Il passaggio alla zona arancione è stata e sarà molto probabilmente una mazzata fortissima sulle nostre imprese umbre. Vi spiego il perché. Qualche giorno fa mi ha contattato un piccolo commerciante che vive e lavora in un altrettanto piccolo comune. La sua è un’attività storica, il suo nome è punto di riferimento per tanti cittadini di tutta la Regione. Con le lacrime agli occhi mi ha chiesto un aiuto per scrivere una lettera indirizzata a banche e fornitori. Dovrà chiedere loro di aspettare. Gli incassi sono quasi a zero e da oggi la situazione si aggraverà ulteriormente. Non sono previsti ristori per chi lavora nelle zone arancioni e la cui attività non viene chiusa. Non gli era mai capitato di doversi umiliare così, in decenni di onesta professione. Ha paura di non farcela. Teme per la serenità della sua famiglia e spera che nessuno gli tocchi la casa. Aveva ricominciato a sperare questa estate. Dopo settimane di chiusura la bella stagione aveva portato tanti turisti in Umbria e il suo negozio sembrava reagire bene a una stagione comunque difficile.
giovedì 12 novembre 2020
L’astuzia dello Stato assassino che evita di rifondere i danni
L’ultimo DPCM ha rimesso di nuovo tutto in discussione e stavolta le prospettive sono addirittura peggiori. Molti negozi, nelle zone arancioni, possono rimanere aperti. E questa può sembrare una buona notizia. E invece no. Non lo è. Sono vietati gli spostamenti tra Comuni, questo vuol dire poter contare solo ed unicamente su clienti locali. Una beffa per chi opera in piccoli paesi e nelle zone rurali più remote del nostro territorio. E l’Umbria ne è piena. Siamo una Regione piccola fatta di piccole realtà. E se non hai il negozio chiuso per decreto, non hai diritto ad alcun ristoro. Un’ingiustizia vera. Una sperequazione di trattamento tra commercianti che affrontano lo stesso identico dramma. Aperti ma con le casse chiuse. E vuote.
Chi ha l’onere di scrivere i provvedimenti dovrebbe valutare tutte le possibili conseguenze, verso ogni categoria. Vanno fatti dei distinguo, l’Italia non è solo grandi centri urbani, non è solo città. Densità della popolazione, morfologia del territorio, distribuzione delle attività economiche, sono tutti parametri che devono essere presi in considerazione, altrimenti la fine dei piccoli imprenditori sarà inevitabile. E con essa il destino di migliaia di famiglie. E inutile girarci intorno: i lockdown, pure se soft, come qualcuno li definisce, determinano un arresto dei consumi. Aperti o chiusi, i negozi non incassano. Se non vogliamo un esercito di disoccupati con i debiti sulle spalle, attiviamoci per sostenere tutte le attività. Il dramma economico non colpisce a zone.
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Preoccupazioni condivisibili. Piccola regione, frammentata in una miriade di borghi e borghetti. Artigianato, agricoltura di nicchia, turismo tradizionale, turismo religioso. Non si batte più un chiodo. Pregare San Francesco? Santa Chiara? I santi e le sante fanno solo il minimo sindacale. Qualche miracoletto all'inizio, tanto per essere elevati alla gloria degli altari. Poi se ne sbattono le balle...
RispondiEliminaTosto che Conte e'un Delinquente che passera'alla storia per averci Portato alla rovina facendoci fallire completamente Leggevo pure che conte veniva definito come un curatore fallimentare !
RispondiEliminaa parte che l' Italia dal 1945 e' già fallita, per 10 anni giravate con le AM Lire carta straccia che neanche al monopoli ve la cambiavano ora l'Italia di Oggi e'una colonia che dipende in tutto e per tutto dal buon volere degli americani che a loro volta dipendono Dagli ebrei padroni di tutto,
l'Italia dal 1945 non si e'piu rialzata e'ritornata ad essere il nome di una localita'geografica e non una nazione!
ora siete diventati una colonia estiva un polo d' attrazione turistico punto,
non avete nessuna autonomia non avete una moneta propria non avete un esercito hanno tolto la leva e sopratutto siete sotto occupazione con 120 basi americane,
la cialtronata del Coronavirus ha attecchito così bene in spagna Francia italia e Inghilterra oltre che in America x una semplice Ragione xche'qui i governi sono per la quasi totalita'in mano ai massoni,in Francia sono nati gli alumbrados in Francia c'e*la sede de Grande Oriente massonico mondiale in Inghilterra perfino la Regina e massone in iTalia non ne parliamo in America tutti i presidenti sono stati massoni questa Cialtronata e'stata messa su dai massoni su disegno e mandato Ebraico chi paga comanda! Sempre! E gli unici che hanno i soldi sono gli Ebrei chi si mette contro di loro perde tutto può andare a scuola di miseria il giorno dopo
Più o meno lo sapevamo, ma comunque grazie per il sunto della situazione.
EliminaCerchiamo di essere positivi, nonostante tutto.
Altrimenti, cadiamo in depressione.
