venerdì 30 maggio 2014

Creatori di un'unica creazione

 
Roba tosta! Non so se Malanga è più filosofo che chimico. Fatto sta che, avendo sposato le teorie di David Bohm sull’universo olografico, deduce che ciascuno di noi crea la propria realtà. E fin qui non ci sarebbe niente di difficile da capire se non fosse che con questa logica Malanga arriva a dire, se non ho capito male, che anche gli alieni sono parto della nostra mente, per lo meno di quelli che ne sono vittime come gli addotti. In altre parole, i rapiti dagli alieni in realtà sono rapiti da se stessi. E siccome l’universo, oltre ad essere olografico, non è duale, è tutto concentrato nello stesso punto, senza un passato e un futuro, ma in un unico eterno presente. Un po’ come doveva essere prima del Big Bang: racchiuso in un unico atomo. Chi o cosa ha fatto scoccare la scintilla iniziale? Nessuno lo sa, ma Corrado Malanga, quando una ventina d’anni fa ha iniziato ad occuparsi di alieni, avrebbe voluto chiederlo a loro. Oggi, non ha più questa pretesa perché ha capito che nemmeno loro ne sanno qualcosa. Dio non è fuori di noi e se lo cerchiamo lì non lo troviamo. Dio siamo noi, ma non siamo onniscienti e infatti abbiamo bisogno di fare l’esperienza della vita e della morte per poter evidenziare la nostra divinità. Abbiamo bisogno di attraversare il labirinto delle esperienze per arrivare allo stesso punto di partenza. Anche questa, però, è una giustificazione del perché moriamo.  

11 commenti:

  1. Non voglio essere equiparato a Giovanni XXIII od a Giovanni Paolo II.
    Vade retro satana!!!!

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  2. Ma la morte esiste solo per il corpo fisico, non pensi così, Roberto...?

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    1. esiste una morte molto più pericolosa di quella del corpo fisico...

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    2. Elyah, mi potresti indicare qualche lettura su questa affermazione? Anche se so che chi non ha paura di morire sa già di essere immortale... non ho mai letto niente al riguardo ( e comunque questa immortalità è anche un po per certi versi faticosa... o no?).
      Ti ringrazio in ogni caso.

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    3. Ovviamente, Billy, la materia si trasforma continuamente e il corpo fisico segue la stessa legge.

      Tuttavia, se esiste quella cosa chiamata "Anima Mundi", anche noi ne abbiamo un pezzetto nel cervello destro, finché siamo in vita, che poi alla morte ritornerà da dove è venuta.

      Presumo che anche con gli altri animali funzioni così.

      Il fatto è che non sono sicuro che quel "quid" animico abbia le stesse caratteristiche nostre, del nostro carattere e personalità, con la memoria delle esperienze fatte in vita e tutto il resto.

      Indi per cui si può dire che, agli effetti pratici, muore tutto di noi e rimane solo quel qualcosa di impersonale e standardizzato che è la controversa anima, identica a quella che hanno le formiche e le balenottere azzurre.

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    4. Beh...stando a quel che afferma Malanga, cosa che anche io condivido, le esperienze fatte durante ciò che noi chiamiamo vita...sono incancellabili, nel senso che sarebbero parte integrante della nostra Coscienza, la quale le crea appunto per sperimentarle...e fare un percorso diciamo personale...come mai tu credi che questa parte esperienziale si cancelli o non intacchi l'essenza più profonda della nostra anima?

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    5. Perché è lo stesso Malanga a dire che le anime sono.....bambini che giocano.

      Io non sono un bambino che gioca, come non lo è nessuno a parte i "poveri beati", chiamati anche poveri di spirito, che si trovano a volte nei cronicari psichiatrici.

      L'anima mundi non ha bisogno delle nostre esperienze. Anzi, mi chiedo chi ne possa beneficiare. Dunque, anche i nostri ricordi sarebbero zavorra, in un ipotetico viaggio di ritorno dell'anima del singolo verso l'anima del mondo.


      Ma io in fondo che ne so?!

      Hai presente Snoopy negli adesivi attaccati sul retro delle macchine?

      La didascalia dice: "Non seguitemi, mi sono perso anch'io!".

      Ecco, questa è la mia situazione.
      Grazie comunque per la fiducia.

      :-)

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  3. Eh eh, il bello è che fino alla fine nessuno lo può sapere con certezza...

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    1. Qualcosa puoi già capire anche ora... (a parte le ipnosi regressive che a me non piacciono... siamo già ipnotizzati da svegli non è il caso di infierire...) però alcuni aspetti di te ti possono dare degli indizi, se non farti capire chi sei stato, almeno farti capire in quale epoca del passato hai vissuto... osservando dove va più spesso la tua attenzione.

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