sabato 31 maggio 2014

Strascichi post-elettorali

 
Testo di Paolo Mocavero (foto)

Beppe Grillo – non bastavano i servi pennivendoli a gettare fango sul Movimento Cinque Stelle, sono intervenuti anche alcuni poveri animalari nella campagna di denigrazione, tra una leccata a Berlusconi e Renzi, hanno pubblicato di tutto, foto di decine di anni fa con sua moglie in pelliccia, lo stesso Grillo mentre indossava un cappuccio con il  pelo (tra l’altro finto), hanno riportato le sue dichiarazioni sulla sua voglia di mangiare carne, l’hanno attaccato sulla Grillina Fattori l’unica tra milioni di elettori di Grillo favorevole alla vivisezione, l’unica! Tuttavia… avete mai letto da qualche parte che Grillo si è professato animalista? Non credo… al contrario, Casaleggio è vegano come tantissimi membri del M5S, ma i nostri mediocri animalari non se ne sono mai volutamente accorti, come non hanno mai detto o scritto nulla sulla vergognosa quota di maggioranza alla Moldem (multinazionale che pratica le vivisezione per davvero) di Silvio Berlusconi (24.9 %) che per davvero si è dichiarato “animalista” (!) dei miei coglioni, aggiungo io. Non hanno detto o scritto nulla sulla provenienza di Dudù e le amicizie della Brambilla che si fa donare il cane dal segretario di federfauna (!) Lombardia… non hanno detto o scritto nulla sulla candidatura del cacciatore Ferrazza nelle liste di Forza Italia non hanno detto o scritto nulla sulla Moretti che sostiene  “i cacciatori devono sparare per tenere in “vita” il territorio” (!) Bravi davvero animalari, bravi!


Michela Vittoria Brambilla – alcuni mi hanno rinfacciato di averle girato le spalle, peccato che si siano dimenticati che io e Centopercentoanimalisti non abbiamo mai accettato compromessi, ma soprattutto, se ci sono persone che prendono per il culo gli animali, possono essere anche membri della nostra famiglia, non li perdoniamo, anzi! La Brambilla però, ora la ringrazio ufficialmente, già, se ho e abbiamo aperto gli occhi su di lei e successivamente fatto le pulci sulle sue amicizie (famiglia Valenza), è grazie al suo atteggiamento nei confronti del cacciatore Berlato. Quando mi accorsi della candidatura di Berlato cercai di contattarla per giorni, senza risposta, solo dopo il primo blitz ad Arcore e la notizia sulla stampa si fece viva, alla mia richiesta di prendere posizione mi e ci prese per il culo. Come tutti sanno, dopo i nostri blitz di costante pressione e la telefonata di Galan che di fatto estromise il cacciatore Butterato dalle liste Europee di Fossa Italia, la Brambilla e i suoi zerbini si fecero vivi attribuendosi ogni merito (!) incredibile, ma vero… la Brambilla pontificò “all’interno di forza Italia i cacciatori non  sono accettati” … peccato che della candidatura di Berlato ne venne a conoscenza solo dopo i nostri blitz, a conferma di quello che sto dichiarando è stata la candidatura di Ferrazza, un noto cacciatore del Trentino proprio nelle liste del partito della Brambilla… come mai Ferrazza è stato candidato, se la pinocchietta di Lecco aveva pontificato che nessun cacciatore sarebbe mai stato candidato alle Europee? Come vedete, la Brambilla la posso solo ringraziare, grazie a questo comportamento ignobile mi sono e ci siamo resi conto della sua  faccia tosta! Quindi a chi mi rimproverava di averla mandata a quel paese ribadisco che i paraculi non sono accettati, né da me, né da Centopercentoanimalisti, io e noi di Centopercentoanimalisti non accettiamo compromessi e ai “benpensanti in mala fede” rispondo che noi, tanto per citare un esempio, i ladri condannati per peculato nei nostri presidi non li facciamo nemmeno avvicinare…

Sergio Berlato – Se esiste una vittoria degli animalisti in queste elezioni è tutta nostra! Se questo fenomeno è stato silurato lo si deve solo ed esclusivamente a noi!  Se esiste un cacciatore che poteva dire la sua in favore della caccia al parlamento Europeo, è proprio il butterato di Santorso. Fateci caso, la fiera della caccia e pesca più importante d’Italia è quella di Vicenza che si tiene a febbraio, Berlato è uno dei principali promotori di quella vergogna, quindi, per noi animalisti, un soggetto da boicottare con tutti i mezzi disponibili. Una volta appurata la sua candidatura al parlamento Europeo nelle liste di fossa Italia, sono scattate le azioni di Centopercentoanimalisti senza soste contro lui e contro la dirigenza del partito che lo sponsorizzava. Siamo stati gli unici ad opporsi alla sua candidatura, nelle liste di Berlusconi avrebbe potuto anche farcela, con rifiuti d’Italia no! E così è stato! Il nostro obiettivo era questo, oggi più che mai possiamo cantare vittoria! Berlato sei stato silurato! Brambilla e zerbini vari, state muti, grazie!

