mercoledì 21 agosto 2024

Valli & cavalli

Sutrio è famosa per gli artigiani del legno e per i mobili, oltre che per il monte Zoncolan, meta di sport invernali, ma il Comune, volendo aumentare le offerte turistiche, ha predisposto un itinerario sul genere delle fattorie didattiche, con tanto di tabelloni che, ad ogni punto del percorso, spiegano con linguaggio infantile cosa vedere. Di tali otto punti, mi sarebbe interessato l’ottavo, dove vengono allevati alcuni cervi. Nella realtà, sono arrivato solo fino al quarto, dopo di che abbiamo fatto una puntatina all’interno del letto del torrente But. Le immagini si riferiscono alla seconda tappa: i cavalli, poiché nella prima, gli asini, mancavano i quadrupedi protagonisti, mentre nella terza c’erano alcune capre all’ombra della stalla, ma inavvicinabili perché lontane dalla strada, e nella quarta le mucche erano al chiuso. Con la seconda tappa, equina, è stato più agevole. Tutti quegli animali sono secondo me destinati alla macellazione, ma ai bambini non lo si può dire. Le altre tappe riguardavano un allevamento di galline libere e due di mucche, per un totale di otto. Prima di rientrare in centro, dove all’una avevamo prenotato il pranzo, ci siamo spinti fin nell’alveo del torrente, dove Petra ha potuto rinfrescarsi per la fatica della passeggiata, come hanno fatto anche gli altri cani. Essendo tozza e pesante, dato che i bulldog inglesi hanno tendenza alla pinguedine, fa più fatica dei cani snelli a camminare. La bracicefalia congenita incrementa la sua sofferenza esistenziale. Sono gli ultimi giorni d’estate, per lo meno in montagna, ma il sole fa ancora sentire i suoi effetti, non solo sui cani. Al ristorante, sfogliando distrattamente il menù, non ho potuto fare a meno di notare che una delle opzioni era “pasta al ragù di cervo”. Chissà dove li vanno a prendere, i cervi?


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