Secondo giorno di ferie

Durante la notte Petra ha riacquistato la sua respirazione normale, smettendo di ansimare come un’asmatica. Al mattino, abbiamo scoperto che l’Osteria alla Pieve, sopra la quale siamo alloggiati, apriva alle dieci e quindi, non volendo prendere la macchina per andare a far colazione a Tolmezzo, ci siamo adattati ad usare la moca in dotazione dell’appartamento, facendoci un caffè nero, ma non essendoci portati dietro, da casa, qualcosa di dolce abbiamo provato i biscotti per cani. Era la prima volta che, facendo di necessità virtù, provavo i biscotti per cani, non senza, prima, controllare gl’ingredienti, cioè che non contenessero carne. Non c’era. Tuttavia, come diceva Maurizio Crozza quando anni fa prendeva in giro i vegani, imitando lo chef Simone Salvini, i biscotti per cani “sa-tut-de-carton”. Indi per cui, ci siamo accontentati del solo caffè. Dopo di che, per fare arrivare le ore 10, io, la morosa e Pablo abbiamo fatto un giro ad anello di 3,9 Km per un totale di 6.360 passi, rilevati dalla App Health che la mia morosa ha sul cellulare. Alle dieci, aperta l’Osteria, abbiamo ordinato due mente con ghiaccio, facendo poi anche il bis. Sia ieri che oggi, in questo ristorante, ci siamo deliziati di cose veramente buone. Non esagero. Sia la birra, che il vino, che i Cjarson e gli gnocchetti alle erbe. Per pranzo siamo già prenotati e sicuramente ceneremo ancora qui, poiché dobbiamo approfittare delle specialità carniche che in pianura non si trovano. Quando siamo rientrati verso Casanova, per aspettare che venissero le dieci, abbiamo dovuto stare attenti a non farci investire, sulla pista pedo-ciclabile, dai numerosi ciclisti che sfrecciavano venendo da entrambe le direzioni. Infine, le mente ghiacciate. Se non succederà qualcosa di particolarmente eclatante, anche questo secondo giorno di ferie si concluderà come il primo, rivelando la nostra gita di due giorni come una vacanza gastronomica, con godimento panoramico.