venerdì 23 novembre 2018

Tecnologia anti scrocconi



Torino - Lo avevamo anticipato una settimana fa, ora è ufficiale: su alcuni mezzi pubblici Torinesi si preparano a debuttare i tornelli. Sì, avete letto bene. Nei primi mesi del 2019, salvo imprevisti, verrà avviata una sperimentazione che consiste nel rivoluzionare la salita e la discesa dai pullman: i tornelli verranno installati nella parte anteriore, destinata alla sola salita, mentre per la discesa sarà obbligatorio utilizzare le porte centrali e posteriori del mezzo.


Sono 20 i pullman su cui verranno montati i tornelli. Si inizierà dalle linee 6 e 19. Se la sperimentazione andrà a buon fine, l’intenzione dell’assessore ai Trasporti Maria Lapietra è quella di installarli anche nei restanti mezzi della flotta Gtt. L’obiettivo? Scongiurare la salita sui bus dei «portoghesi», di tutte quelle persone che ogni giorno prendono un mezzo pubblico senza comprare il ticket. I tornelli, inoltre, permetteranno di spostare i controllori (a quel punto superflui) sulle linee tranviarie o su quelle servite da bus senza tornelli. Maggiore efficenza e controlli mirati. In tutto questo c’è però un grosso punto interrogativo: come reagiranno i torinesi alla novità? I tornelli porteranno benefici o rallenteranno i tempi d’attesa alle fermate? Lo scopriremo solo dopo la sperimentazione.

6 commenti:

  1. E i portoghesi … non saliranno dalle porte centrali e posteriori? Se proprio non vuoi pagare i tornelli fanno ridere ... magari di più qualche amico dell'assessore che ne è il produttore!

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  2. I tornelli li scavalcano a centinaia ogni giorno in Italia e guai a chi tocca i poveri clandestini!

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  3. Non sarebbe male ripristinare il vecchio metodo della presenza, seduto al suo posto, in fondo, del controllore armato di pinzatrice.


    Così si darebbe lavoro ai disoccupati.

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  4. è un discorso troppo lungo quello del bigliettaio. Una volta esisteva, ma gli stipendi ed il costo del lavoro erano bassi, lo stato era meno vorace. Chi non aveva soldi, viaggiava all'esterno, attaccandosi al tram, come soleva dirsi, poi col tempo la fame diminuì ed il senso civico crebbe, ognuno pagava il biglietto e lo obliterava, così i bigliettai furono aboliti, trasferiti negli uffici creando lavori fittizi ed i caporioni poterono tripicarsi lo stipendio però continuarono ad assumere parenti ed amici non appena gli ex bigliettai andavano in pinzione, mettendo il tutto sul conto delle generazioni future.
    Insomma la classica historia thajthana che tanto infiamma le cervici del nostro caro amato generoso immaginifico bobbolo che tutti NOI sostiene sulle sue esili spalle

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