sabato 5 ottobre 2013

Il tabù del veganismo



Una signora del pubblico ha chiesto, perplessa, come mai una parte di medici sostiene che per stare bene in salute sia necessario evitare la carne e un’altra parte dice che la medesima è necessaria per la crescita, essendoci in essa le cosiddette proteine nobili. Io le avrei risposto: “E’ la propaganda, baby!”, ma il dottor Roberto Cappellari, qui sopra, medico chirurgo che ha tenuto una conferenza a Codroipo venerdì 4 ottobre, le ha solo risposto che quella vegetariana è una scelta personale e che al limite, se proprio se ne sente il desiderio, ogni tanto si può mangiare anche un po’ di carne, ché male non fa.
Non lo farà a lui, forse, ma agli animali sì. Anthony Santelia, che insieme al sodale Fabio Tribos ha organizzato la serata, ha rincarato la dose dicendo che se si è ben centrati (?) si possono mandar giù le peggiori schifezze, ché tanto poi l’organismo le espelle senza conseguenze.


Sono d’accordo con Anthony, perché lo provo su di me, concedendomi ogni tanto cibo spazzatura, ma il grosso difetto di quella di venerdì sera, e di tutte le conferenze a cui partecipo di solito, è che si evita di parlare di alimentazione da un punto di vista etico. Neanche fosse un tabù. Se ne parla come se lo scopo fosse solo quello di far funzionare bene la macchina umana. E basta! Come se nella mente umana non trovassero posto le motivazioni etiche alla base dei propri comportamenti e quindi anche delle proprie scelte alimentari.
A un certo punto Fabio ha anche tirato in ballo la ghiandola pineale, che secondo le mie conoscenze è la sede della coscienza, ma la sua domanda non verteva sulla moralità di mangiare o meno animali assassinati, bensì sulla produzione di melatonina, che è l’ormone del buon umore, se non vado errato.

La lezione del dottor Cappellari, che ha l'ambulatorio a San Donà di Piave (VE), è stata molto interessante, se escludiamo l’ottica carente di compassione per le vittime della macellazione. Credo che non solo io ma anche altri presenti abbiamo imparato che esistono due tipi di stress, quello buono e quello cattivo. Come il colesterolo. Dicesi stress positivo quello che porta l’individuo a concentrare tutte le sue energie per uno scopo preciso ma, afferma il dottor Cappellari, non si deve abusare di ciò. Serve per ottenere buone performances.
Quello negativo, beh, lo conosciamo tutti e non val la pena spiegare cos’è. Dichiarandosi di ispirazione steineriana, il dottor Cappellari ha illustrato dapprima il funzionamento del corpo umano e successivamente le direttive della cosiddetta medicina naturale integrata.
Come con la lotta integrata agli insetti dannosi in agricoltura, anche nella medicina integrata i farmaci non sono scartati in assoluto, ma si consiglia di prenderli “cum grano salis”, con parsimonia. Ovvero, come fanno i porcospini quando si accoppiano: con molta prudenza.
Direi che la medicina naturale integrata è possibilista circa le medicine tradizionali e infatti la parola “BigPharma” non è mai stata pronunciata. Se non fosse stato per Anthony e per Fabio, nemmeno la parola “veganesimo” sarebbe stata pronunciata. Riconosco però che se si vuole propugnare e diffondere una filosofia alimentare che escluda il consumo di carni animali, quella del dottor Cappellari è forse la strategia vincente. Io invece non sono per le mezze misure e l’arte della diplomazia mi è del tutto estranea. Per questo vengo spesso tacciato di essere un fanatico estremista, mentre un esperto che dica quasi le stesse cose con tono pacato viene accettato più facilmente da chi sia alla ricerca di un cambiamento nei propri stili di vita. Questo, va detto.
                                                                                                                                                 
