Impietosirsi per un piccione?

 

Fonte: Jole Dessi

Un piccione utilizzato per l’esperimento con la vista dimezzata.

È stato recuperato nella zona fra la Puzzolente e il Cisternino.

L'Animale ha un occhio chiuso con un tappo e sulla schiena ha un geo-localizzatore: è un esperimento dell’università di Pisa. Ovviamente gli animalisti protestano. L'occhio destro è stato chiuso con un tappo grande quasi quanto la testa dell'animale. Sulla schiena una sorta di "zainetto" che in realtà è un Gps, un geo-localizzatore che segue la rotta del volatile ovunque vada a finire.

Si tratta di piccioni utilizzati dall'Università di Pisa per un esperimento sull'orientamento in volo. Alcuni esemplari sono stati portati all’ ospedale Lipu al Cisternino, altri sono stati raccolti da cittadini nella zona fra il Cisternino e la Puzzolente.

Da questi ultimi è partita la segnalazione al Tirreno corredata da fotografie.


 

Fa veramente dispiacere, affermano gli animalisti Diego e Franco, vedere degli animali trattati come "cavie" per non sappiamo quali altri esperimenti.

Noi sappiamo molto bene che i vivisettori ci tengono molto a fare un netto distinguo tra vivisezione e (come preferiscono definirla) sperimentazione Animale.

In realtà, queste pratiche sono aberranti perché in ogni caso mutilano e torturano esseri senzienti.

Ancora una volta viene demolito il loro goffo tentativo di ripulire l’immagine che presentano al mondo.

Questo è il commento di un vivisettore, valutate voi:

"Sono 50 anni che si compiono studi sull'orientamento dei colombi viaggiatori a Pisa e questi studi hanno portato ad importantissimi risultati in questo ambito, in cui l'Università è all'avanguardia.

E mi fanno ridere gli animalisti-Veg-complottisti che si scandalizzano per un colombo con una benda sull'occhio ed un GPS sulla schiena e mi fanno arrabbiare ancora di più i giornalisti o presunti tali che hanno il coraggio di definire questo un cyborg.

Detto questo, tutti gli esperimenti di questo tipo vengono prima passati al vaglio della commissione etica dell'Università, che si rende conto di quanto poco invasiva sia una comune benda opaca applicata per un tempo limitato. Quindi cari Veg-cazzari un po' di rispetto per il lavoro dei ricercatori..."