E’ successo di nuovo! Come tutte le estati. Ma da dove entrano? La proprietà è totalmente recintata e quindi devo dedurre che i ricci sanno arrampicarsi sulle recinzioni. Grazie a Petra e al suo caratteristico modo di abbaiare quando Pablo è alle prese con i ricci, ho capito, mentre ero in camera sveglio, che era nuovamente necessario il mio intervento. Dovevo salvare l’ennesimo riccio da morte certa. Sceso a piano terra, nessuno dei due brachicefali era nella sua branda. Prima di indossare i robusti guanti da lavoro, indispensabili per maneggiare i ricci, sono andato in giardino in cerca di Pablo. Ma lui era sotto la loggia e mi guardava. Io guardavo lui e per un attimo ci siamo studiati a vicenda. Poi ho alzato gli occhi e, a un paio di metri, vicino all’entrata della stalla, c’era il riccio appallottolato. Benché di grandi dimensioni (quindi non era lo stesso di tre notti prima) Pablo riusciva ad afferrarlo con la bocca e a portarlo in giro per il cortile, sfuggendomi. Stavolta però ho voluto provare una tecnica diversa e non sono ricorso alla tenda, cioè non gli ho buttato addosso quel robusto telo catramato per costringerlo a lasciare la preda.
Anzitutto, ho fatto qualche grattatina sulla testa a Pablo, per tranquillizzarlo e lasciare che si calmasse un po’ dall’eccitazione di aver a che fare con del potenziale cibo. Poi ho preso un secchio di plastica, di quelli che un tempo contenevano la pittura degli imbianchini, dato che coloro che abitavano lì prima di me facevano quel mestiere e di tali utilissimi secchi me ne hanno lasciati molti. Ho quindi aspettato il momento propizio per nascondere il riccio sotto il secchio, separandolo dal suo carnefice. Poi ho aspettato ancora che Pablo si allontanasse quel tanto che mi è servito per afferrare con due mani il riccio e portarlo fuori dalla proprietà, dall’altra parte della strada che passa davanti casa, nello stesso posto dove tre notti fa avevo liberato l’altro. All’una e mezza di notte, di un giorno feriale, non passano macchine e quindi il riccio ha avuto tutto il tempo di rilassare i muscoli pellicciai, che lo rendono una palla spinosa, e andarsene per la sua strada. Pablo era del tutto calmo, non ha disturbato i vicini ,e io mi sono chiesto se per caso avesse imparato la lezione della notte prima, dove io gli avevo sottratto la preda d’imperio, con una certa rudezza. Pablo è un cane intelligente, spesso sembra che studi le persone e non posso escludere che abbia capito che i ricci non si devono uccidere. Parafrasando un noto slogan animalista, i ricci sono miei amici e io non mangio i miei amici.
Dovrebbero essere esposti alla presenza di altri animali fin da cuccioli, per non sbranarli. Io ho un incrocio di maremmano e border collie e un pastore tedesco di dieci mesi; sono cresciuti con i gatti, quando ne vedono uno sono indifferenti. Il meticcio di quasi due anni abbaia troppo alle persone, anche se sono amiche e le vede spesso: non l'ho socializzato abbastanza. Invece il cucciolo di pastore tedesco è tranquillo con le persone ma un vero bastardo in altri campi, non ubbidisce e mi ha distrutto il giardino scavando buche dappertutto. Mi fa impazzire. Gli strillo ma non impara. Comunque, personalmente, i gatti rimangono i miei preferiti: non li devi addestrare, non fanno bisogni dappertutto e imparano imitando. Vera mente da predatori indipendenti.
RispondiEliminaG.
Ho sentito spesso apprezzare i gatti perché sono indipendenti e disprezzare i cani perché sono servili.
EliminaMa questo fa parte delle caratteristiche dei loro antenati: predatori solitari i primi e predatori di gruppo i secondi.
Se i gatti si "rifiutano" di imparare, i cani non ci arrivano.
Anche il bulldog inglese che ho adesso fa i suoi bisogni in casa, invece di uscire attraverso la gattaiola.
Quando esce, invece di andare a farli sull'erba, li fa sotto il portico, sul cemento e anche il bulldog francese fa la stessa cosa, così che io sono costretto a buttare la varechina e a pulire con il mocio.
Sono rassegnato, non imparerebbero nulla, perché sono adulti e non cuccioli, e li lascio fare i bisogni dove vogliono.
Ma al piano di sopra non ci vanno, grazie a una barriera posta alla base delle scale.
Almeno di sopra resta pulito.