Che crepino tutti i ristoratori! Hanno sbagliato mestiere. Sono inessenziali. Quel grassone obeso di Vissani, la peggiore pubblicità del suo ristorante, si lamenta perché il suo ristorante è chiuso e i suoi dipendenti non non hanno ricevuto la cassa integrazione. E chi se ne frega! Anch'essi hanno sbagliato mestiere. Che la gente impari a mangiare in casa e a non buttare soldi nei bar dove fare colazione e aggregazione. Sono degli untori. Gente improduttiva. Nei ristoranti ci si rovina la salute perché usano intrugli e cibi eleborati che danneggiano l'organismo. Il sale è nemico delle arterie e perciò del cuore.
RispondiEliminaL'uomo è un animale sociale: perché andare contro la sua natura?
EliminaIo non mangio italiano da anni e anni causa distanza geografica ma se si toglie il made in italy dei suoi ristoranti vi rimane solo il settore del Lusso e visto il momento poco brillante mi sa che potete dichiarare bancarotta" sbrodolenta " come l'Argentina, le piace come idea prof melis.? Guardi che la sua pensioncina va a farsi fottere glielo posso garantire al 100 % di certo si dimezza in un batter d'occhio ae forse magari gliela fregano del tutto proprio i suoi amici rabbini si ricordi che loro sono i proprietari dei pawn shop di tutto il mondo sanno come ridurvi alla fame in 5 minuti, si dovra'cibare come il conte ugolino
RispondiEliminaLe pensioni e gli stipendi degli statali salteranno subito dopo il fallimento degli imprenditori.
EliminaMi permetto di dissentire!
EliminaPensioni e stipendi dei parassiti statali,nn finiranno con il fallimento degli imprenditori,i soldi necessari per fare stare buoni gli italici, verranno versati da chi lucra sulla situazione.
Nn c'è via di scampo,almeno che nn si riesca a fare nascere dei forti e coraggiosi attributi,prima di essere definitivamente crastati.
Può essere che tu abbia ragione, dato che il denaro si crea dal nulla, ma se c'è una verità nascosta nei proverbi, ascolta questo:
Elimina"L'amore fa fare i salti, ma la fame li fa far più alti".
Quando gli imprenditori e il ceto medio saranno ridotti alla fame, scateneranno una guerra contro lo Stato e gli statali, pensionati e forze dell'ordine compresi, che non ce ne sarà per nessuno.
Scorrerà sangue per le strade, come del resto vogliono gli Illuminati.
Lei qui dovrebbe chiedermi scusa per il lurido commento che mi ha inviato nel mio blog e che mi sono ben guardato dal pubblicarlo. I ristoranti non sono imprenditori. Vero imprenditore è colui che produce. Io potrei essere considerato improduttivo solo a condizione che siano improduttive le Università dove ho insegnasto dall'età di 24 anni sino ai 70 anni. Tranne che l'insegnamento di filosofia sia ritenuto improduttivo. Qualche volta domandai agli studenti perché il mio stipendio fosse di molto superiore a quello di un netturbino nonostante si possa vivere senza filosofia mentre non si può vivere senza netturbini. Non seppero rispondermi. Risposi io dicendo che la società premia maggiormente il lavoro intellettuale rispetto a quello manuale. Io ero in condizioni di sostituire SUBITO un netturbino mentre un netturbino non poteva essere in condizioni di sostituire me. Chiaro?
EliminaAd evitare equivoci intendevo riferirmi a Sed Vaste (che farebbe meglio ad apparire con nome e cognome, come faccio io). Le mie lezioni di storia della filosofia non erano mai scisse da lezioni di storia della scienza perché la filosofia scissa dalla vera conoscenza, che è quella scientifica, può dire solo corbellerie metafisiche. Fantasia che galoppa. Ed entrando in questioni di morale e diritto ho cercato sempre di dimostrare che tutte le dottrine morali e giuridiche sono intrise della malattia MORTALE della Terra che è l'antropocentrismo se non si fa riferimento al DIRITTO NATURALE, che, in quanto naturale, non può essere solo della natura umana. E' questo il mio argomento VITTORIOSO che condanna l'impostura umana. Per questo sono stato studioso anche della biologia evoluzionistica essendo autore di un testo di 415 pagine intitolato "Biologia e filosofia. Origine della vita ed evoluzione biologica. Casualià e necessità". Vi ho esposto il pensiero di tutti i maggiori studiosi mondiali della biologia evoluzionistica. Sono vegetariano dall'età di 10 anni, quando vidi dei buoi correre impazziti dopo essere fuggiti dal mattatoio che allora si trovava in una via centrale di Cagliari. Rimasi choccato. Come si vede si può arrivare alla vecchiaia senza fare gli impostori, che sono tutti quelli che mangiano cadaveri ma non avrebbero mai il coraggio una volta nella vita di ricavarsi da sé la bistecca uccidento, dissanguando, spellando e squartando il cadavere di cui si cibano. Disse bene Plutarco (De esu carnium) che i cuochi sono "pasticceri di cadaveri".
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