Sugli stili di vita si è insistito molto. Una diapositiva mostrava una piramide in cui alla base, più larga del resto, c’era il camminare o il correre lentamente. Più sopra c’era l’andare in bicicletta e fare ginnastiche dolci. Un gradino più in su le arti marziali e gli esercizi di palestra più impegnativi. In cima c’era la figura di un umano davanti allo schermo del computer. E qui ci siamo identificati un po’ tutti, noi presenti, benché io mi sposti regolarmente in bici.
Avevo sentito dire che il cervello si atrofizza se non lo si usa, ma pensavo fosse una battuta spiritosa e invece c’è un fenomeno che si chiama “risparmio biologico”. In altre parole, se un osso si accorge che può permettersi una vita comoda, alla lunga ridurrà le energie per  evitare di fare qualcosa di faticoso. Più o meno il dottor Cappellari si è espresso così, volendo dire che non solo il cervello deve essere tenuto in funzione, ma anche tutto il resto, sistema scheletrico compreso. Il che significa che il movimento allunga la vita e la sedentarietà l’accorcia. Niente di nuovo sotto il sole, ma sentirlo dire dalla viva voce di un medico, e non dallo schermo televisivo, è tutta un’altra cosa. E’ un po’ la differenza che corre tra il sentir messa in televisione ed essere fisicamente presenti in chiesa, con tanto d’incenso odoroso.
Altro luogo comune detto e ridetto in tivù: bere molta acqua e mangiare frutta e verdura. Perfino un viscidone come Umberto Veronesi ce lo dice continuamente. Per non parlare delle pubblicità televisive dell’acqua minerale!

Se in conferenza è stato detto qualcosa di nuovo, almeno per me, è che la frutta secca non deve essere un elemento di contorno, ma piuttosto una delle basi dell’alimentazione, contenendo oli importanti per la buona salute. Idem con le spezie, in particolare il peperoncino, che contiene una decina di diversi antibiotici naturali. Vanno esclusi il latte e i formaggi, non perché sono frutto di violenza sui bovini (alla medicina naturale non interessa), ma perché il primo non è una bevanda adatta per umani adulti e, i secondi, per il grasso che depositano all’interno delle arterie. Di fondamentale importanza il riso integrale, e questo lo si sapeva ancora dagli anni Settanta, da quando andava di moda la Macrobiotica.
Infine, altra cosa che già si sapeva, bere spesso il the verde, non gli altri che sono trattati, ma quello verde perché contiene l’EGCG, che protegge dal cancro.
L’ambiente è sempre più contaminato, ha ammesso il dottor Cappellari, ma la persona accorta farà comunque di tutto per salvaguardare la propria salute. Nulla da eccepire, ma uno sguardo alle vittime storiche del nostro stomaco non guasterebbe.

12 commenti:

  1. A Codroipo si fa tutto e qui mentre qui a Napoli non si fa proprio nulla. Avrei dovuto restare a Sequals quando venni a farci il militare. Qui le uniche conferenze che si fanno sono sul buon uso delle armi da fuoco e sul modo migliore di dare una coltellata al prossimo per fregargli tutto.
    Viva tutti quelli straricchi e che fanno la bella vita. Quelli fanno colazione all'inglese, prendono le spremutine o le centrifugate di frutta e verdura al mattino, poi fanno footing sul lungomare, vanno e vengono dalla palestra su suv bianchi e giganteschi e si abboffano di filettini arrostiti e frutti di mare, oltre che di mozzarelle radioattive e lardo di Colonnata.
    Vanno dal nutrizionista che gli dice cosa e quanto mangiare e c'hanno sempre il cervello in funzione perchè devono contare continuamenti i soldi.
    Voglio dire che gran parte degli umanoidi terroni (e non) inizia davvero a cercarsi il cibo nei cassonetti e si allontana sempre più dal raggiungimento di una sia pur minima consapevolezza interiore e/o centratura in se stessi. Ovvio che se sono sereno e felice aiuto bene il corpo a funzionare meglio e digerisco anche le lamette da barba. Osho diceva che i poveri difficilmente fanno meditazione perchè hanno ben altre impellenze urgenti da risolvere per sopravvivere e sempre meno tempo per meditare. Secondo lui il mondo sarebbe cambiato solo allorquando tutti fossero diventati tutti ricchi. Allora avrebbbero più facilmente raggiunto un buon livello di consapevolezza tale da vivere più rilassati e sereni.
    Comunque la frutta secca fa proprio bene ed è, tra l'altro, un ottimo aiuto per chi fa vita più sedentaria e non va spesso in bicicletta.
    Roberto io non mangio più carne (da quando ti conosco) ma la mozzarella dalla pizza margherita ancora non sono riuscito ad eliminarla. Ma ci riuscirò. E' una scelta prima di tutto etica e poi anche, forse, utile a campare meglio e più a lungo. Io poi non sono neanche tanto sicuro che sia davvero un gran bene campare a lungo di questi tempi. Adesso vado a mangiarmi un paio di sfogliatelle e poi mi bevo anche un limoncello ghiacciato. Alla faccia di chi ci vuole male. Ciao.