Il PAE (partito animalista europeo) – Cercherò di essere breve e antipatico il meno possibile, soprattutto per la simpatia che nutro tuttora per Enrico Rizzi, nonostante mi abbia bannato dopo che gli avevo fatto notare civilmente il suo comportamento scorretto nei miei confronti e della sua amica Brambilla, tuttavia, io non capisco chi è lo stratega di questo partito. Piccola parentesi, perché il PAE non si candida mai? Non è un partito a tutti gli effetti? Avete una pagina con migliaia di like, quindi non dovrebbe essere un problema raccogliere le firme e presentarvi, no? (…) Ehmmm, dicevo… chi è lo stratega del PAE? Prima sostenete a tutto spiano Berlusconi il maggior azionista della multinazionale che pratica la vivisezione Moldem (!) dimostrando che non leggete e non vi informate sul periodo più impopolare della storia del condannato di Arcore, dopo iniziate ad attaccare Beppe Grillo a tutto campo che, al contrario di Berlusconi, come già scritto sopra, non si è mai dichiarato animalista e dimenticate volutamente che se esiste un movimento con il più alto numero di animalisti veri, vegani e vegetariani è proprio quello di Grillo, dopo per rimediare in parte (fallendo) le vostre figurine, oltre che a continuare a gettare fango sul Movimento Cinque Stelle, avete invitato la gente a non andare a votare (!) confermando, ve lo dico con simpatia, che veramente non capite un fava di strategia! Guardate che a non votare, non ci sono andati i sostenitori di Grillo o del partito Democratico, ma i sostenitori delusi dei partiti a cui voi con presunzione (questa è difficile) avete tentato di dare una mano. L’astensionismo che avete tentato di fomentare, che c’è stato, ma che di sicuro non avete contribuito voi,  ha fatto vincere il partito di “io sto con Caterina”, lo pontificò Renzi su Twitter, ve lo ricordate fenomeni? 

Ha fatto vincere il partito pro caccia della Moretti e silurato l’unico animalista serio e coerente che, nonostante 40.000 preferenze, con il gioco di lista è stato escluso, ovvero Andrea Zanoni (a destra). Non avete azzeccato una mossa! Avete infamato l’unico movimento che poteva dire la sua in Europa in favore degli animali. Sarebbe bastato ascoltare Beppe nei primi anni novanta, quando denunciava le multinazionali farmaceutiche, altro che vivisezione! Sarebbe bastato, anche in questi giorni, navigare nelle pagine degli aguzzini nemici da sempre degli animalisti per capire che il più odiato e temuto era Grillo! Il Movimento Cinque Stelle è l’unico che propone nel suo programma (leggetelo tutto, non solo quello che vi interessa per infangare)  un referendum senza quorum! Sarebbe la fine dei Cacciatori!

Conclusioni – In Italia non esiste una legge che sia una, che vieti la catena ai cani! Quando sento parlare di divieti ai circhi con animali, mi viene da ridere! La costituzione Italiana prevede l’attendamento dei circensi, se il circo è piccolo il sindaco che ha vietato lo spettacolo la passerà liscia, ma se il circo ha le spalle larghe farà causa al sindaco che al 100% perderà e dovrà pagare pure  i danni! Queste due piccole “chicche” dovrebbero  bastare per far mettere in moto il cervello e farsi due domande sul “grande operato” degli ultimi anni degli animalisti politicanti (parlo in generale) di professione.

2 commenti:

  1. La coerenza i politici la conservano nella tazza del cesso, mentre la morale od etica la custodiscono nella vasca IMHOF.

    Con beneficio d'inventario, dal momento che le cifre non le posso verificare personalmente, le varie organizzazioni che trattano la materia grosso modo concordano nei numeri e cioè sostengono che i vegetariani/vegani in Italia siano nell'ordine di 7 mil. d'individui, con predominanza di donne proprio come la piddina Moretti.
    E' possibile che questo poderoso spicchio di elettori siano riconducibili tra gli astenuti?
    Diversamente se sono vegetalfaghi per convinzione e non per moda come hanno potuto destinare la loro preferenza ad uno qualsiasi dei partiti o movimenti che si sono presentati alle elezioni?
    Dal canto mio conosco persone che hanno sposato la dieta alimentare in questione e ciò nonostante votano il partito della Moretti, ma si sa noblesse oblige.
    E pensare che se fossero uniti, i vegetal-vegani, sarebbero il secondo partito in Italia come forza di numero.
    Speranza ultima dea.

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