martedì 27 novembre 2018

Il prato sul balcone


Testo di Rita Jemma

Ci hanno portato via dalla Terra, 
con la scusa della rivoluzione industriale, 
illudendoci di un rinnovato benessere,  
per poi alla fine chiuderci dentro fabbriche e uffici,  
mentre loro contano i soldi a fine mese.

Ci hanno detto di andare a vivere in città, 
per essere più comodi e alla moda, 
per poi ritrovarci a vivere dentro 
alveari bunker con il prato sul balcone. 

Ci danno da mangiare antichi sapori 
fatti con nuove ricette 
e tirati a lucido da maghi del marketing,
per poi ritrovarci i carrelli pieni di coloranti e pesticidi. 

Ci hanno convinti che siamo malati, 
sempre più vulnerabili e cagionevoli
e che per il nostro bene ci curano e ci vaccinano,
per poi trovarci schiavi come provette ambulanti 
di manager senza scrupoli, 
che basano il loro business plan sui nostri ricoveri e starnuti.

Ci hanno messo un'ipoteca sull'anima,
ancor prima di venire al mondo, 
perché di certo avremmo peccato,  
noi figli di peccatori, 
promettendoci un paradiso 
che nessuno di loro ha visto 
e probabilmente vedrà mai.

Ci stordiscono con giochi a quiz, 
serial killer e medici in corsia, 
distraendoci ancora una volta, 
da quanta gente sta cambiando il mondo.

Siamo in pieno colonialismo moderno, 
una partita a Risiko senza regole e confini.
È il grande inganno dei tempi moderni, 
quello che ha portato l'uomo sulla luna, 
ma non ancora nel suo cuore!

Post Scriptum

L'autore della foto si è compiaciuto di vederla pubblicata e desidera far sapere ai lettori che il casale ritratto fa parte dell'agriturismo Meone Vecchio. Si trova in Umbria e questa è la pagina ufficiale del sito: http://www.meone.it/?fbclid=IwAR131rNEXCQBm8RNhfZCzGWO5m9NtgylFYofmjEC7hW0SIz2j2gnfc0GAKo

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