Fonte: La Repubblica
Un esercito di persone perfettamente verosimili. Ma mai esistite.
Le ha prodotte un sistema d'intelligenza artificiale sviluppato dal
produttore di chip statunitense Nvidia perfezionando un algoritmo che
sfrutta una tecnica battezzata Gan, che sta per "Generative
adversarial network", già utilizzata lo scorso giugno per una
prima dimostrazione. Si tratta di un generatore di immagini ora in
grado di partorire scatti estremamente realistici di persone
inesistenti. Nella Gan due reti neutrali sono messe
a confronto l'una con l'altra. Una funziona come un algoritmo
generativo, l'altra ne mette in discussione i risultati,
spingendo a un miglioramento dell'esito finale. Come modello
dimostrativo Nvidia ha sviluppato una soluzione che attinge a un
database di oltre 30mila scatti di persone famose come attori e
cantanti per produrre immagini di persone inesistenti ma del tutto
credibili. La novità è che non si tratta di un lavoro d'inventiva
umano né di sofisticazioni grafiche manuali ma appunto del risultato
che due reti neurali hanno ritenuto più verosimile in un confronto
continuo fra di loro. Fino a sviluppare immagini di "qualità
mai vista", spiega la squadra di ricercatori dell'azienda in
un paper dedicato
in cui è coinvolto anche un autore della Aalto University.
C'è anche un video che
immortala il sistema in azione, in grado di sfornare volti verosimili
e - secondo il sito Futurism - "misteriosi".
In buona sostanza, e basta scorrerle per rendersene conto, se non si
è a conoscenza che quelle facce sono state sviluppate da un dialogo
fra intelligenze artificiali le si potrebbe serenamente scambiare per
vere. Non si tratta d'altronde del primo caso che mescola le carte
fra realtà effettiva e artificiale, dal WaveNet di Google
DeepMind, che mima perfettamente la voce di un essere umano, al
sistema della startup Lyrebird a
cui basta un minuto di campionamento per riprodurre il vostro
timbro.
Non solo volti. L'algoritmo è perfettamente
in grado di realizzare immagini verosimili e in alta risoluzione di
scenari, contesti e oggetti. Anche se in questo caso commette
ancora qualche errore. Di queste fake pictures c'è
già un commercio: una startup di nome Mad Street ne sta vendendo a
una catena commerciale nordamericana per rimpiazzare immagini di
abiti sui propri siti. C'è solo da immaginare cosa si potrebbe fare
con immagini tanto realistiche di volti umani.
Gabriella Gavin: Con questa tecnologia confezionano "bot"di profili falsi che si infiltrano ovunque nei nostri profili da cui
possono spiare e interagire come vere coscienze pensanti che si
esprimono con pensieri "digitalizzati" logico razionali.
Inoltre, un metodo per generare documenti di identificazione falsi per
i corrieri del traffico illecito. Uccidere persone chiave, renderle
irriconoscibili e lasciare documenti falsi nei loro vestiti per
depistare indagini. Documenti falsi per atti di terrorismo facendo
ricadere la colpa su identikit irrintracciabili. Quante cose possono
fare senza destare il minimo sospetto infilando tra le crepe del muro
di silenzio qualche Coppa dei Campioni alternando i capricci di Trump
con la nostra demagogia politica commissariata al fine di fare tutti
fessi.
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