sabato 13 luglio 2019

Le bugie hanno i rubli corti



Io sono un garantista da sempre, lo sarò anche in questa circostanza, però Salvini non può dire di non sapere cosa ci facesse Gianluca Savoini in viaggio ufficiale a Mosca. Ne prenda le distanze e si chieda il primo Lui cosa ci facesse un uomo, che non ha alcun ruolo ufficiale nel governo, ad un viaggio ufficiale a Mosca, ad incontrare funzionari russi, a partecipare alla cena. Da ministro e da capo partito è la prima cosa che deve fare, nel rispetto della gente che è ancora sovrana.

6 commenti:

  1. Un demente cos'altro si puo dire , salvini pensa a 117 cani ! invece di pensare ai Negri sguinzagliati ovunque senza soldi senza documenti che si danno alla macchia e che stanno occupando l'italia ,avesse intrapreso LA carriers di presentatore e invece e' li a dire cazzate va avanti a forza di spot , speriamo che qualche cane gli dia uno sgagnone alla lingua a sto mengazzi politico digitate"salvini 117 can I mineo youtube"

    RispondiElimina
  2. Tutti i gruppi politici hanno preso soldi. Vi ricordate il famoso '...chi non ha preso i soldi si alzi...' di Bettino Craxi in aula? Ciò premesso, la storia dei rubli è ridicola, basti guardare a come è finita quella relativa a Trump. Gli italiani si riconoscono in Salvini e questo scoccia molto ai grembiulini globalisti che le tentano tutte pur di indebolirlo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Putin è cristiano ortodosso, Trump è agli ordini degli ebrei.

      Io scelgo il primo.

      Elimina
  3. Non può esistere il reato di finanziamento dei partiti perché i partiti sono associazioni private che possono ricevere soldi da dove cazzo li ricevono se non si tratta di uno scambio di favori che cadono nella corruzione. Ammesso che la Lega abbia ricevuto soldi dalla Russia dove sta il reato? Non era un reato per il P.C.I. ricevere soldi dall'Unione Sovietica. Il reato esiste solo se si favorisce un'impresa che paghi delle tangenti ai partiti di governo. Nella fattispecie non vi sono state tangenti per favorire un'impresa russa, che, se mai,si sarebbe (condizionale) offerta essa per pagare 65 milioni di dollari alla Lega come ringraziamento nel caso in cui il governo italiano con l'accettazione di forniture di petrolio russo avesse superato le ingiuste sanzioni economiche imposte dalla dittatura dell'UE alla Russia per essersi ripresa la russa Crimea. Coloro che accusano la Lega sono dei disonesti che vogliono nascondere solo l'accusa di antieuropeismo alla Lega.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo me, tutto si sgonfierà presto, con il risultato che il fango gettato addosso alla Lega sarà difficile da togliere.

      L'ENI, comunque, ha smentito di aver ingaggiato chicchessia per fare da mediatore. Come ha detto Rinaldi, l'ENI non lavora in quel modo.

      Elimina