venerdì 15 giugno 2018

Un compagno prende coscienza dell’ideologia pregiudizievole della Sinistra


Testo di Lorenzo Guaia

Alcuni amici di vecchia data, con i quali mi sono sempre trovato d'accordo a combattere su diversi aspetti del vivere attuale, hanno recentemente commentato il dramma della nave Aquarius postando giudizi pesanti contro chi non è pienamente d'accordo sull'accoglienza "senza se, e senza ma". E oltre a questo, sono centinaia le pagine che accusano di disumanità i componenti del governo attuale. Non mi piace aprire polemiche sulle pagine degli altri, soprattutto di questi amici, perciò scelgo di pubblicare qualche precisazione senza puntare il dito su alcuno.


E comunque mi rivolgo a certa sinistra, che su questo tema dell'immigrazione mi sembra abbia oggi una posizione che, anche se in altri tempi mi era vicina e condivisibile, ora mi appare superata, e puramente ideologica. Infatti non ho mai visto che da questi opinionisti arrivi un'analisi obbiettiva sul dietro le quinte dell'immigrazione, che si traduce ormai in un vero business. Ma oltre a questo, vorrei che mi si rispondesse: anche accettando il fatto che la nostra società possa ancora permettersi di mantenere una moltitudine di richiedenti asilo (e ricordo che ormai in Italia ci sono 5milioni di stranieri residenti, più altre centinaia di migliaia di clandestini - dati ISTAT), perché non considerare il fatto dove finiranno questi disperati?

Ormai tutti sanno che se li accettiamo: 1) li portiamo in centri di accoglienza lager dove rimangono ancora trattati in modo disumano anche per tre anni; 2) quando escono, vanno ad ingrossare le fila dei lavoratori schiavizzati, a pochi euro al giorno, oppure nella microdelinquenza, perché in qualche modo dovranno pur vivere. E allora, il “rimanere umani” significa permettere tutto questo? Io lo trovo un discorso perlomeno superficiale, che però se è giocato sulla vita degli esseri umani, diventa estremamente delicato, e un tantino ipocrita. Concludo sperando che al posto dell'ideologia pregiudizievole ci sia invece posto per un ragionamento obbiettivo, perché solo conoscendo la verità si possono cercare soluzioni. E sicuramente nessuno ha tutta la verità in tasca.

Nessun commento:

Posta un commento