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    1. Oggi sei stato particolarmente impietoso con la tua città. Non credo che non vi siano iniziative culturali. Forse non hai cercato nei posti giusti. A volte sono anche i gruppi che meno ti saresti aspettato ad organizzarle, tipo: i boys scouts della parrocchia.

      In quanto alla mozzarella sulla pizza, anche per me è un sacrificio rinunciarvi e ho già chiesto ad Anthony, che di professione fa il pizzaiolo (anche se vorrebbe fare il deputato grillino) se può provare a mettere il tofu al posto della mozzarella.

      Dovrò insistere perché ancora non è arrivata l'occasione per metterlo al lavoro in questo senso.

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    2. il tofu non è un cibo... è immondizia industriale... al limite mettici dell'avocado schiacciato con qualche goccia di limone per avere qualcosa che ricordi i formaggi...

      Su tofu e tutti i derivati della soia leggi qua:

      http://www.disinformazione.it/lato_oscuro_soia.htm

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  2. Leggendo l'intestazione del blog, mi e venuto in mente che ieri, (ma non solo ieri e già in po che noto quel cartello) guardando i cassonetti dell'immondizia, mi aveva fatto ridere il cartello che ci avevano incollato sopra "Vietato entrare dentro i cassonetti"... ci sono in giro un sacco di cartelli che fanno ridere e piangere nello stesso momento...

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    1. Quelli gialli della Caritas, dove la gente butta sacchi pieni di vestiti, sono delle vere trappole e più di qualcuno ci ha rimesso le penne.

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    2. No, non era uno di quelli gialli per gli abiti, Il cartello che ho visto ieri era su un cassonetto marrone, ma ne avevo già visti anche sui cassonetti grigi.
      Anche se so che è una cosa tragica quando li vedo, trovo così assurda quella scritta che non posso fare a meno di ridere...

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  3. Se non conoscessi l'antroposofia leggendo questo post ed altri dovrei concludere che si tratta di una cloaca, il sedicente dottor Cappellari non detiene la più pallida dell'idee di quali siano le indicazioni di Steiner in proposito, all'uopo invito a leggere la raccolta di conferenze che va sotto il titolo: "Problemi dell'alimentazione" edito dalla Società antroposifica via Vasto,2 Milano.
    Se uno è completamente digiuno di geometria come può spiegare il teorema di Pitagora? Non è forse sopravvalutarsi? I piedi devono essere ben piantati a terra.
    Ho provato il tofu sulla pizza è un'immonda schifezza, pur usandolo abitualmente trattato con il miso in sostituzione del formaggio.
    Un'alternativa può essere la panna di riso (suggerimento di mia moglie).

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    1. Il dottor Cappellari mi ha fatto comunque una buona impressione. Gli è mancato - ma questa è la mia opinione - quel convincimento profondo per il quale gli animali non sono carne, ma persone con diritto intrinseco alla vita.

      Del resto, anche il mio amico Graziano Ganzit, agricoltore biodinamico, ha un atteggiamento possibilista nei confronti della macellazione.


      Quanto alla panna di riso, mi sembra una buonissima idea. Lo dirò ad Anthony.

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  4. Ci siamo già scambiati sul suo amico Graziano Ganzit che, a suo conforto, non è l'unico che si ritiene possibilista, pur dichiarandosi steineriano, sull'alimentarsi dei fratelli minori, d'altronde anche i cattolici romani al seguito delle insegne Cristiane hanno combattuto le crociate.
    Hanno mai chiesto al Nazzareno se fosse quella parte della sua volontà.

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    1. Tutto ruota attorno ai rapporti di forza: posso farlo, dunque lo faccio!

      Posso ucciderti e mangiarti, dunque lo faccio!

      Posso invadere la Terra Santa, dunque lo faccio!

      Una costante della Storia e del comportamento umano.

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  5. Ma perchè volete per forza sostituire la mozzarella sulla pizza? Io la mangio senza mozzarella, con cipolla, pomodorini freschi, e volendo patate (non fritte). Si può aggiungere rucola oppure la pizza coi funghi...

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