rispettato. 

Alle trattative fra capi dell’ISIS e le SDF hanno assistito anche rappresentati della Coalizione a guida americana che ha addestrato e armato i guerriglieri curdi e i loro alleati. I curdi, rivela l’inviato della BBC Quentin Sommerville, avevano promesso «migliaia» di dollari ai conducenti dei pullman e dei camion perché «mantenessero il segreto». Invece gli autisti non sono mai stati pagati e ora hanno raccontato tutto all’inviato dell’emittente. Chissà se dopo il lutto collettivo per l'esclusione dell'Italia dai prossimi mondiali, qualche media si ricorderà di comunicare la notizia agli spettatori.

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