Da Flambruzzo a Tolmezzo ha viaggiato davanti, fra le gambe della mia morosa, sempre con l’aria condizionata a palla. Ma, ciò nonostante, la sua respirazione è rimasta alterata fino alla fine, cioè per tutto il pomeriggio, anche dopo che ci avevano consegnato le chiavi dell’appartamento. Non ha smesso neanche dopo che era tramontato il sole. E’ la prima volta che veniamo a passare due notti a Casanova, frazione di Tolmezzo, in un appartamento chiamato “Lì da Pleif”. E infatti, il ristorante che sta proprio sotto le stanze d’albergo si chiama “Alla Pieve”. Eravamo stati a mangiare lì l’anno scorso, quando eravamo alloggiati poco distante, a Terzo di Tolmezzo e avevamo potuto assaggiare le specialità carniche, prime fra tutte il frico, per non parlare dei Cjarsons. Per due notti, con arrivo dopo le 14.00 di oggi, mercoledì 14 agosto, e partenza entro le undici di venerdì 16, abbiamo speso 218 euro. Al momento, non ho niente di particolare da raccontare, se non che la birra alla spina del ristorante è fantastica. Siccome si dice che non c’è rosa senza spine, quando si è animalisti si ha sempre qualche animale da tenere in considerazione più degli altri. Nel mio caso, si tratta di Petra e del suo respiro ansimante e difficoltoso, da cane brachicefalo, mentre nel caso della mia morosa si tratta di un vecchio gatto “terminale” lasciato in custodia alla badante in Svizzera, la quale la aggiorna continuamente sullo stato di salute del felino. Indi per cui, benché sia ovvio cercare di rilassarsi e godersi la vacanza, dalla Svizzera per il momento arrivano notizie né belle né brutte, riguardo a un gatto a cui la morosa è molto affezionata e di cui non si sa se resterà in vita fino al suo rientro dalle ferie. La ferale notizia potrebbe arrivare da un momento all’altro. Quando io le faccio notare che i gatti hanno sette vite, ella mi risponde che non sa quante il suo gatto, ex randagio preso già da adulto, ne ha consumate.
Buon ferragosto Free , e a tutti gli utenti.
RispondiEliminaAbbiate fede , la cappa africana ha le ore contate ...
Grazie.
RispondiEliminaRicambio.
A te e a tutti.
Qui in montagna non smettono di suonare le campane...della Madonna!
I cani che si vedono nel video appartengono ad un razza simile a quella del Buldog francese, che aveva un mio amico, che vidi piangere quando morì all'età di 10 anni. Vedevo il suo cane respirare emettendo un rumore gutturale come se avesse difficoltà a respirare. Ma era il suo respirare normale. Secondo me si tratta di una normalità normale perché questa razza ha il naso schiacciato e compresso. Io non so perché l'uomo si sia divertito a creare razze che sono così tanto lontane dall'unico cane naturale che è il lupo.
RispondiEliminaUno dei due cani che si vedono nel video, quello bianco e nero, E' un bouledogue francese.
EliminaCito: "non so perché l'uomo si sia divertito a creare razze"
Divertito non è la parola giusta.
In realtà le varie razze di cani sono state "create" mediante selezione artificiale, simile a quella naturale, per una qualche utilità.
Cani da pastore avevano bisogno di certe caratteristiche, quelli da caccia di altre, quelli da guardia ancora di altre.
E poi, vennero quelli da compagnia.
I "cani da grembo", per esempio, dovevano essere di piccole dimensioni, ovviamente.
I brachicefali come i bulldog, hanno avuto il muso schiacciato per i combattimenti e, secondariamente, per rendere il loro muso più umano.
E qui sta il segreto del loro successo. La gente li compra perché sono surrogati degli esseri umani.
Io, i miei due, non li ho comprati da allevamenti, ma li ho avuti in adozione da persone che non li volevano più.